Correva l’anno 1965: un pessimo arbitraggio di Campanati e una prodezza di Pascutti condannarono il Genoa alla sconfitta a Bologna

Il fischietto di Milano negò due rigori a Zigoni e una rete valida al 36' della ripresa

Gianfranco Zigoni

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

A poco più di due anni di distanza dal discusso arbitraggio di lunedì 14 gennaio 1963 (recupero della partita rinviata per neve il giorno prima e terminata 1-1) che lo aveva portato a ricevere addosso una palla di neve lanciata da un tifoso felsineo, il signor Giulio Campanati di Milano tornò a dirigere un Bologna-Genoa, ma in quell’occasione (domenica 7 febbraio 1965) non scontentò entrambe le squadre, ma solo quella ospite, penalizzando, in particolare, il suo ventenne attaccante Gianfranco Zigoni sr., a cui negò due evidenti calci di rigore (per atterramenti da parte di capitan Mirko Pavinato al 43’ del 1° tempo e di Francesco «Franco» Janich al 18’ della ripresa) e probabilmente una rete valida (al 36’ del 2° tempo per respinta del pallone calciato dalla bandierina da Mauro «Bicicletta» Bicicli III su un suo colpo di testa effettuata, dopo che aveva colpito la faccia interna di uno dei due pali, dal portiere dei campioni d’Italia in carica, Rino Rado, quasi sicuramente oltre la linea di porta).

L’arbitro Giulio Campanati (Al centro foto, tratta dal sito Aia-Figc)

Dopo che al 1’ e al 22’ il portiere Mario Da Pozzo era riuscito a deviare due pericolose conclusioni del centravanti danese dei petroniani Harald «Dondolo» Nielsen, il risultato venne sbloccato dai padroni di casa al 30’ del 1° tempo con un tiro angolato ed imparabile, dopo una triangolazione sulla fascia sinistra con il tedesco occidentale Helmut «il Panzer» Haller, da Faustino Turra, che, dopo quella gioia avrebbe scoperto «l’altra faccia della medaglia» del suo ventiseiesimo compleanno, essendo stato costretto a lasciare in dieci (il calcio dell’epoca non contemplava le sostituzioni) la sua squadra per una distorsione al ginocchio destro (con strappo dei legamenti e frattura di un menisco) riportata senza aver subito un contrasto al 15’ della ripresa. Tre minuti dopo il primo vantaggio bolognese il Genoa pareggiò grazie a un lancio calibrato di Massimo Giacomini per Bicicli III, che batté con un colpo di testa in tuffo Rado. Dopo aver impegnato Da Pozzo con una punizione di Mario «il Gento di Lodi» Maraschi III al 34’, un gran tiro di Haller al 35’ e un colpo di testa di Nielsen al 40’, il Bologna passò nuovamente e definitivamente in vantaggio al 44’, quando, su traversone di Maraschi III, Ezio «il trombettiere» Pascutti realizzò una delle sue tipiche reti di testa in tuffo (il pallone venne spedito nell’angolino destro alto della porta difesa da Da Pozzo), la sua centesima in Serie A (a cui se ne dovevano aggiungere – come quelle nel massimo campionato sempre per il Bologna – una in Coppa dei Campioni, quattro in Mitropa Cup e sette in Coppa Italia oltre alle quattro segnate con la maglia della Nazionale Italiana).

Nell’ultima mezz’ora dell’incontro, avendo la superiorità numerica, il Genoa abbandonò l’atteggiamento difensivista fino ad allora assunto e sfiorò il pareggio con due conclusioni fuori del centravanti Renato Cappellini al 18’ (con il portiere Rado a terra, essendo intervenuto su una precedente conclusione di Zigoni sr.) e al 27’ ed una – la più pericolosa perché lambì il palo – di Bicicli III al 42’.

TABELLINO

Bologna, domenica 7 febbraio 1965, Stadio “Comunale”, ore 14,30

Bologna-Genoa 2-1 [XX giornata del Campionato Italiano di Serie A 1964/1965]

Spettatori: ventiduemila circa

Arbitro: Campanati [Milano]

Marcatori: nel 1° tempo al 30’ Turra (B), al 33’ Bicicli III (G), al 44’ Pascutti (B)

Bologna: 1 Rado, 2 Furlanis, 3 Pavinato, 4 Tumburus, 5 Janich, 6 Fogli sr., 7 Maraschi III, 8 Turra, 9 Nielsen, 10 Haller, 11 Pascutti. All.: F. Bernardini II

Genoa: 1 Da Pozzo, 2 M. Bruno, 3 Vanara, 4 A. Colombo, 5 F. Rivara, 6 Baveni, 7 Bicicli III, 8 Giacomini, 9 Cappellini, 10 Zigoni sr., 11 Gilardoni. All.: Lerici

Note: all’incontro assiste il C.T. della Nazionale Italiana E. Fabbri; il Bologna gioca dal 15’ del 2° T. in dieci per un infortunio a Turra

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.