L’effetto Piatek si è ingrossato come il mare durante le notti di burrasca. Un’onda dopo l’altra, sempre più alta, sempre più irresistibile, favorita dal vento del sud che spira forte sulle creste. Un vento polacco che ha vinto l’iniziale (e giustificata, per taluni aspetti) diffidenza dei genoani a furia di gol. Prima nelle amichevoli estive, poi in Coppa Italia contro una squadra neopromossa in Serie B. L’effetto Piatek è caratterizzato dalla curiosità verso un ragazzo proveniente dall’est, dotato di sorriso: cosa non propriamente comune da quelle parti. Piatek piace, non solo perché è un grande attaccante.
Gli articoli di Pianetagenoa1893.net che hanno avuto come protagonista il n.9 del Grifo sono stati assaltati dai lettori. Quasi 24mila visualizzazioni dalla sera dell’11 agosto (notte del poker storico contro il Lecce) alla sera del 13 agosto. Una cifra nobile raggiunta in circa settantadue ore. Ecco l’effetto Piatek che ha sconvolto, sportivamente parlando, la stragrande maggioranza del Popolo genoano. I tifosi sono in luna di miele con il polacco e l’amore crescerà enormemente nei prossimi mesi, a partire dalla gara con il Milan al Meazza. É una certezza che non lascia scampo a scaramanzie.
Il Genoa ha acquistato un attaccante di tecnica e talento e, altresì, un trascinatore simboleggiato anche dal logo KP9. Ballardini aveva disperatamente bisogno di un traino in attacco e i genoani dovevano innomorarsi perdutamente di un centravanti. Prima della tragedia del Ponte Morandi, che ha addolorato tutta la Liguria, il termometro ha registrato un boom di “endorfine piontesche” che faranno solo bene nell’immediato. Entusiasmo, sensazione di benessere calcistico, positività attorno al Grifone. Ballardini sorride, i tifosi pure. Il Genoa quest’anno parte con una punta accuminata, velenosa, come non si vedeva da tanto tempo. E la qualità del gioco ne beneficerà. Dopotutto l’effetto Piatek è grande come il mare durante le notti di burrasca.
