Campionato 1914/1915, il settimo sigillo: tutti i regolamenti dell’epoca

Regolamento del Campionato Italiano 1914/1915 Tratto da Stadium, Periodico ufficiale per gli atti della Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane, Roma, Domenica 7 Febbraio 1915, Anno X – N. 6, pag. 3 Leggi del giuoco del Foot-Ball    1.– La partita deve essere giuocata da due squadre composte di undici giuocatori ciascuna.    Le dimensioni […]


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Regolamento del Campionato Italiano 1914/1915

Tratto da Stadium, Periodico ufficiale per gli atti della Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane,

Roma, Domenica 7 Febbraio 1915, Anno X – N. 6, pag. 3

Leggi del giuoco del Foot-Ball

   1.– La partita deve essere giuocata da due squadre composte di undici giuocatori ciascuna.

   Le dimensioni del campo di giuoco possono variare da una lunghezza massima di metri 120 ad una larghezza di metri 90 e da una larghezza massima di metri 90 a una larghezza minima di metri 45.

   Il campo di giuoco deve essere segnato in modo visibile da linee di confine. Quelle più corte sono chiamate linee della porta, quelle più lunghe linee laterali. Le linee laterali devono essere ad angolo retto con quelle della porta. Una bandiera con un’asta all’altezza minima di m. 1,50 sarà piazzata ad ognuno dei quattro angoli del campo. Una linea (mediana) sarà segnata alla metà del campo. Il centro del campo di giuoco sarà indicato da un segno visibile. Da questo sarà tracciato un circolo di 9 metri di raggio.

   Le porte sono costituite da due pali verticali, fissati sulla linea di porta, equidistanti dalle bandiere d’angolo, con lo spazio di m. 7,30 fra loro e uniti da una sbarra orizzontale di m. 2,45 da terra. I pali verticali e la sbarra orizzontale non devono superare lo spessore di cm. 12.

   Distanti m. 5,50 dai pali della porta sono tracciate due linee, ad angolo retto con le linee della porta e lunghe m. 5,50, unite tra loro da un’altra linea parallela a quella della porta. Lo spazio circoscritto da queste linee è detto area di porta.

   A m. 16,50 dai pali della porta sono tirate delle linee lunghe m. 16,50 e unite da una linea parallela a quelle della porta. Lo spazio ivi compreso si dice area di rigore. Un segno visibile è fatto a m. 11 dalla linea della porta e in corrispondenza al centro di questa. Da questo punto viene tirato il calcio di rigore.

   La circonferenza del pallone non può essere minore di cm. 70. La copertura deve essere di cuoio e nella sua confezione non deve essere usato materiale che possa essere pericoloso per i giuocatori.

   Nelle partite internazionali le dimensioni del campo di giuoco devono avere una lunghezza massima di m. 110, fino ad una lunghezza minima di m. 100, ed una larghezza massima di m. 70, fino ad una larghezza minima di m. 60. Il pallone all’inizio del giuoco deve avere un peso fra i 370 e i 425 grammi.  

   2. – La durata del giuoco è di 90 minuti, salvo che venga altrimenti deciso d’accordo fra le due squadre.                                                                             

   Il capitano della squadra favorita dalla sorte ha diritto di scelta fra il campo o il pallone per il calcio d’inizio.

   Il calcio d’inizio ha luogo dal centro del campo e vien dato in direzione della porta avversaria. I giuocatori della squadra opposta devono stare al di là del circolo di m. 9 di raggio, finché il pallone non sia stato giuocato. Tutti i giuocatori non possono passare la linea mediana in direzione della porta avversaria prima che il pallone sia stati giuocato.

   3 – Il campo si cambia alla metà della partita. L’intervallo di riposo tra una ripresa e l’altra non deve essere più di 5 minuti.

   Dopo un punto il calcio d’inizio spetta alla squadra alla quale è stato segnato. Dopo il cambio del campo il calcio d’inizio spetta alla squadra che non l’ha dato al principio della partita, sempre come previsto dalla regola 2.

   4. – Un punto è ritenuto valido, salvo le condizioni previste da altre regole, quando tutto il pallone è passato fra i pali verticali e sotto la sbarra trasversale, senza che vi sia stato gettato o portato con le mani.

   Se durante il giuoco la sbarra orizzontale, venisse per qualunque causa, a spostarsi, l’arbitro può concedere il punto, quando ritenga che il pallone sia passato regolarmente sotto la sbarra orizzontale, ove questa fosse stata al suo posto.

   Il pallone è sempre in giuoco quando rimbalza dai pali verticali e dalla sbarra orizzontale della porta e dalle aste delle bandiere d’angolo. Il pallone è pure sempre in giuoco quando urta l’arbitro o un guardalinee entro il campo.

   È fuori giuoco quando ha passato la linea della porta o laterali, sia per terra che in aria.

   5. – Quando il pallone è uscito dalle linee laterali, sarà rimesso in giuoco dalla squadra contraria a quella del giuocatore che l’ha toccato per ultimo. Il giuocatore che lancia il pallone deve stare sulla linea laterale, toccando con una parte qualsiasi di ambedue i piedi la linea tracciata sul terreno, con la faccia rivolta al campo di giuoco, lanciando con ambedue le mani e nella direzione che più gli aggrada. Il pallone sarà in giuoco appena lanciato. Non è valido il punto segnato direttamente con questo lancio. Lo stesso giuocatore non potrà toccare di nuovo il pallone prima che sia stato toccato da un altro.

da Stadium, Periodico ufficiale per gli atti della Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane,

Roma, Domenica 14 Febbraio 1915, Anno X – N. 7, pagg. 3, 4

Leggi del giuoco del Foot-Ball

(Continuazione; vedi numero precedente)

   6. – Quando un giuocatore porta il pallone e lo rimette in giuoco dalla linea laterale, il compagno che si trova fra lui e la linea della porta contraria, sarà fuori giuoco se, al momento in cui il pallone fu giuocato, non v’erano almeno tre avversari più vicini di lui alla linea della porta. In questo caso non può né toccare il pallone, né ostacolare il giuoco all’avversario, finché il pallone non sia stato nuovamente giuocato. Il giuocatore non è in fuori giuoco nei calci d’angolo e in quelli dalla porta, o quando il pallone è stato giuocato per ultimo da un avversario, o quando è dentro la sua metà di campo nel momento in cui il pallone viene giuocato.

   7. – Quando il pallone è uscito dalle linee della porta per colpa di un giocatore della squadra attaccante, sarà rimesso in giuoco da uno qualunque dei giocatori della squadra la cui linea venne oltrepassata, con un calcio dalla linea dell’area della porta, dalla parte più prossima al punto dal quale il pallone uscì dal campo.

   Quando però fu toccato per ultimo da un giuocatore della squadra assalita, allora il pallone sarà rimesso in giuoco da un giocatore della squadra attaccante, con un calcio tirato dall’angolo più prossimo al punto dal quale il pallone uscì, entro un metro dalla bandiera. In ambedue i casi [intendendo come primo quello del rinvio da fondo campo] l’avversario non può avvicinarsi più di m. 5,50 al pallone, finché questo non sia stato giuocato.

      8. – Il portiere entro la sua area di rigore può servirsi delle mani, ma non può portare il pallone. Il portiere non può essere caricato che quando tiene il pallone tra le mani, quando impedisce il giuoco dell’avversario o quando ha oltrepassato la propria area di rigore.

   Il portiere può essere cambiato durante il giuoco purché sia avvertito preventivamente l’arbitro.

   9. – Fare lo sgambetto, tirare calci o saltare contro l’avversario non è permesso.

   Un giuocatore (escluso il portiere entro l’area di rigore) non può toccare intenzionalmente il pallone con le mani sotto nessun pretesto o ragione.

   Un giuocatore non può trattenere o spingere l’avversario con le mani.

   Caricare è permesso, ma non in modo violento e pericoloso. Un giuocatore non può essere caricato intenzionalmente dal di dietro se non impedisce il giuoco dell’avversario.

   10. – Quando è stato concesso un calcio libero gli avversari del giuocatore che sta per tirarlo non possono avvicinarsi più di m. 9,15 dal pallone a meno che non si trovino nella linea della loro porta. Il pallone s’intende giuocato quando ha fatto un giro completo su se stesso o abbia percorso un tratto equivalente alla misura della sua circonferenza. Il giuocatore che tira il calcio libero non può nuovamente toccare il pallone prima che questo sia stato giuocato da un altro. Il calcio d’inizio (eccetto quando è preveduto dalla regola 2), il calcio d’angolo e il calcio dalla porta sono ritenuti calci liberi agli effetti di questa regola. 

   11. – Un punto è valido su calcio libero tirato direttamente in porta quando sia dato per infrazione alla regola 9 e non per altre cause.

   12. – Un giocatore non può portare chiodi che sporgano dalle sue scarpe, placche, sporgenze metalliche o guttaperca sulle scarpe o sui parastinchi. Sono permesse sotto la suola delle scarpe, fermi rotondi o in sbarre, purché non sporgano oltre un centimetro e siano fissati con chiodi al livello del cuoio. Le sbarre devono essere piatte, trasversali, di non meno di un centimetro di larghezza e devono attraversare tutta quanta la suola. I fermi rotondi non devono avere meno di un centimetro di diametro e non possono mai essere a cono o a punta. Qualunque giuocatore non sia in regola con queste disposizioni sarà escluso dal giuoco. L’arbitro, se necessario e se richiesto, deve visitare [cioè: visionare] le scarpe dei giuocatori prima dell’inizio del giuoco o nell’intervallo di riposo.

   13. – Sarà nominato un arbitro per dirigere la partita e decidere su tutte le controversie. La sua decisione sui casi di giuoco è inappellabile. Terrà un appunto del tempo e fungerà da cronometrista. Nel caso di giuoco scorretto da parte di qualcuno dei giuocatori, i colpevoli saranno prima redarguiti e poi, in caso di recidiva, mandati fuori del campo. Nel caso di giuoco violento i giuocatori possono essere esclusi senza bisogno di preavviso. L’arbitro ha il potere di mandare fuori dal campo i giuocatori scorretti e ne manderà il nome alla Federazione (l’infrazione persistente di qualunque regola può essere considerate giuoco scorretto). L’arbitro ha il potere di prolungare il giuoco per riparare al tempo perduto, di sospenderlo quando lo reputi opportuno e di terminarlo quando per ragioni di oscurità o di intromissione di spettatori o per qualunque altra causa ritenga che il giuoco non avrebbe più regolare svolgimento, ma, in tutti i casi in cui il giuoco fosse interrotto prima del tempo, deve farne rapporto alla Federazione [Italiana Giuoco del Calcio], la quale ha pieni poteri per giudicare in merito. L’arbitro ha il potere di accordare un calcio libero in casi di giuoco violento o pericoloso da parte di un giuocatore, ma non abbastanza tale da giustificarne l’esclusione. L’autorità dell’arbitro si estende anche alle infrazioni commesse durante la sospensione del giuoco quando il pallone è fuori giuoco.

da Stadium, Periodico ufficiale per gli atti della Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane,

Roma, Domenica 21 Febbraio 1915, Anno X – N. 8, pag. 3

Leggi del giuoco del Foot-Ball

(Continuazione [dei numeri precedenti] e fine)

   14. – Saranno nominati due guarda-linee, il cui dovere (soggetto alla decisione dell’arbitro) è di segnalare quando il pallone è fuori giuoco e quale squadra è in diritto di tirare il calcio d’angolo, il calcio dalla porta e di rimettere in giuoco il pallone dalla linea laterale, e di assistere l’arbitro durante la partita, curando che siano osservate le regole del giuoco. Nel caso di intromissione inopportuna o di condotta scorretta da parte di un guardalinee l’arbitro può mandarlo via e sostituirlo facendo rapporto sulle circostanze alla Federazione, che dovrà giudicare.

   15. – In caso di supposta infrazione, il pallone sarà in giuoco finché l’arbitro non dia il segnale d’arresto.

   16. – Nel caso di temporanea sospensione del giuoco da qualunque causa prodotta senza che il pallone sia uscito dal campo, l’arbitro alzerà il pallone nel punto dove questo si trovava quando il giuoco venne sospeso e sarà considerato in giuoco quando avrà toccato terra. Se il pallone esce dal giuoco prima che sia stato toccato da un giuocatore l’arbitro l’alzerà di nuovo. Nessun giuocatore potrà toccare il pallone prima che questo batta in terra.

   17. – Nel caso di infrazione alle regole 5, 6, 8, 10 e 16 sarà accordato un calcio libero alla squadra contraria a quella cui appartiene il giuocatore che commise il fallo, dal punto ove questo fu commesso. Il calcio libero non è obbligatorio sia tirato in avanti. Nel caso di infrazione intenzionale alla regola 9 commessa fuori dall’area di rigore, o dalla squadra attaccante nell’area di rigore, sarà concesso un calcio libero dal punto ove fu commesso il fallo.

   Nel caso di infrazione intenzionale alla regola 9 della squadra assalita entro l’area di rigore, l’arbitro accorderà il calcio di rigore, che sarà tirato con le seguenti prescrizioni: tutti i giuocatori, eccettuati quello che dovrà tirarlo e il portiere avversario, devono star fuori dall’area di rigore; il pallone deve essere calciato in avanti, il pallone sarà in giuoco dopo calciato e sarà valido il punto che risultasse dal calcio di rigore, ma il pallone non deve essere toccato da colui che l’ha tirato prima che non sia stato giuocato da un altro giuocatore; l’arbitro può desistere dal concedere il calcio di rigore quando sia persuaso che, ciò facendo, darebbe un vantaggio alla squadra che ha commesso il fallo; se, quando vien tirato un calcio di rigore, il pallone passa entro i pali e sotto la sbarra orizzontale il punto non può essere annullato per causa di un fallo della squadra assalita.

dall’Annuario Italiano del Football di Guido Baccani (Anno I, Stagione 1913-1914), Guido Baccani Editore, Roma, 1913.

Leggi del giuoco.

(dal Regolamento Inglese)

Posizione di fuori giuoco (<>)

   6. – Quando un giuocatore porta il pallone e lo rimette in giuoco dalla linea laterale, il compagno che si trova fra lui e la linea della porta contraria, sarà fuori giuoco se, al momento in cui il pallone fu giuocato, non v’erano almeno tre avversari più vicini di lui alla linea della porta. In questo caso non può né toccare il pallone, né ostacolare il giuoco all’avversario, finché il pallone non sia stato nuovamente giuocato. Il giuocatore non è in fuori giuoco nei calci d’angolo e in quelli dalla porta, o quando il pallone è stato giuocato per ultimo da un avversario, o quando è dentro la sua metà di campo nel momento in cui il pallone viene giuocato. [si trova a pag. 10; poi a pag. 8 (anno II), poi a pag.8 (anno VII)]

                                                                                     […]

   Calcio d’angolo

   7. – Quando però fu toccato per ultimo da un giuocatore della squadra assalita, allora il pallone sarà rimesso in giuoco da un giocatore della squadra attaccante, con un calcio tirato dall’angolo più prossimo al punto dal quale il pallone uscì, entro un metro dalla bandiera. In ambedue i casi [intendendo come primo quello del rinvio da fondo campo] l’avversario non può avvicinarsi più di m. 5,50 al pallone, finché questo non sia stato giuocato. [9,15 dal 1914] [punto 10 e 11, poi 8 e 9 (anno II), poi 8 e 9 (anno VII)].

Uso delle mani per il portiere. Carica al portiere.

   8. – Il portiere entro la sua area di rigore può servirsi delle mani, ma non può portare il pallone. Il portiere non può essere caricato che quando tiene il pallone tra le mani, quando impedisce il giuoco dell’avversario o quando ha oltrepassato la propria area di rigore.

   Cambio del portiere.

   Il portiere può essere cambiato durante il giuoco purchè sia avvertito preventivamente l’arbitro*

   [*Decisione dell’International Board: se il portiere è stato cambiato senza avvertire l’arbitro e il nuovo portiere tocca il pallone con le mani entro la propria area, verrà accordato il calcio di rigore]. [pag.11; poi 9 (anno II), poi 9 (anno VII)]

   Caricare.

   9. – […] Caricare è permesso: ma non in modo violento o pericoloso. Un giuocatore non può essere caricato dal di dietro se non impedisce intenzionalmente il giuoco all’avversario*

   *Decisione dell’International – Board: nei casi in cui i falli: sgambetto, mani, calci, carica da dietro, tenere o spingere l’avversario, non siano ritenuti intenzionali, non viene data punizione. (quando un giuocatore che è o vede che sta per essere assalito, si volta con la faccia alla propria porta ostacola intenzionalmente il giuoco e può essere caricato per di dietro)

   [pag. 11, poi 9 (anno II), poi 9 (anno VII)]

Calcio libero

   Quando è stato concesso un calcio libero per gli avversari del giuocatore che sta per tirarlo non possono avvicinarsi più di m. 9 [9,15 dal 1914] dal pallone, a meno che non si trovino sulla linea della loro porta.* […]

   *[nella pubblicazione del 1913 si legge: Nota dell’Annuario: Con il regolamento della stagione 1913-14 la distanza nei calci liberi è stata portata da 6 yards a 10]. [pag. 12, poi 19 (anno II), poi 10 (anno VII)]

A cura del professor Stefano Massa

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