E ora prepariamoci a “suonare” la Viola

Dopo il pareggio a Roma, battere la Fiorentina è un obiettivo possibile: il tecnico Aurelio Andreazzoli è il più importante acquisto del Genoa

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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A Roma attendevano tutti il grande Fonseca, hanno invece visto due grandi gol che hanno nobilitato il nostro calcio. E guarda caso:i due grandi gol portano la firma di un certo Pinamonti e di un certo Kouamé, nomi di una squadra che alla vigilia era considerata “sicura” sconfitta.

Due grandi gol, da veri talenti, così hanno scritto gli “esperti” nazionali che di solito parlano poco o niente di noi “poveracci”.

Sembra davvero (ma attenzione al trionfalismo) che quest’anno i “poveracci” dello scorso anno che hanno sofferto e si sono salvati per il “biscottone” fiorentino, siano improvvisamente cambiati e, con un certo Andreazzoli (un tecnico a cui pochi davano credito), siano diventati non ”ricchi” ma assolutamente dignitosi, tutti diversi da quell’indimenticabile drammatico passato.

Dunque Andreazzoli: certamente il più importante acquisto di Preziosi. Se va avanti così, le cose si metteranno al meglio. Soprattutto perché ha dato l’idea di apprezzare un certo “gioco del calcio”, non fatto di strategie o tattiche, ma invece di fantasia, di motivazioni forti dei calciatori. Non ha cambiato nulla anche dopo essere stato in svantaggio ed ha recuperato tre volte: a Roma contro chi vuole andare in Champions. Capito?

E anche i cosiddetti maledetti “cambi”, tutto okay, senza strafare, ma con la semplicità dei forti. Un calcio semplice, lineare, ma bello e orientato alla vittoria: sempre.

Per carità, non sono mancati errori domenica, ci mancherebbe! Ma attenzione a non cominciare a “crocifiggere” la difesa per i tre gol presi. Tre gol, ricordiamo, presi anche dalla difesa romana. Dunque nessuna contestazione.

I difensori rossoblù sono, oggettivamente, forti: sono quattro “moschettieri” di lusso (Biraschi, Zapata, Romero, Criscito). Certo hanno avuto sbalzi di “umore tattico”, ma, ad esempio Zapata, nella ripresa si è subito “ristabilito” tatticamente.

Erano tredici le sconfitte consecutive che i rossoblù subivano a Roma contro la Lupa; ebbene, questa volta, la lupacchiotta s’è presa un a gran bella graffiata dal Grifo e se l’ è portata a casa.

Ora arriva la Fiorentina, sconfitta in casa dal Napoli. Ma è certo che il Grifo sembra partito col piede giusto: forse arriverà ancora qualcuno, ma il mister si è detto soddisfatto. Vuole solo sfoltire la rosa. Per fortuna Preziosi ha capito che Kouamé deve rimanere, a nostro avviso terremmo anche Romulo, ottimo ricambio.

Si ha , quest’anno, la sensazione che nell’insieme la Società tutta si stia riassestando da tutti i punti di vista: si è preso finalmente un “campione” di valore (Schöne) e i tifosi si sono subito entusiasmati, poi pare abbia fatto centro anche un 65enne come Andreazzoli che, sembra proprio, capisca di calcio e lo interpreti finalmente alla vecchia maniera ( giocare sempre, possibilmente bene, ma giocare, giocare, giocare… per 90 minuti).  Infine l’avere inserito in società ex rossoblù come Rossi e Ruotolo ha significato ridare alla squadra quel senso di appartenenza che mancava da tempo. Nelle grandi squadre i “talenti” storici sono presenti nelle varie strutture (Maldini, Oriali, Nedved…). Sono il segno che esiste ancora il senso della bandiera. Anche questo è importante e nasce quest’anno: anno nuovo, vita nuova!

Coraggio…prepariamoci a “suonare” la Viola…

Vittorio Sirianni

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