Dieci anni senza Don Gallo: per lui tanto impegno civile e passione per il Genoa

Fondò la Comunità di San Benedetto al Porto per aiutare gli ultimi

Don Gallo Andrea Gallo
Don Andrea Gallo (da wikipedia)

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Dieci anni fa ci lasciava Don Andrea Gallo. Aveva fondato la comunità di San Rocco al Porto a Genova, attraverso cui esercitava il suo impegno civile e sociale: è ricordato come il sacerdote degli ultimi, di coloro che non hanno voce, i disagiati che vivono nei carrugi genovesi, le cui storie erano narrate nelle canzoni del suo grande amico Fabrizio De Andrè. «Sto con i poveri e i reietti del pianeta, con gli scartati delle notti genovesi. Alle prostitute e ai trans che ogni tanto vengono a trovarmi non porgo subito l’eucaristia e non cerco di convertirli. Prediligo la strada del perdono e dico loro: stanotte, vuoi fermarti a parlare con me?» aveva detto il Don. Le sue “stelle polari” erano tre: «Tre testi sono la mia guida nella vita: la Bibbia, la Costituzione e le parole scritte e intonate da Faber».

Don Gallo aveva un amore immenso per il Genoa. Aveva incontrato due allenatori Gian Piero Gasperini e Davide Ballardini che avevano grande rispetto per lui, oltre che il capitano Marco Rossi e Domenico Criscito. Nel 2018 la Gradinata Nord lo ricordò con grande affetto in uno striscione.

Concludiamo il nostro ricordo con la cronaca del suo funerale riportata da Pianetagenoa1893.net e, nelle pagine successive, due video con Don Gallo che canta “Bella Ciao” e in un altro dove ricorda Faber, oltre a una serie di foto con Vasco Rossi e sul Genoa.

«Un fiume di persone ha reso omaggio stamane a Don Gallo. C’erano tanti, tantissimi tifosi genoani. E naturalmente una rappresentanza del club rossoblù guidata da Gianni Blondet. Fuori e dentro la chiesa del Carmine, dove si è tenuta la messa funebre, c’è stata una contestazione al cardinale Bagnasco: mentre il presidente della Cei leggeva l’omelia, fuori della chiesa in tanti hanno cantato “Bella Ciao” mentre i presenti in chiesa hanno applaudito.  La segretaria di don Andrea, signora Lilli, è intervenuta per far smettere la protesta: “Così mancate di rispetto allo stesso Gallo. Lui ha sempre creduto nella Chiesa”. Subito dopo l’arcivescovo, Don Ciotti ha tenuto l’omelia: “No ai cristiani da salotto” ha detto il fondatore di “Libera” accolto da tanti applausi»

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