Cala il sipario sulla serie B: Genoa in A tra dromedari, sceicchi e tanta goliardia

Intanto la società è pronta alla nuova sfida della serie A

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il Genoa, direbbe lo psichiatra, è un fenomeno “bipolare: corre la sua vita in quasi fase negativa (leggi sofferenza), ma quando passa al momento positivo, di grande entusiasmo, allora è pura esaltazione.
Lo si è visto in questi giorni, quando è successo di tutto, in una fase straordinaria di gioia, di amore, di senso di appartenenza ai colori rossoblù.
Sostiene il nostro “tifoso illuminato” Paolo De Giovanni: «Meglio un giorno da leoni che cento da pecore». E si potrebbe aggiungere: «Meglio un giorno da dromedario, che cento da beduini».
Genova, si sa, è città con risvolti spesso di un sano provincialismo: così ecco anche il corteo anti-blucerchiati, con un divertente funerale (come fecero i cugini lo scorso anno), un ritorno quasi a quella goliardia che viveva quando il Genoa vinceva scudetti e trofei.
Non si sono fatti mancare nulla i genoani, in questi giorni, gioie, sorrisi, canzonature. E poi la vittoria col Bari, ultimo scatto di una stagione straordinaria. Un nuovo allenatore, appena scoperto, una società con consistenti disponibilità economiche, trentamila appassionati che hanno vissuto i grandi momenti emotivi della partita, con Criscito che ritrova il suo “sinistro” dell’ultimo secondo e torna a piangere, ma non come un anno fa, quando il pianto era di disperazione, ma oggi con il pianto della gioia infinita.
Naturalmente adesso inizia il vero percorso del futuro, come si dice in ogni angolo della città genoana. I problemi non saranno pochi, ma sembra che il clima creato dai “777 Partners” sia quello giusto per fare un’adeguata programmazione.
Intanto la società sembra davvero ben intenzionata. Blazquez ha già annotato che dopo aver programmato la serie B, ora si programmerà la serie A. In pratica, il club è pronto per la nuova sfida.
Così come anche il mercato inizia a muoversi, è il bello del calcio, nomi su nomi cominciano ad arrivare. I primi nomi sussurrati da “Radio mercato”? Belotti e Simeone. Già: ci sarà il problema dell’attacco, dicono già i tormentati, poi ci sarà Gilardino che si troverà nel paradiso calcistico, accanto ai vari Spalletti, Inzaghi, Pioli, Sarri.
E tutti a chiedersi: che squadra sarà costruita? Ci sono alcuni principi fissi a cui si dovrà attenersi: la sensazione è che si costruirà una squadra per il primo anno in grado di mantenere la categoria senza sofferenza…e poi si vedrà.
Pare comunque che il dromedario porterà fortuna al Grifone!
Vittorio Sirianni

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.