Clamoroso al Coni, il Collegio di Garanzia boccia parzialmente l’indice di liquidità

Criterio non più retroattivo: esultano le leghe (e la Lazio di Lotito)

Coni

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La Serie A, e di conseguenza ogni altra lega nazionale, ha motivo per sorridere. In tarda serata è arrivata la decisione del Collegio di Garanzia del Coni che cassa, seppur parzialmente, l’indice di liquidità – la norma in questione fotografa la situazione contabile dei club società al 31 marzo – come criterio retroattivo per l’ammissione ai campionati 2022-2023. Una scelta che scuote il mondo del calcio, la Figc e l’intero sistema dei controlli.

Come riporta repubblica.it, il dispositivo del Collegio del Coni contiene una frase sibillina che sembra persino mettere in discussione i controlli trimestrali predisponendoli, invece, solo a bilanci chiusi: “annullare i provvedimenti impugnati nella parte in cui si prevede che la verifica del possesso del requisito dell’indice di liquidità sia fissata in un termine antecedente alla chiusura dell’esercizio in corso”. Considerato che i bilanci di giugno vengono depositati in autunno ciò equivarrebbe a non garantire la regolarità delle società iscritte ai campionati: va ricordato che il termine per presentare la domanda d’iscrizione è il 22 giugno. Al momento esluta la Lazio di Claudio Lotito che evita la ricapitalizzazione pari a 2 milioni e 50 mila euro, denaro mancante per rientrare nei parametri.

La prossima mossa della Figc, prima di una revisione della disciplina, sarà il ricorso al Tar.

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