Correva l’anno 1946: il Genoa, dopo la sconfitta nel derby, regalò ai tifosi la gioia della vittoria sulla Juventus

Il gol del successo fu ottenuto grazie a una «serpentina» di Verdeal tra tre juventini e a un suo traversone dalla destra, che diede il pallone a Dalla Torre che lo insaccò

10 novembre 1946: il genoano Dalla Torre brucia sullo scatto lo juventino Vidich prima di segnare (Foto da "Il Calcio Illustrato")

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Domenica 3 novembre 1946 si disputò, alla presenza in Tribuna d’Onore del Capo Provvisorio della (neonata) Repubblica Italiana, on. Enrico De Nicola, quel giorno in visita a Genova, il primo derby tra il Genoa e la Sampdoria, quel giorno società ospitante. Il sodalizio blucerchiato, fondato meno di tre mesi prima attraverso la fusione di Sampierdarenese e Andrea Doria, ebbe la soddisfazione di vedere la propria squadra imporsi nettamente per 3-0 (con reti nel primo tempo di Giuseppe «Pinella» Baldini al 26’ e di Fabio Frugali al 42’ e nella ripresa di Gustavo Fiorini al 3’) sulla più titolata squadra cittadina e italiana. Per i tifosi rossoblù, che mai avevano visto la propria squadra del cuore perdere con un simile divario una sfida contro le antecedenti della Sampdoria (negli anni Trenta e Quaranta c’era stato il Liguria, derivante dalla fusione di Sampierdarenese, Rivarolese e Corniglianese), fu un autentico choc. La domenica successiva il Genoa doveva ospitare la Juventus, che con 12 punti dopo sette partite era al secondo posto «in solitario», con una sola lunghezza di distacco dal capolista Bologna e sette di vantaggio sulla compagine che da cinque mesi era nuovamente guidata dall’inglese «Mister» William Thomas «Billy» Garbutt e che ovviamente non godeva dei favori del pronostico.
L’andamento della partita venne condizionato pesantemente dal vento di tramontana, che favorì chi attaccava verso la porta sottostante la Gradinata Sud: il Genoa (dominante con il suo «quadrilatero» di centrocampo, costituito da Amedeo «il maestro della rovesciata» Cattani e Vittorio Bergamo in posizione arretrata e Guglielmo «Memo» Trevisan I e l’«argentino» Juan Carlos «Verde» Verdeal in posizione avanzata) nel primo tempo e la Juventus (la quale, però, non andò mai oltre una sterile «supremazia territoriale», che non lascio tracce significative in termini di occasioni da rete) nella ripresa e dal terreno scivoloso.
La prima grande occasione da rete per i padroni di casa si ebbe dopo diciotto minuti di gioco, quando, su un gran tiro di Verdeal dal limite dell’area di rigore, il pallone venne respinto all’interno di essa dalla mano, staccata dal corpo, dal fiumano Oscarre «Oscar» Vicich (irregolarità sfuggita all’arbitro Luigi Gemini di Roma) e ripreso da Riccardo Dalla Torre, la cui conclusione venne «sporcata» dall’intervento in «uscita bassa» del portiere dei bianconeri Lucidio «Cochi» Sentimenti IV, il quale fu poi «miracoloso» (al punto di ricevere l’applauso della tifoseria rossoblù) nel deviare, grazie a un balzo all’indietro, sopra la traversa il susseguente colpo di testa del «fantasista» sudamericano. Al 27’ i padroni di casa sfiorarono nuovamente il vantaggio, negato loro da un colpo di testa di Carlo «Carletto» Parola su un tiro «a botta sicura» di Gian Carlo Vitali, cinque minuti dopo se lo videro giustamente annullare per un tocco «galeotto» di mano di Trevisan I in un’azione prodotta dalla battuta di un calcio d’angolo e subito dopo non lo colsero per un salvataggio sulla linea di porta del fiumano Giovanni «Ninì» Varglien II, finché finalmente lo ottennero al 35’, grazie a una «serpentina» di Verdeal tra Teobaldo «Baldo» Depetrini, Silvio Gioacchino Italo Piola ed Enrico Aldo Candiani e a un suo «morbido» traversone dalla destra, che diede modo a Dalla Torre, che aveva ben «addomesticato» il pallone, nonostante il «disturbo» di Vidich, con uno stop in corsa, di indirizzarlo in maniera imparabile con una forte conclusione di sinistro alla destra dell’estremo difensore degli ospiti e della Nazionale Italiana, mettendo a segno l’unica rete dell’incontro.

TABELLINO
Genova, domenica 10 novembre 1946, Stadio “Luigi Ferraris”, ore 14,30
Genoa-Juventus 1-0 [VIII giornata del Campionato Italiano di Serie A 1946/1947]
Arbitro: Gemini [Roma]
Spettatori: ?
Marcatore: nel 1° tempo al 35’ Dalla Torre (G)
Genoa: 1 Cardani, 2 B. Cappellini II, 3 Becattini II sr., 4 Cattani, 5 Sardelli, 6 Bergamo, 7 G. C. Vitali, 8 Trevisani I, 9 Aebi jr., 10 Verdeal, 11 Dalla Torre. Allenatore: Garbutt.
Juventus: 1 Sentimenti IV, 2 Vicich, 3 Varglien II, 4 T. Depetrini, 5 Parola, 6 U. Locatelli, 7 Sentimenti III, 8 Piola, 9 Astorri, 10 Candiani, 11 Korostelev. Allenatore: Cesarini.
Note: il pubblico del Genoa al 18’ del 1° T. applaude sportivamente uno splendido intervento del portiere Sentimenti IV (J)

Stefano Massa
(membro del Comitato Storico Scientifico del Museo della Storia del Genoa)

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