Classifica Genoa dopo la 33ª giornata: quattro punti in meno rispetto alla scorsa stagione

La scorsa stagione il Grifone si presentava 15esimo in classifica con 34 punti e una differenza reti migliore con 35 gol fatti e 52 subiti

Nicola Pinamonti Genoa
Le indicazioni di mister Nicola (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Alla luce di quanto visto finora, dopo sette giornate dalla ripresa della Serie A e con sole cinque giornate prima della fine dei giochi, si può affermare con una certa sicurezza che si sta assistendo ad un campionato quasi del tutto diverso da quello pre-lockdown. Non concentriamoci solo sul fatto che adesso si gioca ogni tre giorni, ma anche sul rendimento delle squadre. Le uniche due compagini che sembrano non aver patito i lunghi mesi di stop sembrano solo la Juventus, che continua con la sua solita tabella di marcia e l’Atalanta della conoscenza genoana Gasperini: una macchina da gol praticamente inarrestabile vicinissima a quota 100 centri stagionali e in piena zona Champions. Nel rovescio della medaglia vediamo invece la Lazio, prima fra tutte a pagare a caro prezzo il fermo, e il Genoa. I biancocelesti sono passati da diretta antagonista dei bianconeri e possibile candidata allo scudetto a squadra incapace di vincere finita al quarto posto in classifica (sotto Inter e Atalanta). Il Genoa ha perso tutta la fiducia che aveva, con grandissima fatica, ottenuto con gli ultimi risultati di febbraio e marzo. Nelle gare disputate in quel periodo, i rossoblù guidati da Davide Nicola avevano collezionato prestazioni importanti, conquistando i tre punti con Mila, Bologna e Cagliari e resistito alle bordate degli orobici portando a casa un punto dal Gewiss Stadium dopo un bellissimo 2-2.
Il Grifone che vediamo adesso è spaventato, quart’ultimo ad una sola lunghezza dalla zona rossa e capace di fare cinque soli punti in sette giornate, giocando contro squadre di gran lunga alla sua portata come Brescia, Udinese (finite entrambe 2-2), Parma e Torino.

Se mettiamo a confronto l’attuale stagione con quella dello scorso anno, nella quale il Grifone ha ottenuto la salvezza soltanto all’ultima giornata neppure grazie allo 0-0 maturato al Franchi contro la Fiorentina, ma grazie alle ottime parate che faceva Handanovic a San Siro in contemporanea contro l’Empoli del successivo allenatore rossoblù Andreazzoli, il Genoa odierno si presenta alla 34ª giornata con 4 punti in meno e due posizioni più sotto. L’anno scorso i rossoblù avevano ancora subito una sconfitta con il Torino, ma al Ferraris, anche se quella volta finì “solo” 0-1 per i granata grazie ad un gol di Ansaldi al ’58 ed era reduce da una brutta flessione venuta subito dopo il successo per 2-1 contro la Lazio che ha portato il Grifone a collezionare 6 punti in 7 partite. Ad oggi la formazione genoana conta 7 vittorie, 9 pareggi e 17 sconfitte, mentre nella precedente annoverava 8 successi, 10 pareggi e 15 sconfitte. L’attacco è poco più prolifico, con 40 gol segnati contro i 35 della scorsa stagione. Peggiorata è invece la difesa, con 63 reti incassate contro 52.

Al Genoa di Nicola non sorride neppure il calendario. Se l’anno scorso i rossoblù, dopo avere perso con l’Atalanta, avevano come sfide alla propria portata quelle con Spal, Cagliari e Fiorentina terminate tutte con un pareggio e accompagnate anche dall’importantissimo punto conquistato tra le mura domestiche contro la Roma, adesso la formazione di Nicola è attesa dallo scontro diretto con il Lecce alla prossima giornata, con la Sampdoria nel derby e dalle complesse gare con Inter, Sassuolo e Verona: sperando che le ultime due non abbiamo da chiedere più nulla alla classifica.. Come la scorsa stagione tutti i tifosi genoani guardavano con un occhio l’andamento del Vecchio Balordo e con l’altro quello dell’Empoli, quest’anno essi fanno attenzione al percorso dei ragazzi dell’ex rossoblù Liverani. I pugliesi hanno dalla loro un cammino più semplice, che, dopo alla gara del Ferraris, li vede scontrarsi con Brescia, Bologna, Udinese e Parma: sulla carta, quattro squadre che hanno ormai quasi concluso il campionato (manca soltanto la conferma matematica per la retrocessione del Brescia). Una condizione che rende chiaramente quanto sia critica la situazione per capitan Criscito e compagni, chiamati a gran voce da tutti i cuori genoani a lottare fino all’ultimo sforzo per conquistare l’ennesima sofferta salvezza degli ultimi anni.

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