Domani Marco Liguori presenterà il libro “Caterina Costa la nave dei misteri” a Silvano D’Orba

Il nostro direttore parteciperà alle celebrazioni per i 77 anni dalla nascita della Repubblica. ra coloro che erano in servizio su quella nave, c’era il giovane silvanese Aurelio Pestarino, che riuscì a scampare alla tragedia


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Nuovo appuntamento con gli incontri d’autore a Silvano d’Orba, organizzati dal Comune: venerdì 2 giugno, con inizio alle 16:00, in occasione dell’anniversario della Repubblica, si terrà la presentazione del libro di Marco Liguori “Caterina Costa, la nave dei misteri. Napoli, 28 marzo 1943: cronaca di una tragedia”, edito a Genova da De Ferrari. La giornata si aprirà con le musiche eseguite dal Corpo Musicale “Vito Oddone” e con i saluti del sindaco di Silvano d’Orba; faranno seguito l’intervento del vice-presidente A.N.P.I. di Alessandria, Gianluigi Pallavicini, quindi l’incontro con Marco Liguori, presso la Galleria Comunale “Ir bagiu”.

L’autore del libro – che ha vinto con questo saggio storico l’edizione 2022 del premio “Acqui edito & inedito”- è un giornalista e scrittore con una vasta esperienza professionale presso varie testate nazionali, appassionato di argomenti storici (in modo particolare quelli riguardanti la Seconda guerra mondiale): nel corso della presentazione dialogherà con Roberto Basso. Il volume propone la ricostruzione scrupolosa e ampiamente documentata (anche con le testimonianze dei protagonisti) di un disastro avvenuto nel 1943 a Napoli, nel pomeriggio di domenica 28 marzo; si tratta dell’esplosione in porto della motonave “Caterina Costa”, varata un anno prima dai cantieri di Riva Trigoso, appartenente alla compagnia armatoriale “Giacomo Costa fu Andrea” e poi requisita dalla Regia Marina per essere adibita al trasporto di materiale bellico verso la Tunisia. La deflagrazione causò circa 600 morti e un numero enorme di feriti, comportando gravi danni presso l’area portuale e in molte parti della città di Napoli.

Tra coloro che erano in servizio su quella nave, c’era il giovane silvanese Aurelio Pestarino, che riuscì a scampare alla tragedia, ritornò al suo paese e prese parte alla guerra partigiana (Divisione Mingo – Brigata Macchi) con il nome di battaglia di “Lama” (morì nel 2014). Nel libro si parla delle grave indecisioni dei comandanti dello scalo, ma anche di alcuni atti di autentico eroismo; le inchieste che seguirono non portarono all’individuazione certa delle cause e delle responsabilità, al punto che la vicenda resta tuttora avvolta nel mistero.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.