Correva l’anno 1981: Gigi Simoni riporta il Genoa in serie A

Marco Ferrera di Liguriasport.com racconta quella splendida cavalcata nel campionato di serie B conclusasi con la promozione

Simoni
Gigi Simoni (da @aic)

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Era il 21 Giugno di trentanove anni fa e la vittoria sul Rimini per 2-0 in un “Ferraris” tutto esaurito, con 55000 cuori rossoblù sugli spalti, significò ritorno in serie A al termine di una stagione esaltante, con Milan e Cesena promossi insieme ai liguri e Lazio e Sampdoria battute sul filo di lana. Era tornato Gigi Simoni sulla panchina genoana dopo la retrocessione del 1978, reduce dalla promozione a Brescia, quell’anno ritornò in porta Silvano Martina ed arrivarono Corti, Caneo, Todesco e Claudio Testoni nel mercato di novembre dalla Reggiana. Ma la ciliegina sulla torta fu l’acquisto dal Torino del trentatreenne Claudio Sala, “il poeta del gol”, una lunga e brillante carriera con la maglia dei granata e della Nazionale, dove era chiuso da Franco Causio. Il girone d’andata non fu dei più brillanti, arrivarono 5 sconfitte in 19 partite, Claudio Onofri fu decisivo nelle vittorie casalinghe contro Pescara e Varese , quando un’incornata del capitano al novantesimo decise il match contro i lombardi nel novembre 1980, in difesa si affacciava prepotentemente un giovane Sebino Nela, a centrocampo giostrava il “principe” Manfrin e l’attacco era affidato a Russo e Boito.

Un passaggio fondamentale di quel campionato fu il 15/3/1981,  quando il Genoa vinse per 2-0 a Monza, una partita ostica e bloccata che venne decisa da una rete di Roberto Russo, che approfittò di un fischio partito dagli spalti, si fermarono tutti convinti di una decisione arbitrale ed il biondo centravanti infilò, con il successivo raddoppio di Caneo.

La squadra di Simoni prese consapevolezza e coscienza della propria forza , il 18 Aprile era il sabato prima di Pasqua, allo stadio il pre-partita contro la temibile Spal venne allietato dai concerti di Marcella Bella e dei Cugini di Campagna ed in campo arrivò una vittoria sul filo di lana: la rete di Bergossi gelò tutti, ma nella ripresa prima Nela e poi Boito, lanciato da Onofri, fecero esplodere al novantesimo la Nord per una vittoria di fondamentale importanza ed il pari per 2-2 di sette giorni dopo a Roma contro la Lazio , con i gol di Corti e Russo e doppietta biancazzurra di Greco, mantennero il Grifo ad un solo punto dai capitolini, con la Samp a 36 punti un gradino sotto in quinta posizione.

Il turno successivo (era il 10 Maggio) si giocò sotto la pioggia incessante il derby, alla rete di Todesco rispose Roselli davanti a 57986 paganti e quel pari allontanò ancora la Lazio, che vincendo in casa si riportò due punti avanti ma dopo un pari senza reti a Verona il 24/5/1981 arrivò la svolta: una rete di Boito nel finale contro il Cesena e la contemporanea sconfitta casalinga della Lazio punita contro la Sampdoria dalla rete di Roselli significò l’aggancio al terzo posto, con il famoso striscione “Grazie rumente” apposto dai tifosi rossoblù in via Venti al numero 33, dove c’era la sede del club blucerchiato, quando lo “sfotto’” dei tifosi era ancora sano e genuino .

Il testa a testa proseguì fino al termine della stagione, il 14 Giugno si giocava la penultima giornata, con una classifica che vedeva ormai il Milan irraggiungibile a quota 48 e Cesena, Genoa e Lazio appaiate a 44: l’undici di Simoni è atteso dall’Atalanta che deve salvarsi dalla retrocessione, Bergamo è invasa dai tifosi rossoblù e la partita è vietata ai deboli di cuore. Segna in avvio Lorini, poi Scala su rigore pareggia per gli orobici, Martina è decisivo in un paio di occasioni e nella ripresa un’autorete di Filisetti regala i due punti ad Onofri e compagni, con tutti attaccati alle radioline per seguire Lazio e Vicenza, che all’Olimpico stanno pareggiando per 1-1: quando Stefano Chiodi, centravanti biancazzurro, fallisce il rigore che avrebbe significato l’aggancio in classifica esplode la gioia dei calciatori e della Nord trasferitasi in Lombardia ed il successo per 2-0 contro il Rimini guidato dall’ex calciatore e tecnico genoano Maurizio Bruno e con in campo tra gli altri Nello Saltutti e Luciano Chiarugi, siglato da una rete per tempo di Odorizzi e Boito, significò trionfo per quel gruppo che ancora oggi, a distanza di quasi quattro decenni, tanti tifosi ricordano come una delle più belle e sofferte promozioni nella storia del club più antico d’Italia, tanto più perché conquistata a spese di avversarie maggiormente accreditate alla vigilia come Lazio e Sampdoria.

Marco Ferrera

Tratto da Liguriasport.com

Genoa Rimini 2-0 Gigi Simoni festeggiato (Foto Genoa cfc)
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