Correva l’anno 1978: il Genoa colse l’unico successo del girone di ritorno contro la Roma

Il Grifone vinse 1-0: Arcoleo di testa infilò Paolo Conti


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Dopo l’inizio davvero brillante con le prime quattro giornate in perfetta media inglese (successi casalinghi per 2-1 sulla Lazio e per 2-0 sul Perugia e pareggi esterni per 2-2 contro il Milan e per 0-0 contro il Napoli), il Genoa era scivolato, dopo due sconfitte a Torino (1-3 contro i granata e 0-4 contro i bianconeri) e quattro sconfitte consecutive (0-1 nella Capitale contro i giallorossi, 1-2 in casa contro il Vicenza, 1-2 a Bologna e 0-2 a Milano contro i neroazzurri), al «giro di boa» da capolista solitaria a squadra impegnata nella lotta per la salvezza (grazie al successo casalingo per 2-1 a spese dei viola nell’ultima giornata del girone d’andata i rossoblù avevano tre punti di vantaggio sui terzultimi Fiorentina e Bologna, a quel punto virtualmente in Serie B, ma poi capaci di annullare il «gap» nel girone di ritorno rispettivamente con un goal in più nella differenza reti  e un punto in più in classifica, spedendovi il Vecchio Grifone, in compagnia di Foggia e Pescara). Dopo la vittoria contro la formazione del capoluogo della Toscana, il Genoa ne avrebbe ottenuta soltanto una nel girone di ritorno, quella di domenica 9 aprile 1978 contro la Roma (appaiata con 13 punti agli uomini di Luigi «Gigi» Simoni al termine del girone d’andata, ma capace di raccogliere nelle prime dieci giornate di quello di ritorno altrettanti punti), vinta al “Luigi Ferraris” per 1-0, che interruppe una «striscia negativa» di tre sconfitte e sette pareggi.

La partita fu impostata in maniera inizialmente aggressiva dal Genoa, che dopo aver sfiorato più volte (la più clamorosa fu il colpo di testa di poco fuori di Fabrizio Berni sr. su calcio d’angolo battuto da Gregorio «la iena di Cogliate» Basilico al quarto d’ora) il vantaggio, lo raggiunse al 24’ con un colpo di testa – che mandò il pallone ad accarezzare la faccia interna della traversa a un metro dal palo destro – da sette metri del liberissimo Ignazio Arcoleo, su «torre» di Roberto «o’Rei di Crocefieschi» Pruzzo, che aveva avuto la meglio su Leonardo Menichini («franato» al suolo ad accentuare il contatto avuto con il centravanti rossoblù) su punizione battuta poco fuori dall’area di rigore da Giuseppe «Oscar» Damiani sr.. Dopo essere passato in vantaggio, il Genoa assunse un atteggiamento più attendista, rischiando di subire il pareggio degli ospiti dopo pochi minuti su due azioni delle ali «a piedi invertiti»: al 35’ e al 37’ Bruno «il folletto di Nettuno» fece spiovere con il suo «educatissimo» sinistro due traversoni dalla destra, il primo dalla «tre quarti» e il secondo da sedici metri dalla linea di fondo, per Valter Casaroli, il quale, nella prima occasione stoppò elegantemente il pallone di petto e, dopo aver agevolmente dribblato Fausto Silipo, lo scaricò con un tiro in diagonale di piatto destro da una decina di metri contro la traversa a pochi centimetri dall’incrocio dei pali sinistro e nella seconda costrinse con un colpo di testa da cinque metri il portiere Claudio Tarocco, giunto all’ultima partita interna e penultima in assoluto del suo non esaltante biennio tra le fila genoane, a una deviazione in tuffo con la mano sinistra, perfezionata da un rinvio di Fabrizio Berni sr., che non ebbe difficoltà a precedere il poco opportunista centravanti ospite Giuliano Musiello II (il quale, durante l’estate sarebbe passato al Genoa in parziale contropartita dell’arrivo nella Capitale di Pruzzo).

Nella ripresa il Genoa lamentò al 10’ la mancata concessione di un evidente calcio di rigore (atterramento di Damiani sr. da parte di Domenico «Mimmo» Maggiora) da parte del signor Maurizio Mattei di Macerata, rischiò di subire il pareggio al 20’ per una giravolta di destro di Casaroli che «scheggiò» il palo sinistro della porta difesa da Tarocco, che nell’occasione aveva malamente deviato con la mano destra il pallone in uscita alta e al 43’ sfiorò il raddoppio con il pallone indirizzato da un tiro di sinistro di Claudio Onofri dal limite dell’area di rigore che si stampò sul palo sinistro e dopo aver attraversato tutto lo «specchio» della porta venne ripreso da Pietro «Pierino» Ghetti, la cui conclusione di sinistro da distanza ravvicinatissima venne respinta sul fondo dal portiere degli ospiti Paolo «Baffo» Conti.

TABELLINO

Genova, domenica 9 aprile 1978, Stadio “Luigi Ferraris”, ore 15:30

Genoa-Roma 1-0 [XXVI giornata del Campionato di Serie A 1977/1978]

Spettatori: trentatremila circa

Arbitro: Mattei [Macerata]

Marcatore: nel 1° tempo al 24’ Arcoleo (G)

Genoa: 1 Tarocco, 2 Ogliari, 3 Silipo (dal 6’ del 2° T.: 13 A. Ferrari), 4 Onofri, 5 Berni sr., 6 Castronaro, 7 Damiani sr., 8 Arcoleo, 9 Pruzzo, 10 Ghetti, 11 Basilico. All.: Simoni

Roma: 1 P. Conti, 2 Peccenini I, 3 Menichini, 4 Bacci, 5 Santarini, 6 Maggiora, 7 B. Conti sr., 8 Di Bartolomei, 9 Musiello II (dal 17’ del 2° T.: 14 Sperotto), 10 De Sisti, 11 Casaroli. All.: Giagnoni

 Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.