Dalla prima partita all’estero il Genoa Women porta a casa la salvezza

La conquista della salvezza è giunta al termine di una partita che nell’ultima ora scarsa di gioco è stata interpretata in maniera ottima dalle genoane

Il Genoa Women festeggia Bargi dopo il gol (Foto Ramella Fazzari)

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Le Grifonesse di Antonio Filippini, sempre sconfitte nelle ultime sette partite di Campionato, hanno da oggi – giorno della loro prima storica partita oltre confine, nella Repubblica di San Marino – la certezza di restare in Serie B anche nel prossimo campionato. Quella odierna è stata una domenica «a bassa tensione», perché quando, dopo soli dodici minuti, il Genoa è passato in svantaggio, il Tavagnacco a una trentina di chilometri di distanza, era già sotto di due reti a Cesena (per sperare di sorpassare all’ultima giornata il Genoa, le friulane, che da stasera sanno che nel prossimo Campionato militeranno in Serie C, avrebbero dovuto ottenere oggi un risultato migliore di quello delle liguri). La conquista «matematica» della salvezza, che sarebbe arrivata oggi con qualsiasi risultato (Cesena-Tavagnacco è terminata 5-1), è giunta al termine di una partita che nell’ultima ora scarsa di gioco è stata interpretata in maniera ottima dalle genoane, che si sono imposte con un perentorio 4-1. Domenica prossima ci sarà, quindi, occasione di festeggiare – quasi sicuramente con un’altra vittoria, visto che al “Nazario Gambino” di Arenzano scenderà in campo l’Apulia Trani, che in tutto il girone di ritorno ha conquistato solamente tre punti, vincendo inopinatamente per 2-1 a Cesena domenica 26 febbraio 2023 – la permanenza nel campionato cadetto con i tifosi rossoblù, dopodiché spetterà alla dirigenza stabilire come affrontare la prossima stagione agonistica dopo questa in cui tra «alti e bassi» l’obiettivo prefissato è comunque stato raggiunto.
Ecco le azioni principali dell’incontro odierno:
12’ del primo tempo: traversone dalla sinistra di Elena Prinzivalli sul «secondo palo», «torre» di Martina Tamburini e «demi-volée» di destro da cinque metri di Raffaella Barbieri, che porta in vantaggio le padrone di casa.
15’ del primo tempo: diagonale rasoterra di destro da tredici metri di Tamburini, sul quale è brava a tuffarsi Matilde Macera e a deviare il pallone con la mano destra.
25’ del primo tempo: traversone di sinistro dalla «tre quarti» di destra della svedese Ella Smith Ygfeldt per la centravanti genoana Caterina Bargi, che, appostata nei pressi del «secondo palo» a circa sette metri da esso colpisce il pallone di testa in diagonale, che viene bloccato con un plastico volo alla sua sinistra dalla portiera Francesca Montanari.
40’ del primo tempo: Smith Ygfeldt a pochi centimetri dalla linea laterale e a diciassette metri dalla bandierina, batte dalla destra un calcio di punizione «a spiovere» con l’interno sinistro verso l’angolino alto destro della porta sammarinese: Montanari si fa trovare un po’ avanzata con la svedese Hellström che occupa astutamente uno spazio nell’area di porta, che le renda difficile il movimento all’indietro con le braccia, con il risultato che la portiera delle padrone di casa finisce in porta con il pallone sfuggitole dalle mani e toccato di testa dalla scandinava.
44’ del primo tempo: Filippa Ebba Millqvist (oggi schierata come ala sinistra), sugli sviluppi di una rimessa laterale sulla sinistra, si impadronisce del pallone e, appena dentro l’area di rigore, a tredici metri dalla linea di fondo, lo calcio con l’interno destro una decina di centimetri sopra la traversa.
3’ del secondo tempo: Fabiana Costi percorre in orizzontale, con il pallone «incollato» al piede mancino una quarantina di metri da destra a sinistra per poi far partire un diagonale rasoterra di sinistro da diciassette metri, che manda il pallone a sfiorare il palo sinistro della porta sammarinese..
5’ del secondo tempo: calcio di punizione battuto di interno sinistro dalla «tre quarti» di sinistra da Smith Ygfeldt, colpo di testa nel «cuore» dell’area di rigore di Rossella Larenza a respingere il pallone, tiro da diciannove metri al volo di destro di Martina Crivelli,che si trasforma in un perfetto assist per Noemi Monetini, la quale, tenuta in gioco da Maria Grazia Ladu, che non era «salita» sulla respinta della compagna di squadra, ha tutto il tempo di stoppare il pallone con il petto e di indirizzarlo da otto metri con il destro nell’angolino basso sinistro, portando in vantaggio le ospiti.
10’ del secondo tempo: cambiando l’esecuzione utilizzata con successo finora (diagonale di destro nell’angolino destro basso), Bargi, che si è conquistata il calcio di rigore per un atterramento subìto da Larenza), spiazza Montanari, mandando il suo tiro rasoterra nell’angolino basso sinistro.
12’ del secondo tempo: tiro di interno destro di Francesca Papaleo, defilata sulla sinistra a tredici metri dalla linea di fondo, che viene bloccato da Macera in tuffo a terra sulla sua sinistra.
18’ del secondo tempo: giravolta di Costi dalle parti del vertice destro dell’area di rigore e pallone calciato di sinistro a diciassette metri dalla linea di fondo che termina sull’esterno della rete appena sotto la parte superiore del montante del palo destro della porta sammarinese.
21’ del secondo tempo: Macera, tuffandosi a terra sulla sua destra, si fa trovare pronta a bloccare un potente diagonale di destro di Barbieri da diciannove metri.
42’ del secondo tempo: su perfetto traversone di sinistro dalla destra – a sei metri dalla linea di fondo – della danese Sophie Bloch Jørgensen, Alice Campora si fa trovare pronta a sette metri dalla linea di fondo, vicino al vertice destro dell’area di porta, a colpire di testa in diagonale il pallone, indirizzandolo imparabilmente nell’angolino basso sinistro e segnando la rete del definitivo 4-1 per il Genoa.

TABELLINO

San Marino (curazia di Murata) [Repubblica di San Marino], Stadio “Font dell’Ovo”, domenica 21 maggio 2023, ore 15,00
San Marino Academy-Genoa [XXIX giornata del Campionato di Serie B 2022/2023]
Arbitro: Dini [Città di Castello (PG)]
Marcatrici: nel primo tempo Barbieri (SM) al 12’, Hellström (G) al 40’; nel secondo tempo Monetini (G) al 5’. Bargi (G) su rigore al 9’, Campora (G) al 42’
San Marino (4-2-3-1): 24 Montanari; 18 Ladu, 13 Larenza, 20 Gallina, 31 Prinzivalli (dal 29’ del 2° T.: 3 Montalti); 21 Accornero (dal 6’ del 2° T.: 8 Bertolotti), 14 Brambilla; 11 Papaleo (dal 15’ del 2° T.: 9 Menin), 45 Barbieri, 43 Marengoni (dal 6’ del 2° T.: 44 Pierini); 22 Tamburini (dal 15’ del 2° T.: 30 S. Giuliani). Allenatrice: Domenichetti.
Genoa (4-3-3): 71 Macera; 23 Oliva (dal 44’ del 2° T.: 27 L. G. Rossi), 28 Parolo, 16 Hellström, 30 Monetini; 11 Crivelli (dal 30’ del 2° T.: 4 Bettalli), 17 Smith Ygfeldt, 20 Campora (dal 44’ del 2° T.: 21 Lucia); 80 Costi (dal 19’ del 2° T.: 9 G. Parodi), 22 Bargi (dal 30’ del 2° T.: 88 Bloch Jørgensen), 13 Millqvist. Allenatore: A. Filippini.
Note: primo incontro della squadra femminile del Genoa all’estero; osservato prima dell’inizio dell’incontro un minuto di raccoglimento per le quindici vittime dell’alluvione in Emilia-Romagna (per problemi ad essa connessi l’incontro si gioca non sul terreno di casa del San Marino ad Acquaviva – curazia di Gualdicciolo – ma a San Marino – curazia di Murata –, a porte chiuse); il Genoa aveva perso le precedenti sette partite di Campionato.

Stefano Massa

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