Il bilancio dei 13 precedenti di Coppa Italia tra Genoa e Sampdoria dice che il Genoa è risultato vittorioso in 3 occasioni, 4 sono stati i pareggi e 6 le vittorie dei blucerchiati, 14-15 per il Doria il computo delle reti.
L’ultima sfida di coppa è datata 26 novembre 2020, match valevole, anche allora come domani, per i sedicesimi di finale dopo che nel turno precedente il Genoa di Maran aveva eliminato il Catanzaro mentre la Samp di Ranieri la Salernitana. Il Genoa, in un Ferraris deserto per la pandemia, si era imposto per 3-1 in rimonta. La Sampdoria si era portata in vantaggio per prima al 18′ con un tiro da fuori area di Verre ma il Grifone nella ripresa aveva ribaltato tutto. Scamacca, su assist di Shomurodov protagonista di un’azione in solitaria, aveva riequilibrato la partita; Lerager al 68′ abile a ribadire in gol una corta respinta di Audero su colpo di testa sempre di Scamacca aveva portato avanti i rossoblù e ancora Scamacca al 72′, con un bolide dal limite dell’area all’incrocio dei pali, aveva suggellato il definitivo 3-1 (CLICCA QUI PER VEDERE LE IMMAGINI). La marcia del Grifone in coppa si fermerà, ahinoi come al solito, negli ottavi di finale dopo una sconfitta per 3-2 nei supplementari con la Juventus a Torino.
Le prime due stracittadine di Coppa Italia della storia risalgono al 1958. Nel primo turno le due genovesi (reduci da un campionato sofferto culminato con la salvezza per entrambe all’ultima giornata) sono inserite nel gruppo B con Alessandria e Vigevano. La formula prevede un girone all’italiana con partite di andata e ritorno con la prima classificata promossa ai quarti di finale della competizione che si svolge nell’arco dell’anno solare (primo turno tra giugno e luglio e finalissima a fine settembre). Il derby della terza giornata del 22 giugno è già decisivo per il passaggio del turno in quanto la Samp è a punteggio pieno (vittorie casalinghe su Vigevano e Alessandria) e il Genoa è staccato di un punto (pareggio ad Alessandria e vittoria a Vigevano). Dopo un primo tempo a reti bianche la partita si anima nella ripresa con i blucerchiati a segno per tre volte (Conti al 51′ e al 57′, Tortul 76′), la rete genoana di Barison siglata all’83’ serve solo per la differenza reti. Nelle due partite successive sia il Genoa che la Sampdoria ottengono altrettanti successi e quindi il match della 6a e ultima giornata è inutile perché i blucerchiati sono già qualificati. Il 13 luglio 1958 comunque è il Genoa a vincere per 2-0 (reti di Firotto al 10′ e nuovamente Barison al 51′). Classifica finale del girone: Sampdoria 10, Genoa 9, Alessandria 3, Vigevano 2. La Sampdoria verrà eliminata nei quarti di finale dalla Juventus.
Per ritrovare il derby in coppa bisogna fare in salto di 8 anni: entrambe le squadre militano in B e il 4 settembre 1966 si affrontano nel primo turno ad eliminazione diretta. Vincono i blucerchiati di Fulvio Bernardini per 1-0 grazie ad un rigore contestato a 10 minuti dalla fine realizzato da Tentorio. I doriani usciranno al terzo turno per mano del Lecco ma domineranno il campionato cadetto; il Genoa invece farà un campionato anonimo esonerando l’allenatore Ghezzi a gennaio per affidarsi a Tabanelli.
Passano due stagioni e riecco il derby in coppa. Le due squadre (il Genoa milita in B ed è allenato da Aldo Campatelli mentre la Samp è in A ed è guidata sempre da Bernardini) sono inserite nel gruppo 3 con Juventus e Cesena. Si giocano partite di sola andata con qualificazione della prima in classifica. Alla prima giornata è già derby: vincono i blucerchiati per 2-1 grazie alle reti di Salvi all’8′ e di Frustalupi su rigore al 30′ del primo tempo. Nella ripresa il Genoa cerca la rimonta riuscita solo a metà col gol di Morelli su assist di Angellilo. Vani i tentativi verso la porta di Battara autore di parate prodigiose. La Samp perderà poi con Juventus e Cesena mentre i rossoblù, dopo aver sconfitto i romagnoli, verranno sconfitti dalla Juve a Marassi nella partita decisiva per la qualificazione.
Uguale scenario nella stagione successiva: Genoa (affidato a Franco Viviani) e Sampdoria (con sempre in panchina Bernardini) sono inserite nel gruppo 4 con Inter e Pisa. Prima giornata, 31 agosto 1969, ed è subito derby: 1-1 il finale in una partita nervosa con vantaggio rossoblù di Osterman al 44′ (papera di Battara complice il pallone reso viscido dalla pioggia) e pareggio di Benetti al 69′. Il Genoa perderà poi con l’Inter e batterà il Pisa mentre la Samp pareggerà con i milanesi e sarà sconfitta in Toscana. Alla fine quindi sarà l’Inter a vincere il girone e a passare il turno.
Altre due anni ed è di nuovo derby: 19 settembre 1971, 5a e ultima giornata del girone 4. Le due genovesi che hanno cambiato mister (sulla panchina rossoblù è arrivato Arturo “Sandokan” Silvestri con l’obiettivo di riportalo in A, mentre su quella doriana c’è Heriberto Herrera) arrivano al derby con ancora delle speranze di qualificazione. Il Genoa ha infatti 3 punti frutto di altrettanti pareggi, mentre la Samp ha un punto in più ed è al comando della classifica in coabitazione con la Juventus che però deve affrontare il fanalino di coda Taranto (l’altra squadra del girone è il Bari). Finisce 1-1 e si decide tutto a cavallo dell’intervallo: al 42′ Genoa in vantaggio con Cini, al 4′ della ripresa pareggio di Casoni. La Samp proverà invano a vincere e verrà eliminata dalla Coppa Italia perché la Juventus strapazzerà il Taranto per 4-1.
L’appuntamento fisso del derby in Coppa si rinnova anche l’anno successivo. Con gli stessi allenatori della stagione precedenti le due squadre sono inserite nel gruppo 4 con Inter, Catanzaro e Lecco. Il derby arriva il 3 settembre 1972 dopo che il Genoa ha superato il Lecco per 3-1 e la Samp ha pareggiato 1-1 con l’Inter. Finisce 0-0 una partita con tante occasioni da una parte e dall’altra. Pareggio inutile però: alla fine il gironcino lo vince l’Inter che passa al turno successivo.
Altri 6 anni e il 30 agosto 1978 riecco il derby in Coppa. Le due squadre (entrambe in serie B) sono guidate da Maroso e Canali – che però in autunno verranno esonerati – e sono inserite nel girone 6 con Napoli, Rimini e Atalanta. Il derby arriva alla seconda giornata col Genoa reduce dalla vittoria a Bergamo e la Samp dal pari di Napoli. A decidere un match brutto e nervoso è Bresciani all’8′, fortunato nel ribadire in rete il rigore respintogli da Girardi. Sarà però il Napoli, che vincerà la gara decisiva col Grifone a Marassi, a qualificarsi al turno successivo.
Passano 11 anni e il derby di coppa si presenta con le due squadre in A. La Samp è quella di Boskov e di Mantovani che da qualche anno è nell’elite del calcio italiano ed europeo, il Genoa è quello di Scoglio appena promosso in A che sta mettendo le basi per la fantastica squadra di Bagnoli. Le due squadre si affrontano nel secondo turno: nel primo il Genoa ha superato il Padova e la Samp il Prato. Si gioca il 30 agosto 1989 nel ristrutturato stadio Ferraris alla sua prima partita ufficiale. Derby nervoso e bruttino deciso da un rigore di Vialli al 35′ assegnato per fallo di Collovati. Nel finale squadre ridotte in 10 (espulsi Caricola e Vierchowod) e Genoa vicino al pareggio con Aguilera. La marcia della Samp in Coppa terminerà nei gironi del terzo turno con la Juve che eliminerà i blucerchiati.
E veniamo alla Coppa Italia 1996/97. Il Genoa, tornato nel frattempo in B, si affida a Perotti per cercare la risalita mentre la Samp da qualche anno è sotto la brillante guida di Eriksson. Le due squadre si affrontano il 18 settembre 1996 nel secondo turno (con la Samp già ammessa d’ufficio e il Genoa dopo aver eliminato a tavolino il Lecce in quanto i salentini, vincitori per 3-0, avevano schierato Bachini squalificato). Finisce 2-2 con il Genoa bravissimo a rimontare con Nappi (45′ e 56′) i due gol di svantaggio realizzati dal “traditore” Montella (21′ e 44′ su rigore). Derby infuocato con tre espulsi (Torrente già dal 19′, Mannini e Nicola) e con Montella che si fa parare un secondo rigore da Berti. Da regolamento niente supplementari ma ripetizione prevista a campi invertiti il 2 ottobre 1996 col Genoa in “trasferta” e quindi obbligato a vincere. Dopo un gol per parte annullato per fuorigioco (Karembeu e Nappi), Morello al 50′ rompe l’equilibrio e porta in vantaggio il Genoa che resiste alla reazione doriana. Al 92′ il Grifone raddoppia con la giovane meteora Rutzittu abile a finalizzare un’azione di contropiede: 2-0 e Genoa qualificato al terzo turno dove verrà eliminato dal Vicenza futuro vincitore della competizione.
La dodicesima sfida stracittadina di coppa è datata 3 settembre 2002 ed è valida per il primo turno della manifestazione. Le due squadre sono inserite nel girone 1 e si affrontano in una partita decisiva ai fini della qualificazione dopo le rispettive vittorie su Lucchese e Siena. La Samp, appena acquisita dalla famiglia Garrone, si affida all’allenatore Novellino e ha allestito una corazzata per vincere il campionato. Il Genoa, col confermato Onofri in panchina, si appresta a vivere una delle stagioni più tribolate della storia culminate con la retrocessione in C (ma revocata in seguito a ripescaggio) e con il cambio al vertice della società (nel marzo 2003 il Grifone passerà a Preziosi). Derby ricco di episodi vinto dai blucerchiati: dopo il gol di Flachi al 27′ (in sospetto fuorigioco) l’arbitro Bolognino interrompe la partita per 7 minuti a causa della caduta di un tifoso genoano nel fossato tra la Nord e il campo. Ad inizio ripresa altro stop di mezzora per il terreno zuppo dalla pioggia e al 57′ pareggio rossoblù di De Francesco che dura solo due minuti perché Bazzani al 59′ insacca riprendendo un pallone sfuggito dalle mani di Brivio. Nel finale un espulso per parte: Rossini e Volpi. Samp qualificata e poi eliminata nei quarti di finale dal Perugia.
Francesco Patrone
RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET