Corriere dello Sport, Lindahl e Perinetti contro il decreto “dignità”

Stop alla pubblicità scommesse


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Niklas Lindahl rappresenta la società di scommesse svedese Leo-Vegas in Italia, che opera nel nostro paese per mezzo di una regolare concessione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Intervenuto stamani sulle colonne del Corriere dello Sport, Lindahl ha affidato la sua preoccupazione per il recente clima di ostracismo nei confronti della pubblicità sul betting a una lettera: “Sarebbe importante confrontarsi a un tavolo e trovare soluzioni alternative a un divieto totale raggiungendo insieme l’obiettivo di proteggere ulteriormente un mercato e un’economia di grande rilevanza. Il proibizionismo non è mai stato una scelta saggia, vogliamo proibire la pubblicità di tutto ciò che crea dipendenze?”.

La lettera aperta ha come destinatario Luigi Di Maio e come nodo il decreto “dignità” in fase di studio al Governo, dunque lo stop agli spot sul gioco d’azzardo “in tutte le forme di comunicazioni, comprese citazioni visive ed acustiche e la sovraimpressione del nome, marchio, simboli”. Un provvedimento che peserà, in una nazione in cui i contravventori verranno sanzionati con il 5% del valore della sponsorizzazione e mai meno di un importo di 50mila euro. Resta il paradosso Genoa, con Perinetti a ricordare come qualche anno fa l’intero campionato di Serie B fosse sponsorizzato da un’agenzia di scommesse. E alla volontà di Di Maio circa un andare avanti, il dg rossoblù ha continuato: “Si rischia di favorire il ritorno alle scommesse clandestine, vietando le scommesse si tolgono risorse al calcio”. Il Genoa, che in passato ha avuto sponsorizzazioni dal betting, dice no.

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