Era il Genoa di György Sárosi, il Mister ungherese approdato in rossoblù dopo avere vinto uno Scudetto con la Juventus. Era un Genoa da “parte sinistra” della classifica: in quel periodo era nono da diverse giornate e scivolò in undicesima posizione alla fine del campionato. La perdita di slancio verso la fine della stagione può essere in parte spiegata con alcune dissidi tra dirigenza e allenatore che portarono ad un esonero anticipato di György Sárosi. Dissidi comunque che sarebbero stati messi alle spalle negli anni seguenti, tanto che il Mister ungherese tornò in seguito al Genoa per occuparsi del settore giovanile.
Comunque, alla seconda giornata di ritorno, giocata appunto il 13 febbraio del 1955, la Roma era terza e il Genoa nono. Fino a quel momento del campionato la squadra della Capitale era imbattuta in trasferta.
Passando al resoconto del match, va detto che i giallorossi furono svantaggiati da un infortunio a Ghiggia verificatosi nei primi dodici minuti di gioco. Il romanista, nel tentativo di anticipare un intervento acrobatico in rovesciata di Becattini, subì la frattura del setto nasale. A quei tempi non erano previste sostituzioni e i capitolini giocarono quasi l’intero incontro con un uomo in meno.
La Roma riuscì a difendere il pareggio per quasi tutta la partita ma, all’83’, Frizzi andò in gol con un forte tiro al quale Moro, portiere romanista, non riuscì ad opporsi. L’azione gol era iniziata con un tiro di Mike respinto da Eliani, sulla ribattuta era intervenuto Frizzi colpendo al volo e superando il numero giallorosso. Con quella vittoria il Genoa manteneva la nona posizione in classifica a pari merito con la squadra del Napoli.
Il Tabellino della partita
Genoa, 13 febbraio 1955, Stadio Luigi Ferraris, spettatori 35.000 circa.
Marcatori: Frizzi (G), all’83’.
Calci d’angolo: 5-5
Arbitro: Erminio Piemonte, di Monfalcone.
GENOA: Franzosi, Cardoni, Becattini, De Angelis, Carlini, Larsen, Frizzi, Pistrin, Mike, Dal Monte, Carapellese.
ROMA: Moro, Stucchi, Eliani, Bortoletto, Cardarelli, Giuliano, Ghiggia, Pandolfini, Galli, Venturi, Nyers.
La foto. Secondo la pubblicazione curata da Arcuri e Pesce, “Genoa and Genova. Una Squadra, una Città, Cento Anni Insieme”, l’immagine immortala il momento del gol di Dal Monte. Secondo altra fonte, però, la marcatura fu di Frizzi all’83’. Il portiere della Roma, non indicato nella didascalia, è Giuseppe Moro. È presumibile che quella nella foto della pubblicazione di Arcuri e Pesce non sia l’azione del gol e, in tutti i casi, il marcatore dovrebbe essere stato Frizzi e non Dal Monte.
Massimo Prati: classe 1963, genovese e Genoano, laureato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Genova, con il massimo dei voti. Specializzazione in Scienze dell’Informazione e della Comunicazione Sociale e Interculturale. Vive in Svizzera dal 2004, dove lavora come insegnante. Autore di un racconto, “Nella Tana del Nemico”, inserito nella raccolta dal titolo, “Sotto il Segno del Grifone”, pubblicata nel 2004 dalla casa editrice Fratelli Frilli; di un libro intitolato “I Racconti del Grifo. Quando parlare del Genoa è come parlare di Genova”, edito nel 2017 dalla Nuova Editrice Genovese; di un lavoro sulla storia del calcio intitolato “Gli Svizzeri Pionieri del Football Italiano”, Urbone Publishing, 2019; di una ricerca storica dal titolo “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità”, Mimesis Edizioni, 2020 , della seconda edizione de “I Racconti del Grifo. Quando parlare del Genoa è come parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2020; coautore del libro di didattica dell’italiano “Imbarco Immediato”, Fanalex Publishing, Ginevra 2021 e, infine, del romanzo “Dieci Racconti di una Lucertola del Porto di Genova”, Urbone Publishing, 2021.
È anche autore di numerosi articoli, di carattere sportivo, storico o culturale, pubblicati su differenti blog, siti, riviste e giornali. Collabora con “Pianetagenoa1893” e “GliEroidelCalcio”.
