De André, ventisei anni dalla scomparsa del “poeta da marciapiede”

Un piccolo ricordo per un grande poeta

Fabrizio De André Genoa
Un sorridente Fabrizio De André (foto Carlo Silvestro tratta da Fondazione De André)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Non esiste “un” genoano famoso. Esiste “il” genoano più famoso, e poi tutti gli altri. Fabrizio. Basta il nome, come ai suoi esordi quando nascondeva il cognome pesante. Papà era il professor Giuseppe De André, vicensidaco di Genova, e suo fratello Mauro era uno dei più stimati avvocati genovesi. Timido, quasi introverso, nei confronti del suo pubblico che lo ama da due generazioni; dotato di un incredibile tatto verso ciò che è più d’umano. Ventisei anni fa ci lasciava Fabrizio De André, il “poeta da marciapiede”, mutuando un sottotitolo di un libro scritto da Don Gallo (che si definì “prete da marciapiede”). Quante affinità, su tutte il Genoa, e punti di contatto tra due personalità così distanti solo all’apparenza.

Clicca qui per vedere il nostro piccolo omaggio a Faber

Genoa Pianetagenoa1893.net Gilardino Gudmundsson Whatsapp

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.