Correva l'anno 1898: il Genoa vince il primo campionato

Il Genoa gioca la finale del primo campionato di calcio italiano e alla fine dei 90’ regolamentari è ancora sull’1-1. La partita è tiratissima e i giocatori delle due squadre non mollano di un millimetro. Sono giovani di famiglie benestanti, che conoscono alla perfezione la buona educazione e l’etichetta, ma in campo non fanno complimenti. […]


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Il Genoa gioca la finale del primo campionato di calcio italiano e alla fine dei 90’ regolamentari è ancora sull’1-1. La partita è tiratissima e i giocatori delle due squadre non mollano di un millimetro. Sono giovani di famiglie benestanti, che conoscono alla perfezione la buona educazione e l’etichetta, ma in campo non fanno complimenti. Lo sport ha le sue regole, e chi scende in campo lo fa per vincere.

Si lotta su ogni pallone con proverbiale lealtà ma anche con grande accanimento. Fare gol, lo si capisce subito, non è cosa semplice, non solo per lo spirito che anima i giocatori delle squadre, ma anche per le difficoltà imposte dalla regola del fuori gioco. Un attaccante che si trovi oltre la propria metà campo, infatti, per essere in posizione regolare deve avere almeno tre giocatori avversari tra se stesso e la linea di porta avversaria. Le squadre avanzano così per linee orizzontali con una manovra molto elaborata, e basta un niente per finire in fuori gioco! Solo chi possiede un buon dribbling ha qualche possibilità in più, perché saltando l’avversario può andare in verticale senza correre pericoli. Dopo una breve sosta l’arbitro fa riprendere le ostilità, dando inizio ai tempi supplementari. La stanchezza incomincia a farsi sentire, specialmente nel Genoa che sta giocando in dieci per un infortunio capitato a un suo giocatore a seguito di una caduta. Ma i ragazzi di Spensley, in casacca bianca, sono magnifici, e ribattono colpo su colpo, fino a quando riescono ad andare sorprendentemente in gol con Leaver. Poi difendono il vantaggio fino alla fine e si aggiudicano così il primo torneo di football organizzato dalla Federazione Calcio Italiana, appena costituita e presieduta dal conte d’Ovidio. I “pionieri” rossoblù hanno compiuto un’impresa memorabile. Sono andati a Torino ad affrontare tre squadre torinesi nel loro covo e le hanno sbaragliate! Il Genoa dimostra fin dal primo campionato quale sia lo spirito che lo anima. E’ uno spirito indomito, sempre pronto a dare sportivamente battaglia.

Cuore e grinta al servizio della tecnica: con queste stigmate il Genoa inizia il suo cammino agli albori del calcio e così si manterrà sempre attraverso i decenni. Cambierà il mondo ma non cambierà il Genoa. E non cambieranno i suoi valori, custoditi da una tifoseria che per passione e tenacia non ha eguali al mondo. Secondo Il Secolo XIX la partita è durata 20’ in più, notizia riportata anche dall’autorevole giornalista Leone Boccali su “Il calcio e il ciclismo illustrato”, perché dopo i tempi supplementari le squadre erano ancora sul pareggio e sono stati giocati altri due tempi di 10’ ciascuno.

Difficile conoscere le cose con esattezza. Il calcio dei Pionieri non era molto seguito dalla stampa e per svariati anni ci si trova di fronte a dati imprecisi, contrastanti, o addirittura mancanti.

Resta comunque la sostanza di una vittoria fuori discussione che permetterà al Genoa di aggiudicarsi un primo prestigioso trofeo: il Challeng Cup donata dal Duca degli Abruzzi. Concluse le ostilità tutto finisce in gloria, con banchetto e brindisi tra vincitori e vinti, nello spirito antico dei “pionieri”. La maglia del Genoa è una casacca bianca, che diventa subito mitica è la prima maglia campione d’Italia! Una maglia speciale anche per il valore stilistico, confezionata a mano da una pregiata ditta artigianale del centro cittadino in via Roma. E’ in tessuto finissimo, di una eleganza esclusiva degna delle camicie di Finollo. Il Genoa, che acquisirà col tempo un animo popolare, nasce aristocratico. E’ di sangue blu, e lo si intuisce anche da questi particolari. Il rosso della passione lo metterà poi l’anima popolare. La giornata più lunga del calcio italiano, iniziata al mattino con le sfide tra Genoa-Ginnastica Torino e Internazionale Torino-Football Club Torinese si è conclusa.

I giocatori forse non lo sanno, ma hanno appena scritto una pagina di storia.

Torino, 8 maggio 1898

Formazione del Genoa: Baird, De Galleani, Spensley, Ghiglione, Pasteur I, Ghigliotti, Lever, Bocciardo, Dapples, Bertollo, Le Pelley

Reti: per il Genoa Spensley (?) nel 1° t. e Leaver nel 1° t.s.

Arbitro: Jourdan

Franco Venturelli

Tratto da “Genoa, una leggenda in 110 partite, storie di Genoa e di Genoani” – Nuova Editrice Genovese

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