Domani ad Arezzo si svolgerà la presentazione del libro “Caterina Costa, la nave dei misteri”

Alle 17 all'Archivio di Stato oltre all'autore Marco Liguori ci saranno anche lo storico Giovanni Galli della Società Storica Aretina, Mario Berardi dell’Associazione Nazionale Militari Italiani, Ilaria Marcelli direttrice dell’Archivio di Stato di Arezzo e Roberto Carnesciali archivista dell’Archivio di Stato di Arezzo e Andrea Scartoni, nipote di Ermenegildo


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Venerdì 21 aprile, nella sala conferenza dell’Archivio di Stato di Arezzo, verrà presentato ale ore 17 il libro “Caterina Costa, la nave dei misteri”, De Ferrari Editore, frutto della ricerca del giornalista Marco Liguori, di recente pubblicazione e presentato finora a Genova presso l’Acquario, alla presenza della famiglia Costa, e all’Archivio di Stato di Napoli. L’autore ha ricostruito, con un grande scavo d’archivio compiuto nei documenti dell’Archivio Centrale dello Stato a Roma, dell’Ufficio Storico della Marina, della Fondazione Ansaldo di Genova e dell’Archivio di Stato di Napoli la vicenda che vide tragicamente protagonista la nave Caterina Costa: esplose infatti nel golfo di Napoli il 28 marzo 1943, provocando la devastazione del porto e della parte vicina della città, oltre al ferimento e alla morte di molte persone. Fra di esse vi era anche un giovane marinaio aretino, Ermenegildo Scartoni, i cui resti riposano a Napoli, nel Mausoleo Schilizzi di Posillipo. Ne parleranno insieme all’autore anche lo storico Giovanni Galli della Società Storica Aretina, Mario Berardi dell’Associazione Nazionale Militari Italiani – sede di Arezzo, Ilaria Marcelli direttrice dell’Archivio di Stato di Arezzo, Roberto Carnesciali archivista dell’Archivio di Stato di Arezzo e Andrea Scartoni, nipote di Ermenegildo.

L’autore ha ripercorso la vicenda della tragedia (quest’anno ricorrono gli 80 anni) partendo dai racconti della sua famiglia e proseguendo attraverso una ricostruzione documentale scrupolosa e originale di un tragico episodio della Seconda Guerra Mondiale rimasto tuttora avvolto nel mistero. La nave, di proprietà della compagnia armatrice “Giacomo Costa fu Andrea”, era stata requisita dalla Regia Marina per essere adibita al trasporto di rifornimenti in Tunisia: mentre era ormeggiata in porto fu distrutta da un’esplosione improvvisa. La ricostruzione non tralascia alcun particolare, dai verbali alle testimonianze dei protagonisti; seguono i resoconti di tutte le indagini successive che però non hanno mai portato a una identificazione di responsabilità, né di precise motivazioni. È la storia di un autentico “mistero”, scritta con grande chiarezza e ricca di stimoli e di provocazioni.

Con questo libro, l’autore ha vinto lo scorso dicembre il Premio Acqui Edito&Inedito.

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