Derby 1974: una fondamentale vittoria del Genoa per evitare la retrocessione sfumò in extremis

Nella ripresa, dopo il gol del rossoblù Derlin, arrivò nel finale di gara il pareggio di Maraschi

Il gol del genoano Derlin nel derby del 17 marzo 1974

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Spesso si tende a enfatizzare la rilevanza dell’imminente incontro, dicendo che è il più importante che sia mai stato giocato. Per quanto riguarda il «Derby della Lanterna» quello in programma nel tardo pomeriggio di oggi ha «tutte le carte in regola» per ambire alla seconda posizione in assoluto – dopo quello disputato alla vigilia di Pasqua (sabato 30 marzo) del 1991 e terminato «a reti bianche» tra gli ospiti della Sampdoria capolista con 39 punti, tre di vantaggio sull’Internazionale, seconda, e i padroni di casa del Genoa quinto con 30, con ancora sedici punti in palio (il Campionato si concluse con le migliori prestazioni assoluta – conquista dello Scudetto – per i blucerchiati e del Secondo Dopoguerra per i rossoblù, classificatisi quarti) – e alla prima per quanto riguarda quelli in cui le due squadre hanno cercato, all’insegna del motto latino «mors tua, vita mea», di conquistare la salvezza.
Curiosamente nel passato i derbies genovesi con entrambe le formazioni coinvolte nei «bassifondi» della classifica (nel 1979, nel 1980 e nel 2002 addirittura di quella cadetta) si sono giocati prevalentemente, come quello in programma oggi, in casa della Sampdoria. Di seguito si vedranno i punti ancora a disposizione per ciascuna delle due squadre prima della partita, gli incontri, i loro esiti e i piazzamenti finali delle due formazioni antagoniste:
[ancora ventisei punti a disposizione; blucerchiati con due punti e rossoblù con nessuno di vantaggio sulla quota salvezza] Giovedì 22 aprile 1948: Sampdoria-Genoa 1-1 [entrambe le squadre salve: rossoblù con tre e blucerchiati con due punti di vantaggio sulla migliore delle retrocesse].
[ancora quattordici punti a disposizione; blucerchiati con quattro punti e rossoblù con uno sulla quota salvezza] Domenica 15 aprile 1951: Genoa-Sampdoria 2-3 [blucerchiati salvi con cinque punti di vantaggio sulla migliore delle retrocesse e sei su rossoblù, ultimi].
[ancora ventidue punti a disposizione; blucerchiati e rossoblù con nessun punto di vantaggio sulla quota salvezza] Domenica 9 marzo 1958: Sampdoria-Genoa 0-0 [entrambe le squadre salve: rossoblù e blucerchiati con due punti di vantaggio sulla migliore delle retrocesse].
[ancora venti punti a disposizione; blucerchiati con tre punti di vantaggio e rossoblù con tre di svantaggio sulla quota salvezza] Domenica 3 aprile 1960: Sampdoria-Genoa 3-0 [blucerchiati salvi con otto punti di vantaggio sulla migliore delle retrocesse e diciassette – diventati trentacinque per azzeramento dei punti in classifica del Genoa per illecito sportivo nell’incontro comunque perso 1-2 in casa dell’Atalanta domenica 17 aprile 1960 – sui rossoblù, ultimi]
[ancora ventisei punti a disposizione; rossoblù con tre punti di vantaggio e blucerchiati con uno di svantaggio sulla quota salvezza] Domenica 17 febbraio 1963: Sampdoria-Genoa 3-1 [entrambe le squadre salve: blucerchiati con tre punti di vantaggio e rossoblù con uno sulla migliore delle retrocesse].
[ancora diciotto punti a disposizione; rossoblù con due punti di vantaggio e blucerchiati con due di svantaggio sulla quota salvezza] Domenica 22 marzo 1964: Genoa-Sampdoria 0-1 [entrambe le squadre salve: rossoblù con tre punti di vantaggio su Sampdoria e Modena, affrontatisi a Milano domenica 7 giugno 1964 nello spareggio-salvezza vinto 2-0 dai blucerchiati].
[ancora sedici punti a disposizione; blucerchiati con sei punti di vantaggio e rossoblù con tre di svantaggio sulla quota salvezza] Domenica 4 aprile 1965: Sampdoria-Genoa 0-1 [blucerchiati salvi con un punto di vantaggio sui rossoblù con il piazzamento migliore tra le squadre retrocesse].
[ancora venti punti a disposizione; rossoblù con quattro e blucerchiati con cinque punti di svantaggio sulla quota salvezza] Domenica 17 marzo 1974: Sampdoria-Genoa 1-1 [entrambe le squadre retrocesse, con i blucerchiati con cinque e i rossoblù con otto punti di svantaggio sulla quota salvezza, ma Sampdoria ripescata per illeciti sportivi di Hellas Verona – salvatasi sul campo – nella partita vinta 1-0 in casa contro il Napoli 1-0 domenica 21 aprile 1974 e Foggia – retrocesso sul campo – nell’incontro pareggiato 0-0 in casa con il Milan domenica 19 maggio 1974].
[ancora ventidue punti a disposizione; rossoblù con quattro punti e blucerchiati con nessuno di vantaggio sulla quota salvezza] Domenica 13 marzo 1977: Sampdoria-Genoa 1-2 [rossoblù salvi con tre punti di vantaggio sui blucerchiati con il piazzamento migliore tra le squadre retrocesse].
[ancora trenta punti a disposizione; blucerchiati con quattro punti e rossoblù con tre di vantaggio sulla quota salvezza] Domenica 18 marzo 1979: Genoa-Sampdoria 0-1 [entrambe le squadre salve: blucerchiati con tre e rossoblù con due punti di vantaggio sulla migliore delle retrocesse].
[ancora ventisei punti a disposizione; rossoblù con sei punti e blucerchiati con quattro di vantaggio sulla quota salvezza] Domenica 16 marzo 1980: Sampdoria-Genoa 3-2 [entrambe le squadre salve: blucerchiati con sette e rossoblù con quattro punti di vantaggio sulla migliore delle retrocesse].
[ancora dieci punti a disposizione; blucerchiati con sei punti e rossoblù con tre di vantaggio sulla quota salvezza] Domenica 10 aprile 1983: Sampdoria-Genoa 2-2 [entrambe le squadre salve: blucerchiati con cinque e rossoblù con un punto di vantaggio sulla migliore delle retrocesse].
[ancora sedici punti a disposizione; blucerchiati con sei punti di vantaggio e rossoblù con quattro di svantaggio sulla quota salvezza] Domenica 18 marzo 1984: Genoa-Sampdoria 0-0 [blucerchiati salvi con sette punti di vantaggio sui rossoblù con il piazzamento migliore tra le squadre retrocesse].
[ancora ventisette punti a disposizione; rossoblù e blucerchiati con cinque punti di vantaggio sulla quota salvezza] Lunedì 8 aprile 2002: Genoa-Sampdoria 0-0 [entrambe le squadre salve: blucerchiati con tre e rossoblù con due punti di vantaggio sulla migliore delle retrocesse, la Ternana, poi ripescata per il fallimento della Fiorentina, retrocessa sul campo in Serie B].
Come quello odierno anche il derby del 1974 aveva le caratteristiche dell’incontro da «guai ai vinti!» (e, forse, anche ai pareggianti!). La Sampdoria, che era partita con tre punti di penalizzazione per il premio a vincere dato all’Atalanta – poi sconfitta sul campo 0-1 in casa dal LaneRossi Vicenza nell’ultima giornata, in programma domenica 20 maggio 1973 e conseguentemente retrocessa per una sola segnatura in differenza reti rispetto alla compagine berica, nonché otto nei confronti della Sampdoria e dodici della Roma, appaiate a 24 punti – nel precedente Campionato, era prima dell’inizio della partita ultima con 11 punti, mentre il Genoa era penultimo con 12 punti dopo venti giornate. La partita, ottimamente diretta dall’arbitro Ezio Motta di Monza, fu giocata all’insegna del tatticismo e del nervosismo con pochissime occasioni da rete sull’un fronte e sull’altro ed interventi caratterizzati da una tempra agonistica sovente esasperata. Al 43’ del primo tempo a farne le spese fu la mezzala blucerchiata Sauro Petrini, che, franato al suolo dopo un intervento di Claudio Maselli, aveva dovuto lasciare il campo, sostituito dall’esordiente Enrico «il Netzer di Quezzi» Nicolini, in barella, avendo riportato la lussazione della spalla destra. Proprio il subentrato, avendo avuto al 13’ della ripresa un rude scontro in prossimità delle panchine con Giorgio «Franco» Bittolo, aveva subìto un fallo di reazione di Sidio «il George Best rossoblù» Corradi, al quale era stato mostrato il cartellino rosso. Trovatasi in vantaggio di un uomo, la Sampdoria non aveva ben organizzato la manovra offensiva ed era stata salvata da un fischio arbitrale che aveva punito, su traversone dalla destra di Attilio Perotti sr., un intervento all’interno dell’area di rigore blucerchiata da parte di Mario «Mariolino» Corso ai danni di Roberto «Roby» Badiani prima che il «fantasista» rossoblù scaraventasse in porta il pallone al 19’. Un quarto d’ora dopo, nel corso di un’altra sortita degli ospiti, sempre sulla destra, Maselli fece partire un traversone su cui non riuscirono a intervenire il portiere Massimo Cacciatori e il difensore Nello Santin della Sampdoria e il centravanti rossoblù Antonio «Tony» Bordon, ma non altrettanto accadde, al centro dell’area di porta, al centrocampista del Genoa Roberto «Roby» Derlin, che, anticipando sul rimbalzo del pallone Roberto Prini, segnò in tuffo di testa da cinque metri nell’incustodita porta sottostante la Gradinata Nord, esplosa in un assordante boato. A quel punto il tecnico rossoblù Arturo «Sandokan» Silvestri utilizzò immediatamente l’unica sostituzione ammessa di un «uomo di movimento», togliendo dal campo Perotti e facendo entrare al suo posto il difensore Sergio «Rosso» Rossetti per andare a rafforzare il «bunker» difensivo (essendo claudicante, lo stopper genoano Roberto «faccia d’angelo» Rosato si lamentò con ampi cenni verso la panchina di non essere stato lui il calciatore sostituito). La Sampdoria si riversò in massa nella metà campo rossoblù, senza, però, fornire l’impressione di poter pervenire al pareggio. Ciononostante allo scadere tra il tripudio dei tifosi blucerchiati e la costernazione di quelli rossoblù ci fu la «scena madre» dell’incontro: ricevuto il pallone da destra da Prini; il centravanti della Sampdoria Mario «il Gento di Lodi» Maraschi III, leggermente defilato a sinistra, stoppò, con le spalle girate alla porta, il pallone di petto, e, sfruttando una tardiva pressione alle sue spalle di Rosato, lo mandò con una splendida rovesciata in diagonale di destro da tredici metri nell’angolino sinistro della porta difesa da Giuseppe «Bibi» Spalazzi, vanamente lanciatosi in tuffo.

TABELLINO
Genova, domenica 17 marzo 1974, Stadio “Luigi Ferraris”, ore 15,00
Sampdoria-Genoa 1-1 [XXI giornata del Campionato Italiano di Serie A 1973/1974]
Arbitro: Motta [Monza (MI)]
Spettatori: 43mila circa
Marcatori: nel 2° tempo al 34’ Derlin (G), al 45’ Maraschi III (S)
Sampdoria: 1 M. Cacciatori, 2 Santin, 3 Rossinelli, 4 Lodetti, 5 Prini, 6 Lippi, 7 Badiani, 8 P. Sabatini, 9 Maraschi III, 10 S. Petrini (dal 44’ del 1° T.: 14 En. Nicolini), 11 Chiarenza. Allenatore: Gu. Vincenzi.
Genoa: 1 Spalazzi, 2 Maggioni, 3 Bittolo, 4 Maselli, 5 Rosato, 6 Garbarini, 7 Perotti sr. (dal 35’ del 2° T.: 13 S. Rossetti), 8 Derlin, 9 A. Bordon, 10 M. Corso, 11 S. Corradi. Allenatore: A. Silvestri.
Note: espulso S. Corradi (G) al 13’ del 2° T.; Maraschi III (S) segna la rete del definitivo 1-1 con una splendida rovesciata di destro.

Stefano Massa
(membro del Comitato Storico Scientifico del Museo della Storia del Genoa)

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