Corriere dello Sport, ottimo Genoa nella sera più triste

Vittoria sull'Empoli e pensiero a Ponte Morandi

Piatek Kouamé Genoa Empoli
Piatek e Kouamé (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Un mazzo di fiori depositato accuratamente ai piedi della gradinata Nord, 43′ di silenzio surreale (non solo da parte dei tifosi del Genoa ma pure dai trasfertisti dell’Empoli), poi una vittoria di misura e i primi tre punti messi in cascina. Sono sorrisi amari quelli sul volto del Luigi Ferraris, in una sera contornata da lacrime e sangue, interminabili silenzi e la mente ancora fissa su quel 14 agosto, su quel ponte di Brooklyn improvvisamente crollato come un sacco di patate sul greto del Polcevera. Questo e molto altro nell’anticamera di Genoa-Empoli, una partita che per il Corriere dello Sport in edicola stamani esulava certamente dal rettangolo di gioco. Commozione, i nomi delle persone scomparse sul maxischermo, gli applausi così forzatamente composti al gol di Piatek e la beffa del raddoppio, siglato da Kouamé al 18′.

In compenso la seconda frazione, con Marassi tambureggiante, ha visto solo un gol dell’Empoli. Troppo tardi perché potesse svegliare i ragazzi di Andreazzoli, in bambola completa e preda delle invenzioni di Mimmo Criscito, autore di entrambi gli assists. La conferma che esista una zona Piatek, dopo le quattro reti in 38′ recapitate al Lecce in Coppa Italia, è una sentenza. Esulta ed esalta, il polacco, mentre la reazione toscana s’appendeva a un palo e una traversa scheggiati dall’estroso Zajc. Fuoco e scintille, scacco matto e reti. Per festeggiare ci sarà tempo. Ieri era doveroso pensare anche ad altro.

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