Chiappino: «Soddisfatto dei ragazzi, andremo a Roma per sovvertire il pronostico»

Il tecnico della Primavera rossoblù: «Non faremo le vittime sacrificali, ma cercheremo di sovvertire il pronostico e cambiare l'andamento degli ultimi anni»

Chiappino Genoa
Mister Luca Chiappino (foto di Genoa CFC Tanopress)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Termina 1-1 la sfida di Primavera 1 al Begato 9 tra Genoa e Spal, con i rossoblù che rispondono alla rete nel primo tempo di Owolabi, con il nuovo arrivato Estrella che riporta tutto in parità subito dopo l’inizio della ripresa. Per parlare del match e della sfida di settimana prossima contro la Roma, i microfoni di Pianetagenoa1893.net hanno raggiunto il tecnico rossoblù Chiappino:

 

«Il risultato maturato oggi mi soddisfa molto. Siamo in ritardo di condizione, perchè abbiamo iniziato a fare attività il primo settembre e abbiamo solo 12-13 giorni di lavoro completo, perchè la prima settimana l’abbiamo passata a fare attenzione che i ragazzi non si facessero male. La Spal, invece, è una squadra che ha iniziato almeno venti giorni prima di noi e alla fine un po’ di fatica l’abbiamo avuta. Era importante iniziare e fare una discreta partita e così abbiamo fatto. Soprattutto volevamo non perdere e ci siamo riusciti».

 

Come consuetudine, si è presentato alla prima di campionato con la squadra per gran parte rivoluzionata rispetto all’anno scorso. Come valuta il potenziale dei suoi nuovi innesti? 

 

«Questa è una squadra che è cambiata parecchio rispetto all’anno scorso, perciò dobbiamo dare modo e tempo ai ragazzi nuovi di capire e di inserirsi all’interno di un gruppo. Questo fa parte del nostro lavoro. Ogni anno cambiano i giocatori e si rinizia da capo ogni anno. Oggi dispiace solo che non abbiamo potuto giocare ad armi pari come le altre squadre. Abbiamo iniziato tardi, ma non per colpa nostra, ma perchè dovevamo seguire un protocollo che non c’ha permesso di iniziare prima. Invece andremo ad incontrare delle squadre, come la Roma settimana prossima, che ha almeno 40 giorni di lavoro sulle gambe, mentre noi 10. Questo vuol dire non giocarsela ad armi pari e ci dispiace molto. Ma ripeto: il pareggio di oggi mi lascia soddisfatto».

 

Giustamente lei ha parlato della gara contro la Roma. Sfida resa ancora più difficile dal fatto che si disputerà allo stadio “Tre Fontane”: campo dove il Genoa ha sempre fatto fatica.

 

«Assolutamente. E’ un campo molto grande in erba naturale. Noi ci alleniamo sul sintetico dalle dimensioni ridotte rispetto a quelle del Tre Fontane. Sappiamo che troveremo vita dura, ma andremo a fare la nostra partita, cercando di limitare al massimo i nostri avversari e consapevoli di poter dire la nostra. Questo è il nostro obiettivo. Non faremo le vittime sacrificali, ma cercheremo di sovvertire il pronostico e cambiare l’andamento degli ultimi anni».

 

v

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.