Il derby è “O Clàscico de Zena”: Grifone, artiglialo

Ha poco senso parlare di tattica e di schemi in una partita dove, per tradizione, l'aspetto motivazionale e nervoso conta al pari della buona sorte

derby Genoa
foto di Pianetagenoa1893.net)

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O clàscico, scritto e pronunciato in genvese, è la partita che catalizza l’attenzione della tredicesima giornata di Serie A. Le due squadre arrivano allo stesso (malo) modo all’appuntamento più importante dell’anno, alla madre di tutte le partite. Il Genoa, ad esempio, non vince da due mesi, ossia dalla trasferta di Frosinone. Gli allenatori, infine, sono stati tolti entrambi dalla graticola dalle rispettive proprietà con due modalità differenti: una silente e l’altra con una dichiarazione, seppur stringata, agli organi d’informazione. E’ un clàscico che non vede e non vedrà favoriti fino al suo fischio d’inizio.

Ha poco senso parlare di tattica e di schemi in una partita dove, per tradizione, l’aspetto motivazionale e nervoso conta al pari della buona sorte. L’organizzazione in campo sarà dettata dalla freddezza e fortemente condizionata dal primo quarto d’ora: è questo, di solito, uno spezzone di partita che rivela la formazione più serena o, per meglio dire, meno soffocata dall’ansia di prestazione. Il derby si vince con la testa e con i giocatori giusti. Marco Rossi, uno dei tanti gladiatori della storia rossoblù, era un colosso in quei maledetti novanta minuti: lo spessore delle sue prestazioni non era affatto casuale.

Gli occhi d’Italia guarderanno dentro al Ferraris, un catino che una volta tanto sarà quasi tutto esaurito. Notte di gala in una Genova annichilita dagli eventi nefasti degli ultimi mesi. Per fortuna che il clima del derby aiuta a dimenticare i problemi veri della vita, almeno per un’ora e mezza. Da lunedì mattina torneremo tutti alla realtà del quotidiano, bella o brutta che sia. Però, e che nessuno si nasconda, sarebbe bello farlo con il sorriso di una vittoria una volta messo piede in cantiere, in ufficio, in porto o a scuola. Questo è il fascino intramontabile della stracittadina. Questo è il fascino do-o clàscico de Zena.

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