Cagliari-Genoa gara passerella? “In palio” c’è almeno un milione di euro

Un migliore o peggiore piazzamento sposta 500mila euro in più o in meno nelle casse del Grifo

Pandev Portanova Genoa
L'intesa tra Pandev e Portanova (foto di Genoa CFC Tanopress)

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La stagione è stata lunga, molto tribolata e, a un suo certo punto, sembrava persino irrimediabile con il penultimo posto sotto Natale. Mister Ballardini e il suo staff, poi, hanno compiuto un capolavoro sportivo – senza dubbio il più bello tra le quattro salvezze conseguite al Genoa – che ha un solo termine di paragone tra i cinque maggiori campionati d’Europa. La premessa è d’obbligo per affrontare un tema che solitamente emerge al termine di taluni anni, come quello corrente prossimo all’epilogo, dove l’obiettivo principale è acquisito: il corrispettivo derivante dal piazzamento finale. Argomento più venale non esiste ma è proprio entro e con questi termini che i tifosi chiedono un ultimo sforzo alla squadra del cuore: vincere per salire in graduatoria avanzando anche di un solo scalino ma quanto basta per soddisfare l’ultima voglia della stagione.

Con i suoi trentanove punti, il Genoa è ora quattordicesimo in classifica, a pari merito con la Fiorentina anche in termini di differenza reti (-12 per entrambi i club): la Viola, però, precede i rossoblù in virtù del migliore attacco avendo segnato appena un gol in più della squadra di Ballardini. La Lega di Serie A, che in ottemperanza alle disposizioni del Decreto Melandri spalma il 15% dei diritti tv ai sodalizi sulla base della graduatoria finale, riconosce al quattordicesimo arrivato 4,1 milioni di euro mentre al tredicesimo 4,6 milioni. Se sabato sera il Cagliari, già salvo in albergo dopo l’ultimo turno di campionato ma redivivo contro il Milan, batterà il Genoa metterà a segno un sorpasso da 500mila euro, con il Grifone nuovo quindicesimo classificato (salvo vittoria dello Spezia a Roma) e perciò avente diritto a un quantum di 3,6 milioni di euro. La forbice di valore tra la vittoria e la sconfitta alla Sardegna Arena è pari a un milione, differenziale piuttosto corporso, segnatamente in era pandemica con gli impianti sbarrati al pubblico da quattordici mesi.

Tuttavia Ballardini preparerà settimanalmente la gara con il Cagliari non da ragioniere ma da allenatore, schierando quindi una formazione che prescinderà dalle proiezioni finali – il Genoa può arrivare addirittura undecimo, con 5,5 milioni di ricavi, se troverà i tre punti sull’isola e contemporaneamente non vinceranno Bologna, Udinese e Fiorentina – essendo stato chiamato per la salvare la squadra e non per allietare il conto economico del bilancio rossoblù. Il Grifo ci proverà sulla falsariga usata per mettere in difficoltà l’Atalanta, con agonismo e con chi ha giocato meno. I novanta minuti di Cagliari non saranno una passerella a porte chiuse per ambo le formazioni ma una partita con qualcosa “in palio”. L’ultima posta in gioco dopo una stagione lunga, molto tribolata e all’apparenza irrimediabile.

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