Correva l’anno 1985: nella sera agostana degli esordienti in Genoa-Milan, non segnò “Pablito” Rossi, ma “Gigi” Marulla

La gara del girone eliminatorio di Coppa Italia al Ferraris terminò 2-2

Genoa-Milan 2-2, coppa Italia 1985: Paolo Rossi, in mezzo a Testoni e Tacchi II jr., sta per avventarsi sul pallone non trattenuto da Cervone, Sfiorando il gol dell’1-1, sotto lo sguardo dell’arbitro Pierluigi Pairetto (Foto tratta dal sito 80Milan)

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Premessa: La recente morte del capocannoniere dell’indimenticabile «Mundial» del 1982 in Spagna vinto dagli Azzurri fa sì che, dopo quello dedicato alla Juventus, anche il precedente di un incontro casalingo del Genoa contro il Milan rievochi un incontro – anch’esso di Coppa Italia – che lo vide scendere in campo al “Luigi Ferraris” per la prima volta a livello ufficiale con la maglia della squadra del capoluogo della Lombardia – da lui vestita solamente in quella stagione agonistica con altre due presenze in Coppa Italia (nell’ultima segnò – mercoledì 12 febbraio 1986 – la sua unica rete per i rossoneri in quella competizione nell’1-1 interno con l’Empoli, che passò il turno, avendo vinto 1-0 nell’andata degli Ottavi di finale), tre in Coppa U.E.F.A., senza reti, e venti in Serie A, con la sola doppietta che aprì e chiuse il tabellino dei marcatori nel derby casalingo con l’Internazionale, pareggiato 2-2 domenica 1° dicembre 1985 –.

L’incontro di Coppa Italia tra il Genoa e il Milan di mercoledì 21 agosto 1985 opponeva due squadre di categorie diverse (i padroni di casa stavano per affrontare il secondo campionato consecutivo di Serie B, mentre gli ospiti erano da poco usciti dalla fase più buia della storia del Diavolo con i due campionati cadetti – entrambi conclusi in prima posizione – del 1980/1981, dopo la retrocessione per il calcio-scommesse, e del 1982/1983, dopo la retrocessione sul campo), che avevano per massimo dirigente rispettivamente un «neofita» come l’esordiente a livello ufficiale in quella sera estiva Aldo «Aldone» Spinelli sr. (che aveva da poco acquistato il più antico sodalizio calcistico italiano da Renzo «o’ sciö Renso» Fossati ed avrebbe guidato il Genoa per tredici stagioni agonistiche) e una «vecchia volpe» del calcio italiano come Giuseppe «Giussy» Farina sr., che stava giungendo al «capolinea» della sua duplice esperienza presidenziale (quattordici stagioni agonistiche al LaneRossi Vicenza e cinque al Milan) nel Campionato durante il quale ai vertici della società rossonera si sarebbe insediato, dopo un breve «interregno» di Rosario Lo Verde, Silvio «Sua Emittenza» Berlusconi. Il principale «colpo» del mercato estivo di Farina sr. era stato l’acquisto dalla Juventus del quasi ventinovenne Paolo «Pablito» Rossi, da lui lanciato alla fine degli anni Settanta nel LaneRossi Vicenza e «fresco» vincitore con i bianconeri della Coppa dei Campioni nella tragica Finale di mercoledì 29 maggio 1985 allo stadio “Heysel” di Bruxelles, in cui erano stati sconfitti per 0-1 i «Reds» del Liverpool, mentre il calciatore più promettente tra quelli acquistati dal Genoa era il centravanti Luigi «Gigi» Marulla, prelevato dal Cosenza, che nella struttura fisica e nelle movenze assomigliava – con le debite proporzioni – al capocannoniere della Coppa del Mondo del 1982 e che quel giorno avrebbe regalato una grande gioia ai tifosi rossoblù, segnando allo scadere della ripresa sotto la Gradinata Nord la rete che fissò il risultato dell’incontro sul 2-2.

Per una curiosa nemesi il giocatore che con la sua rete nei minuti finali di Napoli-Genoa di domenica 16 maggio 1982 aveva salvato in extremis la compagine rossoblù dalla retrocessione in Serie B, condannando al suo posto il Milan di Farina sr., diede dopo sette minuti di gioco al presidente e ai tifosi dei rossoneri un altro – ancorché decisamente meno intenso – dispiacere, «aggredendo la profondità» sulla sinistra nelle troppo larghe «maglie» (in quell’occasione, e non solo, durante la partita) della difesa «a zona» predisposta dallo svedese Niels «il Barone» Liedholm (in cui sull’altra fascia agiva il promettentissimo diciottenne Paolo Cesare «Cuore di Drago» Maldini jr., che aveva giocato fino ad allora solamente il secondo tempo dell’incontro di Campionato pareggiato 1-1 ad Udine domenica 20 gennaio 1985), su un lancio in profondità di Giuseppe Maria Butti, che si era impadronito di un pallone mal controllato da Rossi, e «fulminando» di sinistro da posizione defilata a sette metri dalla linea di fondo Giuliano «il Poeta» Terraneo, fattoglisi incontro in uscita bassa, sul «primo palo». Gli ospiti cercarono di reagire al 17’ con una conclusione dell’inglese Ray «Razor» Wilkins, che passò non lontana dalla porta difesa da Giovanni «Manone» Cervone, il quale cinque minuti dopo non riuscì a trattenere su un «bolide» su calcio di punizione di Agostino «Diba» Di Bartolomei il pallone, su cui si avventò con il suo «proverbiale» opportunismo Rossi, la cui conclusione venne deviata sul fondo dall’estremo difensore dei padroni di casa, l’intervento del quale sfuggì al signor Pierluigi Pairetto sr. di Torino, che non concesse al Milan il calcio d’angolo. Due tentativi dei rossoblù, ad opera di Francesco Mileti, al 29’, e di Butti, al 38’, rispettivamente bloccato e parato «in due tempi» da Terraneo, furono inframmezzati, al 34’, dal grave incidente a Rossi (costretto ad uscire in barella dal campo, rilevato dal ventenne Mario «Marietto» Bortolazzi, appena acquistato dalla Fiorentina), su cui franò, dopo averlo regolarmente sovrastato nello stacco aereo in area di rigore, il suo marcatore Claudio «Ruspa» Testoni, che gli provocò una distorsione della caviglia sinistra con stiramento dei legamenti, che lo avrebbe costretto a portare il gesso per tre settimane e tenuto lontano dai campi di gioco per due mesi e mezzo.

L’inizio della ripresa vide ancora intraprendenti i padroni di casa, che attaccavano verso la porta sottostante la Gradinata Nord ed andarono vicini al raddoppio con due calci di punizione battuti di destro, all’8’, da Oscar Ettore «la volpe dell’area di rigore» Tacchi II jr. da trenta metri, la cui traiettoria verso l’angolo sinistro alto venne modificata sopra la traversa dal tocco con la mano sinistra di Terraneo, e di sinistro, al 15’, da Roberto «Rambo» Policano ancora da più lontano, che era destinato all’angolino sinistro basso e fu respinto in tuffo dal portiere milanista e poi spedito di destro sopra la traversa da Butti. Nell’ultimo quarto di gioco la partita ebbe la più alta densità emotiva: nel giro di sei minuti, tra il 23’ e il 29’ gli ospiti ne ribaltarono le sorti con una conclusione dalla sinistra nei pressi del limite dell’area di rigore, dopo un corto rinvio di Testoni, di Di Bartolomei che si infilò nell’angolino basso destro senza che Cervone, spiazzato da una fortuita deviazione di Mileti, potesse intervenire, e con un tiro di destro da sei metri di Pietro Paolo «Massinissa» Virdis di destro, che aveva approfittato di un’errata uscita alta di Cervone, il quale, sul traversone proveniente dalla sinistra di Alberigo «Chicco» Evani, aveva perso il pallone, regolarmente contesogli con la testa in elevazione dall’attaccante sardo; allo scadere, però, con un imperioso colpo di testa da undici metri – da posizione defilata –, su calcio d’angolo battuto dalla destra da Mileti, Marulla mandò il pallone nella porta milanista vicino al palo sinistro e in visibilio i tifosi della Gradinata Nord, sulla grata metallica della quale si arrampicò per gridare la sua incontenibile gioia ai sostenitori genoani quella sera presenti allo stadio.

TABELLINO

Genova, mercoledì 21 agosto 1985, Stadio “Luigi Ferraris”, ore 20,45

Genoa-Milan 2-2 [I giornata del VI Girone Eliminatorio della Coppa Italia 1985/1986]

Arbitro: Pairetto sr. [Torino]

Spettatori: trentacinquemila circa

Marcatori: nel 1° tempo al 7’ Faccenda (G); nel 2° tempo al 23’ autorete di Mileti (pro M), al 29’ Virdis (M), al 45’ Marulla (G)

Genoa: 1 Cervone, 2 Testoni, 3 Policano (dal 26’ del 2° T.: 15 Eranio), 4 Bini, 5 A. Trevisan sr., 6 Faccenda, 7 I. Guerra, 8 Mileti, 9 Marulla, 10 G. M. Butti (dal 40’ del 2° T.: 14 Gia. Marini), 11 Tacchi II jr.. Allenatore: Burgnich.

Milan: 1 Terraneo, 2 Tassotti, 3 Maldini jr., 4 A. Icardi, 5 Di Bartolomei, 6 Mancuso (dal 21’ del 2° T.: 13 L. Russo), 7 Evani, 8 Wilkins, 9 Hateley, 10 P. Rossi (dal 34’ del 1° T.: 16 Bortolazzi), 11 Virdis. Allenatore: Liedholm.

Note: La Gradinata Nord, in occasione della prima partita ufficiale con il nuovo presidente del Genoa Spinelli sr., dopo undici stagioni agonistiche in cui il sodalizio rossoblù aveva avuto come massimo dirigente Fossati, attacca alla grata metallica le lettere che compongono la scritta LA LEGGENDA CONTINUA, espone lo striscione GRIFONE; APRI LE ALI: È GIUNTO IL MOMENTO DI VOLARE! ed organizza prima dell’inizio dell’incontro uno spettacolo pirotecnico.

Stefano Massa

(membro del Comitato Storico Scientifico del Museo della Storia del Genoa)

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