Credenti e rassegnati, il tifo del Genoa è spaccato a metà

Non è facile assumere una netta posizione finché il cuore alza sempre la voce sul cervello

Genoa
Striscione nei distinti al derby (foto @cricci67 Twitter)

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Il fronte del popolo del Genoa è diviso a metà. Chi crede alla salvezza e chi, invece, è già rassegnato alla retrocessione. Una spaccatura figlia del pessimo girone di ritorno del Grifone, costellato da sole tre vittorie e sette sconfitte. Per non parlare del rendimento in trasferta, vero cruccio stagionale, con undici punti conquistati (peggio Chievo ed Empoli) e l’ultima vittoria risalente al 28 gennaio. 3-1 al Castellani. In mezzo qualche acuto contro Atalanta, Lazio e Juventus, poi un mare d’inconsistenza e un’identità di squadra non trovata nemmeno dopo la pausa invernale vissuta in Spagna.

Numeri che sono come vento nelle vele dei rassegnati che badano pragmaticamente in casa propria faticando a convincersi riguardo un risultato utile del Genoa al Franchi. Come può vincere o pareggiare una squadra così fragile in attacco e in difesa e impaurita dalla rimonta dell’Empoli? Dall’altra parte della spaccatura, invece, vive una popolosa delegazione di tifosi credenti nel miracolo salvezza. Credono nel mai sopito istinto di conservazione del Grifo e, come se non bastasse, alla contemporanea vittoria dell’Inter. Ambo secco, quindi. Combinazione che eviterebbe al Genoa i gorgheggi della Serie B.

Non è facile assumere una netta posizione finché il cuore alza sempre la voce sul cervello. Nel calcio come in ogni altro campo caratterizzato dalla fede. L’Inter ha una rosa che può scherzare l’Empoli ma i nerazzurri convivono da tempo con situazioni destabilizzanti come i casi Icardi e Conte. Il Genoa, che sembra essersi giocato il jolly contro il Cagliari, è nell’imbarazzo della scelta dell’approccio alla partita: attaccare di puro istinto o conservare lo 0-0 che sicuramente non danneggia la Fiorentina. In attesa di buone notizie dal Meazza. Un punto può bastare, considerando altresì che la Viola non vince da tredici giornate e il Grifone, da questo punto di vista, è una onlus. A tal riguardo i tifosi sono uniti.

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