Criscito, impatto da vero campione. Personalità e tecnica per il Genoa

Il capitano si sta confermando il miglior terzino sinistro italiano con le recenti prestazioni. Un prezioso uomo spogliatoio, carismatico e trascinatore: e Portanova promuove la scelta della fascia

Criscito
Mimmo Criscito (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Passa la palla a Piatek, e lo manda in gol. Affonda le ginocchia nell’erba e urla al cielo di Genova con tutto il fiato residuo. Il Genoa ha sbloccato il risultato con il polacco ma quello a terra, felice come un bimbo, è Criscito. Sono immagini cariche di significato negli istanti immediatamente successivi alla marcatura del pistolero rossoblù. Lo stadio traballa, la Nord è una baraonda. Solo Ballardini, come al solito, resta impassibile: ma pure il mister interiormente è un vulcano perché sa che la partita è cambiata non solo nel punteggio.

Quanto è importante Mimmo Criscito per il Grifone. Un calciatore dall’ossatura internazionale, fatto e finito, temprato dal gelo di San Pietroburgo. Lo Zenit se lo porta dentro il colore degli occhi, il sottopelle è invece rossoblù. Vuole ridare al Genoa ciò che il Genoa gli ha dato a inizio carriera. Quindi tutto ciò che può. Ultimi anni, sì, ma il capitano non è tornato per svernare in riviera. Criscito non scherza perché nel tempo ha acquisito una mentalità vincente che può insegnare a chiunque, con poche eccezioni. Tali peculiarità lo rendono un prezioso uomo spogliatoio, carismatico e trascinatore: il tutto confermato anche da Daniele Portanova, un ex califfo che in termini di personalità può impartire lezioni.

Senso di appartenenza (anche nei confronti della città che ormai lo ha adottato), riconoscenza verso i valori della genoanità e… tecnica. Criscito si sta confermando il miglior terzino sinistro italiano con le recenti prestazioni al Genoa. Sempre titolare a sinistra, in tre partite ha architettato tre gol. Meglio di Renzo Piano. Il Grifo si gode un cavallo di ritorno d’indubbia qualità che ha già fatto il suo dovere dopo la sconfitta di Sassuolo. Un discorsetto alla squadra e immediato riscatto ottenuto passando la palla a Piatek prima di urlare al cielo di Genova con tutto il fiato residuo.

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