Da sette stagioni Genoa sempre sconfitto in casa dell’Inter

L'ultima vittoria del Grifone risale al 1994, nel 2012 l'ultimo pareggio

Ghiglione Genoa
Paolo Ghiglione (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Quella di San Siro contro l’Inter sarebbe per il Genoa una trasferta da evitare, almeno a quanto raccontano le statistiche degli ultimi campionati. Da sette stagioni consecutive, infatti, i rossoblù non raccolgono punti.

Il bilancio dei 67 precedenti – tutti disputati nella massima serie essendo la squadra interista l’unica a non aver mai subito l’onta della retrocessione – è nettamente a vantaggio dei milanesi. Il Grifone, infatti, ha collezionato 11 vittorie, 12 pareggi e ben 44 sconfitte, con 63 reti fatte e ben 142 subite. A livello di girone unico (a partire dalla stagione 1929/30) il bilancio è ancor più impietoso con 39 vittorie neroazzurre, 10 pareggi e 4 successi rossoblù di cui solamente 2 nel dopoguerra. Esistono anche 6 precedenti in Coppa Italia tutti vinti dall’Inter con 15 reti segnate e 5 subite.

L’ultimo precedente (21 dicembre 2019, 17a giornata) è stata una vera disfatta uno 0-4 che ha sancito l’ultimo posto in classifica del Grifone e l’esonero di Thiago Motta (precedentemente subentrato ad Andreazzoli) sostituito da Davide Nicola che riuscirà nell’impresa di salvare la baracca da una retrocessione che a Natale sembrava certa. Partita senza storia sbloccata da Lukaku di testa al 30′ (azione nerazzurra nata da uno sciagurato passaggio orizzontale di Cassata) e chiusa dal “solito” Gagliardini al 32′ (quinto gol al Genoa) con una sassata che piega le mani a Radu. Nella ripresa c’è anche gloria per il diciasettenne Sebastiano Esposito in gol su rigore al 63′ (fallo di Agudelo su Gagliardini) e ancora Lukaku al 70′ con una bomba che si insacca sotto all’incrocio. Solo Sanabria ha cercato di impensierire Handanovic con un paio di conclusioni.

Ancora peggiore è stata la partita del 3 novembre 2018 (11a giornata): 5-0 per l’Inter il risultato finale. Genoa di Juric mai in partita e infilato da Gagliardini (14′ e 50′), Politano (16′), Joao Mario (91′) e Nainggolan (93′).

Juric sconfitto anche il 24 settembre 2017 (6a giornata): il Genoa gioca una buona partita ma subisce il gol del decisivo 1-0 all’88’ ad opera di D’Ambrosio di testa da azione d’angolo. Genoa che concluderà addirittura in nove per le espulsioni di Omeonga e di Taarabt. Stesso esito nel match dell’11 dicembre 2016, 16a giornata. Il Grifone fa la partita, sfiora in diverse occasioni il gol ma alla prima vera sortita interista, su azione d’angolo, prende gol da Brozovic al 38’. Nella ripresa stesso copione: occasioni per il Genoa con qualche episodio dubbio in area e gol in contropiede ancora di Brozovic al 69’ per il 2-0 finale.

Vittoria ancor più risicata quella ottenuta dai milanesi il 5 dicembre 2015 nell’anticipo del sabato sera: 1-0 con gol di Liajic (tiro cross su punizione al 59’). Più netto il successo neroazzurro dell’11 gennaio 2015: 3-1 maturato grazie ai gol dell’ex Palacio al 12’ (2 gol con l’Inter al Genoa e 2 gol col Genoa all’Inter) e Icardi al 39’ nel primo tempo. Il Genoa reagisce nella ripresa e accorcia con Izzo all’85’ ma all’88’ Vidic chiude i conti.
Ancora un 2-0 meneghino nella stagione 2013/2014, match giocato alla prima giornata il 25 agosto 2013: il Genoa guidato per la prima volta in campionato da Liverani resiste fino al 75’ quando viene trafitto dal giapponese Nagatomo. Sarà poi sempre Palacio, nei minuti di recupero, a raddoppiare.

Il primo incontro ufficiale tra le due squadre venne disputato il 12 dicembre 1909 all’Arena Civica e si concluse con il successo per 2-0 (firmato dagli svizzeri Peterly e Schuler al 50’ e al 75’) della neonata squadra interista che alla fine del torneo si laureò campione d’Italia per la prima volta.

Il primo incontro giocato dal Genoa a San Siro in casa dell’Inter risale al 23 novembre 1947 (da quella stagione, infatti, i neroazzurri iniziarono a giocare nell’attuale impianto): 1-0 interista causato da una sfortunata autorete di Bruno Cappellini al 17’.

L’ultimo risultato positivo portato a casa dal Grifone risale al 22 dicembre 2012 (partita giocata all’ora di pranzo): l’ultimo gol di Ciro Immobile in maglia rossoblù (con tanto di “dedica” polemica verso i sostenitori genoani presenti) realizzato al 77’ non servirà a portare a casa una vittoria preziosa per un Genoa penultimo e invischiatissimo nella zona retrocessione. Sarà infatti Cambiasso all’85’ a ristabilire la parità: si tratterà comunque di una delle rare buone prestazioni dell’era Delneri e di un ottimo punto conquistato dal Grifone.

Sono 11, dicevamo, i successi del Grifone in casa dell’Inter.  L’ultimo risale al 26 marzo 1994 (sabato di Pasqua) quando il Genoa, guidato in panchina dal professor Scoglio, si impose per 3-1 (doppietta di Ruotolo al 18’ e al 90’ e rete di Skuhravy al 26’) ribaltando l’iniziale vantaggio di Totò Schillaci siglato al 3’. Un successo che interruppe un digiuno durato ben 39 anni dato che la vittoria precedente dei rossoblù a San Siro risaliva al 17 aprile 1955: 1-0 con rete decisiva di Dal Monte a fine primo tempo.

Le altre 9 vittorie rossoblù risalgono tutte a prima della seconda guerra mondiale e sono datate: 3 gennaio 1937 (1-0, rete di Luigi Scarabello su rigore al 58’), 11 giugno 1933 (2-0, con reti di Giuseppe Carlo Ferrari al 66’ e dell’argentino Juan Esposto al 75’), 3 luglio 1927 (3-2, Felice Levratto al 31’, pareggio interista di Leopoldo Conti al 35’, nuovo vantaggio genoano del genovese Daniele Moruzzi al 49’, nuovo pareggio di Enrico Rivolta al 79’ e infine rete decisiva ancora di Levratto all’86’), 28 ottobre 1923 stagione del nono scudetto rossoblù (partita sospesa all’88’ sul 2-1 per il Genoa per le intemperanze del pubblico di casa – Enrico Sardi al 42’ ed Edoardo Catto all’80’ per i genovesi, momentaneo pareggio di Luigi Cevenini III al 47’ su rigore per i milanesi – e successivamente assegnato il 2-0 a tavolino), 30 aprile 1922 (4-1, doppietta di Sardi al 21’ e al 28’, Catto al 46’ e Renzo “Figlio di Dio” De Vecchi all’87’ per il Genoa, Ermanno Aebi al 31’ per l’Inter), 16 maggio 1915 la stagione del settimo titolo (3-1, autorete del portiere neroazzurro Carlo Binda all’8’, pareggio di Emilio Agradi al 10’ e poi reti di Felice Berardo al 70’ e di Augusto Bergamino al 75’), 3 novembre 1912 (3-2, tripletta del bomber inglese John Grant – 41 reti in 28 partite nel Genoa – al 26’, 44’ e 89’, e gol interisti di Franco Bontadini al 43’ e autorete di Ruggero Maineri al 45’), 7 gennaio 1912 (3-1, tre gol rossoblù nel primo tempo con gli inglesi Marsch e Murphy al 20’ e al 27’ e con Giulio Crocco al 25’, rigore neroazzurro di Carlo Payer al 60’) e infine 26 marzo 1911 (3-0, Crocco al 37’, lo svizzero Hermann Hurni al 66’ ed Edoardo Mariani al 76’).

In epoca recente, detto dell’1-1 del 2012, da ricordare i due ottimi consecutivi pareggi per 0-0 conquistati il 26 ottobre 2008 e il 7 marzo 2010 dal Genoa di Gasperini al cospetto dell’Inter di Mourinho prossima alla conquista del “Triplete”.

Lo 0-5 di due stagioni orsono è il passivo più pesante degli ultimi anni in casa dell’Inter anche se 5 gol il Genoa li incassò sia con Ballardini alla guida il 6 marzo 2011 che con Pasquale Marino il 1° aprile 2012. Nella prima occasione il Grifone andò al riposo addirittura in vantaggio (gol di Palacio al 40’) ma poi subì il ritorno dell’Inter guidata da Leonardo con Pazzini al 50’, doppietta di Eto’o al 51’ e al 55’, Pandev al 71’ e Nagatomo all’84’. Inutile il gol del “retrocessore” Boselli al 90’ per il 5-2 finale.

Quella del 2012 si può invece classificare come la sconfitta più incredibile del Genoa maturata al “Meazza” neroazzurro. Il Grifone riuscì a perdere nonostante 4 reti in trasferta e ben 3 rigori a favore (!) concessi dall’arbitro Valeri di Roma. La tripletta del “Principe” Milito (13’,27’ e 85’ su rigore) e le reti di Samuel (38’) e Zarate (74’) resero vane le realizzazioni di Moretti (47’ del primo tempo), Palacio (59’ rig.) e Gilardino (doppietta su rigore 80’ e 90’) e furono fatali al tecnico siciliano, esonerato per far posto al ritorno di Malesani (CLICCA QUI PER VEDERE LE IMMAGINI).

Francesco Patrone

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