D’accordo, il Genoa ha perso: ma che soddisfazione vedere l’Inter in gran difficoltà

I rossoblù di Vieira non hanno dato tregua ai nerazzurri di Inzaghi: neppure dopo il gol, quando hanno avuto una grande occasione con Venturino

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Dev’essere stata una gran bella soddisfazione per i rossoblù (al di là del risultato ingiusto) aver fatto soffrire intensamente i campioni d’Italia. Averli stressati fino alla fine, con una gran paura addosso, così com’è stato piacevole vedere quell’Inzaghi con le mani nei capelli, disperato ai bordi del campo, immaginare che qualcosa stava andando a scatafascio.

Ci dice un collega di Milano: «Gli scudetti si vincono anche e soprattutto con queste partite, giocate con l’ansia addosso e la paura di perdere». È stato proprio così: è vero che l’Inter ha avuto occasioni, è vero che il possesso palla è stato suo, ma è anche vero che ha vinto su un autorete e che il Genoa ha controbattuto con una serenità unica tutte le possibili incursioni nerazzurre.

È stata per i grifoni una buona partita, giocata alla pari con gli interisti e persa immeritatamente.

Ancora una volta Vieira non ha sbagliato niente, sia nella formazione d’avvio, tanto che il primo tempo si è concluso sul nulla di fatto. La squadra è stata disposta con attenzione sul campo, con l’idea di Miretti in supporto degli esterni, da una parte Zanoli e dall’altra Ekhator. Miretti (sempre molto contestato in passato da gran parte dei tifosi) non ha giocato male. Ha avuto anche un’ottima palla-gol, bloccata da un difensore avversario.

Il primo tempo è apparso molto equilibrato tra le due squadre che l’hanno concluso in parità a reti inviolate. Dopo i primi 45 minuti tutti si sono chiesti: che farà Vieira nella ripresa?

Il tecnico non si è smentito e ha attuato alcuni cambi che hanno permesso alla squadra di continuare a battersi alla pari degli avversari. Dopo una bella occasione per Ekuban, purtroppo è arrivato l’autogol di Masini, un infortunio (ovviamente involontario) che purtroppo ha segnato la gara.

Nonostante ciò, il Genoa è tornato all’attacco e gli ultimi dieci minuti sono stati, per gli interisti, momenti di panico vero, di tensione infinita. Tant’è vero che solo un quasi gol del giovane Venturino e il gol di Ekuban purtroppo è giustamente annullato per fallo sul portiere, il Genoa avrebbe anche potuto vincerla la gara, stando al coraggio e alla generosità degli ultimi minuti di gioco.

È difficile dire chi ha giocato meglio o peggio: la squadra tutta ha disputato un’ottima gara. Purtroppo quel pizzico di sfortuna le è ancora purtroppo al suo fianco: è successo anche a Firenze sulla deviazione sul tiro di Gudmundsson.

Ancora una volta la difesa è stata eccellente, ha chiuso ogni varco, Frendrup su Barella ha fatto appieno il suo dovere: anche i giovani entrati da Cornet (suo il cross rasoterra che Venturino a pochi centimetri dalla porta, ha sbagliato) a Onana hanno dato un positivo contributo.

Ora Vieira continuerà a dire: «Ragazzi non abbiamo ancora fatto niente». Farà bene a continuare in questa litania, ma insomma diciamo che anche questa bella gara al Meazza ha dimostrato che “qualcosa” questi ragazzi hanno fatto. O no?

Vittorio Sirianni

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