Era il 1946: il Genoa si congedò con una vittoria interna sul Bologna dall’ultimo campionato di massima serie non “a girone unico”

I rossoblù prevalsero con un netto 3-0 sui felsinei

Ottavio Barbieri, giocatore del Genoa dal 1919 al 1932, poi allenatore dal 1939 al 1941 e nel 1946 (Wikipedia)

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Il Genoa ha concluso contro il Bologna per sei volte (compresa quella odierna) un campionato: con la famigerata ripetizione dello Spareggio della Lega del Nord, iniziata alle ore 7,10 del mattino «a porte (semi)chiuse» a Milano domenica 9 agosto 1925 e perso 0-2; con tre partite interne – tutte vinte – nel 1946 (per 3-0), nel 1948 (con un roboante 7-2) e nel 1963 (per 1-0, portatore di una rocambolesca salvezza a spese del Napoli, sconfitto 1-2 a Bergamo e sorpassato all’ultima giornata proprio dai rossoblù liguri) e con un pareggio «a reti bianche» in trasferta domenica 19 maggio 2013.
Come nell’attuale Campionato, anche in quello del 1945/1946, che è stato l’ultimo di massima serie non «a girone unico» (si stabilì per i problemi di spostamento su strade e ferrovie nei mesi immediatamente successivi alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale di strutturare il Campionato su due gironi – Alta Italia con quattordici squadre e Centro-Sud con undici – senza retrocessioni e con una «poule» finale a otto squadre, le quattro meglio classificate nei due raggruppamenti, secondo una formula abbandonata alla fine degli anni Venti), il Genoa (la formazione rossoblù aveva subìto tra metà dicembre del 1945 e la fine di gennaio del 1946 sette sconfitte e nelle prime sette partite del nuovo anno solare non aveva messo a segno alcuna rete) arrivò all’ultima giornata con sulla panchina il quarto allenatore, Ottavio Barbieri (addirittura tecnico in quel Campionato della Sampierdarenese per le prime venti giornate), preceduto da Guido «l’elegante Guido» Ara, da Enrico «Richin» Silvestri e dall’ungherese Jószef «Beppe» Violak e poi sostituito dall’inglese «Mister» William Thomas «Billy» Garbutt durante la Coppa Alta Italia, «torneo di consolazione» per le dieci squadre settentrionali (a cui se ne aggiunsero altre minori) non qualificate alla fase finale, vinto dal Bologna, che aveva avuto la meglio sul Novara, la formazione che aveva estromesso nella doppia Semifinale il Genoa.
Differentemente dalle altre dodici occasioni (quelle in cui non c’erano state due squadre tra Genoa, Andrea Doria e Sampierdarenese impegnate in trasferta) nelle precedenti venticinque giornate in cui si era dovuto ricorrere all’anticipo o al posticipo rispetto al canonico impegno domenicale di uno dei due incontri che vedevano impegnate le tre formazioni del capoluogo della Liguria, quel 14 aprile 1946 al “Luigi Ferraris” andò in scena il doppio spettacolo: la Sampierdarenese, giunta al passo d’addio della sua storia nel Campionato Italiano, non riuscì a battere il Venezia e ad associarlo all’ultimo posto in classifica nell’incontro iniziato alle ore 14,30 e terminato 1-1; alle ore 16,30 prese il via la partita tra il Genoa e il Bologna che fu nettamente vinta per 3-0 dai padroni di casa. Vero protagonista dell’incontro fu la veloce ala sinistra Pietro «Pietrino» Sotgiu, che, grazie alle sue due reti al 27’ del 1° tempo (forte diagonale sotto la traversa, dopo aver superato in velocità, sfruttando un lancio di Bruno Ispiro sr., il suo marcatore, Renato Pastori, e precedendo l’«uscita bassa» di Pietro Ferrari II) e al 17’ della ripresa (tiro di destro del limite dell’area di rigore non forte ma preciso nell’angolino basso sinistro, dopo aver ricevuto un passaggio «in profondità» di Sergio Bertoni I e aver fatto una conversione al centro), sorpassò in testa alla classifica di squadra Ispiro sr., fermatosi a cinque goals, diventando il miglior marcatore genoano in quel campionato con sei segnature. Al 40’ della ripresa, interamente giocata in dieci uomini (il regolamento dell’epoca non contemplava sostituzioni) dai petroniani per l’infortunio a Carlo «Carletto» Reguzzoni, a causa di uno scontro con il suo marcatore Luigi Spadoni nei minuti finali del primo tempo, contro una squadra che aveva l’ala destra Giacomo «Ghecche» Neri in campo con scarsissima mobilità a causa di un colpo a una gamba ricevuto all’inizio del secondo tempo, il risultato assunse la sua forma definitiva grazie a una rete di Guglielmo «Memo» Trevisan I, che concluse nel migliore dei modi un’azione d’attacco iniziata da una «fuga» in contropiede dello «scatenato» Sotgiu e rifinita da Ispiro sr.

TABELLINO

Milano, domenica 14 aprile 1946, Stadio “Luigi Ferraris”, ore 16,30
Genoa-Bologna 3-0 [Posticipo della XXVI giornata del Girone Alta Italia del Campionato Italiano di Serie A 1945/1946]
Arbitro: Maglio [Torino]
Spettatori: Dodicimila circa
Marcatori: nel 1° tempo al 24’ Sotgiu; nel 2° tempo al 17’ Sotgiu, al 40’ Trevisan I
Genoa: 1 Sain, 2 L. Spadoni, 3 Sardelli, 4 Cattani, 5 Servetto, 6 Chizzo, 7 G. Neri, 8 Trevisan I, 9 Ispiro sr., 10 Bertoni I, 11 Sotgiu. Allenatore: O. Barbieri.
Bologna: 1 P. Ferrari II, 2 Pastori, 3 Pagotto, 4 Valcareggi I. 5 F. Marchi, 6 Ballacci, 7 Cappello IV, 8 C. Matteucci, 9 Arcari IV, 10 Bernicchi, 11 Reguzzoni. Allenatori: Genovesi e Schiavio
Note: la disputa dell’incontro è preceduta da quella di un’altra partita (Sampierdarenese-Venezia 1-1) del medesimo campionato; O. Barbieri aveva allenato la Sampierdarenese (alla guida della quale aveva vinto 2-0 in trasferta la partita contro il Genoa di domenica 6 gennaio 1946) fino all’incontro perso 1-3 in casa con l’Atalanta domenica 3 marzo 1946, valido per la XX giornata, ed era passato a essere il tecnico del Genoa dalla XXII giornata (Andrea Doria-Genoa 0-1 di domenica 17 marzo 1946); nel 2° tempo il Bologna si ripresenta in campo con soli dieci giocatori per l’infortunio di Reguzzoni, mentre il Genoa gioca con G. Neri in precarie condizioni per un infortunio a una gamba.

Stefano Massa
(membro del Comitato Storico Scientifico del Museo della Storia del Genoa)

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La rubrica dei precedenti del Genoa sarà sospesa

fino al ritorno in Serie A della compagine rossoblù

Il direttore di Pianetagenoa1893.net, Marco Liguori, e il redattore Stefano Massa hanno deciso di sospendere la rubrica dei precedenti del Genoa nel prossimo Campionato di Serie B 2022/2023.
Durante la prossima stagione agonistica saranno presentati solamente i precedenti delle partite di Coppa Italia, indipendentemente dalla categoria di appartenenza delle avversarie.
A motivare il «fermo» degli articoli retrospettivi su incontri con le avversarie del prossimo campionato sono stati fondamentalmente due motivi convergenti: era stata stabilita una «regola non scritta», rarissimamente non rispettata (e per giustificati motivi), di relazionare su partite giocate dal Genoa nella stessa categoria e, per fortuna, le più recenti nella serie cadetta risalgono alla prima metà del 2007. Andando le preferenze dei lettori alla descrizione di incontri più recenti, le azioni più significative all’interno dei quali, tra l’altro, sono meglio ricostruibili per la molto maggiore disponibilità di filmati su internet, si è ritenuto giusto sospendere la rubrica, che tutti speriamo possa riprendere nell’agosto del 2023 grazie a un pronto ritorno del Genoa nell’unica serie che compete al suo blasone.

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