Correva l’anno 2021: il Genoa colse la sua ultima vittoria al Ferraris contro lo Spezia

I rossoblù si imposero 2-0 con un gol per tempo di Scamacca e Shomurodov

Shomurodov Pandev Genoa
Shomurodov e Pandev (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Sabato 24 aprile 2021 il Genoa conquistò, senza rendersene conto, la salvezza, battendo 2-0 (risultato che gli fu «stretto», visto l’assoluto dominio fatto registrare per tutta la partita) lo Spezia. Infatti, al termine di quel primo anticipo della XXXIII giornata la classifica nelle ultime posizioni recitava: Udinese e Genoa (con una partita in più) 36 punti, Fiorentina e Spezia (con una partita in più) 33 punti, Torino (con una partita da recuperare, poi pareggiata 0-0 a Roma contro la Lazio) e Benevento 31 punti, Cagliari 28 punti, Parma 20 punti e Crotone 15 punti; nessuno poteva sapere che da quel momento fino alla fine del campionato la compagine isolana avrebbe messo insieme nove punti, i «pitagorici» otto punti, i viola sette punti, le due formazioni liguri (il Genoa scavalcò anche il Bologna) e il Torino sei punti, le Zebrette friulane quattro punti, i giallorossi «sanniti» due punti e i «Ducali» emiliani nessun punto. Fu quello l’ultimo successo interno a livello di campionato da parte del Genoa, che ha raccolto quattro pareggi ed otto sconfitte nei successivi dodici incontri (peggior serie negativa di vittorie non ottenute consecutivamente in casa di tutta la sua storia), gli ultimi otto dei quali «incastonati» nella serie di diciassette partite (nove pareggiate ed otto perse) senza vittorie, che è la più lunga nella sua storia a livello di campionato.
Davide «zio Balla» Ballardini sr., che aveva fatto il suo quarto esordio alla guida del Genoa, violando per 2-1 in rimonta all’andata l’“Alberto Picco” di La Spezia, presentò due novità in formazione: Davide «Biro» Biraschi impiegato come difensore centrale e il croato Marko Pjaca schierato come mezzala destra nel centrocampo «a cinque» dei rossoblù. Dopo pochi secondi di gioco l’arbitro Gianluca Manganiello di Pinerolo «graziò», mostrandogli il cartellino giallo anziché quello rosso, il capitano dello Spezia, Claudio «la Sentinella» Terzi, che vicino al vertice sinistro dell’area di rigore, dopo essersi fatto sottrarre il pallone dal nordmacedone Goran «Pandevmonio» Pandev, lo aveva atterrato, mentre si stava dirigendo verso la porta. Al 5’ e all’11’ Mattia «Destructor» Destro jr. non riuscì a sfruttare due ottime occasioni per portare in vantaggio i padroni di casa, prima mandando di testa da sei metri il pallone, servitogli dalla sinistra dall’olandese Kevin «la Lavatrice» Strootman, mezzo metro sopra la traversa e poi non riuscendo a calciare la sfera da nove metri nella porta «sguarnita» con il sinistro, dopo averla sottratta all’estremo difensore spezzino Ivan «Nencio» Provedel, che era scivolato, ed averlo scavalcato (un secondo dopo il portiere, proteso in tuffo a terra sulla sua sinistra, strappò con le mani il pallone dai piedi di Pandev). Al 27’, recuperato un pallone mal passato in orizzontale da Simone Bastoni a Luca Vignali, Davide «Fulmine» Zappacosta, leggermente defilato sulla sinistra, fece partire un forte tiro di interno destro da ventuno metri, che costrinse Provedel, tuffatosi a terra sulla sua sinistra, a una non facile deviazione a mani aperte. Un minuto dopo Zappacosta, al termine di un’irresistibile «discesa» sulla sinistra, a cui Vignali non era riuscito ad opporsi, fece partire un passaggio rasoterra al centro, su cui si avventarono con opposti propositi Provedel e Destro jr., che, arrivando con una frazione di secondo di ritardo, toccò con il ginocchio sinistro la testa del portiere spezzino, che aveva deviato il pallone, favorendo il «tap-in» vincente di sinistro da cinque metri di Pandev, la cui realizzazione venne prima convalidata e poi annullata da Manganiello dopo essere stato richiamato dall’arbitro VAR Daniele Chiffi di Padova a rivedere l’azione al monitor posto a bordo campo. Al 43’ ci fu l’ultima occasione da rete, come le altre di marca genoana, del primo tempo, quando su un lancio «a palombella» di destro del croato Milan Badelj, lo scatenato Zappacosta con un diagonale al volo di interno sinistro scoccato a quattro metri dalla linea di fondo vicino alla riga verticale destra dell’area di porta mandò il pallone a sorvolare di pochi centimetri l’incrocio dei pali sinistro.

Criscito Genoa
Criscito difende palla (foto di Genoa CFC Tanopress)

Nella ripresa, dopo un avvio in cui gli ospiti fecero registrare una certa «supremazia territoriale», la partita riprese la fisionomia del primo tempo, ma con la sostanziale differenza che il Genoa riuscì a capitalizzare un paio di occasioni da rete. Al 17’ Zappacosta, dopo aver «addomesticato» di sinistro, a pochi centimetri dalla linea laterale sinistra del campo un lancio di una quarantina di metri di Strootman, con tanto di «sombrero» a Vignali,«puntò» il terzino destro spezzino, che per paura di commettere un fallo da calcio di rigore gli lasciò un certo spazio, tanto che il laterale sinistro del centrocampo rossoblù, un attimo prima che sopraggiungesse il «raddoppio» del ghanese con cittadinanza italiana (è nato a Palermo) Emmanuel Quartsin Gyasi, fece partire da posizione defilata sulla sinistra ad otto metri dalla linea di fondo da fermo un potente diagonale rasoterra di destro, che Provedel, tuffatosi a terra sulla sua sinistra, riuscì solamente a respingere con la mano sinistra di qualche centimetro, favorendo il «tap-in» vincente di interno destro da quattro metri del liberissimo Gianluca «lo Zlatan Ibrahimović italiano» Scamacca, tenuto in posizione regolare dal mal posizionato Terzi. Approfittando di un altro mal gestito «giropalla» dei difensori spezzini, Scamacca riuscì al 19’, dopo aver sottratto il pallone al croato Martin «Martino» Erlić, a passarlo all’indietro a sinistra a Strootman, la cui conclusione di sinistro da otto metri venne ribattuta a mani aperte da Provedel. Quattro minuti dopo si registrò l’unico tentativo degno di nota di uno Spezia sostanzialmente «non pervenuto»: su un cross dalla sinistra di Bastoni, il centravanti, l’angolano con cittadinanza francese (è nato a Troyes) M’Bala «Dybala» Nzola, limitato nello stacco aereo dal contemporaneo «disturbo» di Biraschi e di Domenico «Mimmo» Criscito, schiacciò con la fronte debolmente a terra il pallone, che venne bloccato senza grandi problemi dal portiere dei padroni di casa Mattia «Airone» Perin, inginocchiatosi per meglio «assorbirlo» qualche centimetro prima della linea di porta. Al 40’ Eldor «il Messi dell’Uzbekistan» Shomurodov, approfittando di un lancio in profondità sulla sinistra di Strootman e della sua maggiore velocità rispetto a Erlić, ebbe modo di presentarsi solo davanti a Provedel, che gli si era fatto incontro, e di batterlo con un diagonale di interno destro da lui fatto scoccare dal limite dell’area di rigore, che andò a «togliere la ragnatela» dall’angolino alto sinistro, sancendo il definitivo 2-0 a favore del Genoa.

TABELLINO
Genova, sabato 24 aprile 2021, Stadio “Luigi Ferraris”, ore 15,00 [Anticipo della XXXIII giornata del Campionato Italiano di Serie A 2020/2021]
Genoa-Spezia 2-0
Arbitro: Manganiello [Pinerolo (TO)]; Arbitro VAR: Chiffi [Padova]
Spettatori: 100 circa
Marcatori: nel 2° tempo Scamacca al 17’, Shomurodov al 40’
Genoa (3-5-2): 1 Perin; 55 A. Masiello, 14 Biraschi, 4 Criscito; 5 Goldaniga np., 37 Pjaca (dall’11’ del 2° T.: 11 Behrami), 47 Badelj, 20 Strootman (dal 45’ del 2° T. : 29 Cassata), 77 Zappacosta; 19 Pandev (dall’11’ del 2° T.: 9 Scamacca), 23 Destro jr. (dal 18’ del 2° T.: 61 Shomurodov). Allenatore: D. Ballardini sr..
Spezia (4-3-3): 92 Provedel; 69 Vignali (dal 39’ del 2° T. : 80 Agudelo), 19 Terzi (dal 18’ del 2° T.: 22 Chabot) 28 Erlić, 20 S. Bastoni; 25 Maggiore (dal 13’ del 2° T.: 24 Estévez), 88 Leo Sena, 26 Pobega; 11 Gyasi (dal 39’ del 2° T. : 9 Galabinov), 18 Nzola, 17 Farias (dal 18’ del 2° T. : 31 Verde). Allenatore: Italiano.
Note: nell’incontro, che viene giocato, in base al DPCM di domenica 25 ottobre 2020, a porte chiuse per ragioni di sicurezza legate al Covid-19, al Genoa viene annullata una rete segnata da Pandev al 28’ del primo tempo inizialmente convalidata dall’arbitro, poi richiamato a visionare l’azione al monitor dal VAR, per un fallo di Destro jr. su Provedel.

Stefano Massa
(membro del Comitato Storico Scientifico del Museo della Storia del Genoa)

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