Chievo improcedibile, Serie A per ora salva: la Procura medita la contromossa

Al momento i clivensi hanno sventato la retrocessione. Cesena punito con 15 punti di penalità che non sconterà poiché il club è fallito

Chievo Verona

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Il Chievo Verona salva la Serie A per un vizio procedurale. Come spiega il comunicato Figc il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Roberto Proietti, ha dichiarato improcedibile il deferimento nei confronti della Società AC Chievo Verona Srl e, per l’effetto, restituisce gli atti alla Procura Federale. La motivazione è ai confini del surreale giuridico: secondo i giudici di primo grado Luca Campedelli, all’epoca dei fatti Presidente del Consiglio di Amministrazione clivense, doveva essere ascoltato dagli inquirenti prima del processo, quando ne ha fatto richiesta. Ma mai fu convocato in Procura. Un vizio procedurale che manda in fumo mesi di indagini e costringe gli inquirenti a ricominciare daccapo. Come spiega Gazzetta.it non tarderanno le reazioni furiose del Crotone che auspicava di prendere il posto del Chievo in A e ora presenterà appello da società controinteressata.

La Procura potrebbe presentare ricorso in appello ma potrebbe anche scegliere d’istruire nuovamente il procedimento, in cui dovrà ascoltare Campedelli ed emettere un nuovo deferimento, a patto però che rispetti il termine dei 90 giorni dal 25 giugno. In tal caso, però, con i campionati iniziati, seppure la Procura riuscisse a convincere i giudici della necessità di sanzionare il Chievo, sarà impossibile chiederne la retrocessione. E del resto la sanzione di 15 punti di penalizzazione al Cesena nella stagione 2018-19, che non sconterà la pena perché è fallito, parla chiaro.

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