Calma! Il Genoa ha pareggiato una partita, non ha perso la “guerra” della promozione

Il pari di Como ha dimostrato una cosa importante: guai ad abbassare la guardia

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Calma, calma! Lo diciamo agli eterni ottimisti che pensano che il Genoa, d’ora in poi, dovrebbe sempre vincere. Non è così: nel calcio è previsto anche il pareggio.

Un pareggio giusto, combattuto, fatto di tutto quello che una partita di calcio può offrire: gioco forte e divertente, disperazione, tanti brividi, persino il Var ha contribuito a creare tensione.

Del resto Gilardino lo aveva garantito: «Voglio vedere una partita “giusta”» aveva sottolineato. E la partita “giusta” è arrivata: giusta in tutto, nel risultato, nella coraggiosa prestazione del Como, nella bravura rossoblù, nel primo tempo e nella deprecata prestazione della ripresa.

Il pareggio non muove nulla in classifica, dimostra però che guai ad abbassare la guardia: il Genoa, a differenza di altre stagioni, quest’anno non ha accusato improvvisi cali o deconcentrazioni varie, com’era accaduto in passato. E quindi tutti si era convinti che un passo falso oppure un incidente di percorso non sarebbe stato possibile. Invece tutto è possibile, anche se non sarà il caso di drammatizzare troppo.

Ma per fortuna ci sono anche tifosi che ragionano. Il nostro Paolo De Giovanni, tifoso “illuminato”, diventato ormai nostro consulente sull’oroscopo rossoblù, aveva previsto tutto: «Sarà un pari, così come Sudtirol e Bari. È probabile possa esserci un finale col Bari».

Naturalmente si comincerà a fare previsioni, a guardare i calendari altrui, e a fare strane immaginazioni. Calma amici, il Genoa sempre quattro punti in più del Bari terzo in classifica.

Qualcuno ha avanzato la parola “paura” visto soprattutto il secondo tempo della gara comasca. Non è il caso, al massimo un’attenta valutazione sul piano dell’improvvisa deconcentrazione, com’è accaduto sul Lago.

Ma Gilardino deve aver capito tutto, Quel 2-0 raggiunto con una splendida prestazione (Coda ai sette cieli, anche dopo il palo) è sembrato che tutto fosse ormai acquisito. Ed è qui che i rossoblù dovranno stare attenti, mai abbassare l’asticella del coraggio, della fame, della qualità.

Il Grifone, in queste ultime sei gare, dovrà stare attento, semmai, perché ci sono in agguato infortuni, diffide, quindi una serie di necessità per Gilardino di verificare i giusti cambi, anche se ormai la struttura complessiva del Grifo è ottima.

E proprio su queste premesse bisogna stare tranquilli. Si pensi solo ormai a gustare piacevolmente il “Bacio Perugina” che sta arrivando sabato prossimo…

Vittorio Sirianni

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