Braglia a Radio Sportiva: «Al Genoa crisi voluta da fattori extra campo»

«Boban e Maldini? Sono ministri senza portafoglio» spiega l'ex portiere rossoblù

Braglia Genoa Piatek
Simone Braglia (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva Simone Braglia ha percorso la il momento di crisi di Genoa e Milan. In primis la situazione rossoblù: «Penso che la crisi del Grifone sia voluta per diverse questioni, soprattutto extra campo che hanno rotto un equilibrio labile. Il Genoa non merita l’attuale posizione in classifica, sebbene la Serie A si sia più livellata dal punto di vista dei valori. Ho visto un’involuzione dopo le due partite di campionato che facevano ben sperare: si è rotto qualcosa di emotivo».

Chi e come può determinare l’emorragia di risultati negativi? «Solo Enrico Preziosi può risolvere questa crisi parlando nello spogliatoio a calciatori e allenatore, mettendo tutti di fronte alle proprie responsabilità. E’ inconcepibile mettere sulla graticola mister Andreazzoli dopo appena sei giornate».

«Pinamonti? Nel calcio italiano non c’è più pazienza per aspettare i giovani. I presidenti mettono troppo bocca nelle questioni tattiche e nelle formazioni» aggiunge Braglia.

Infine una battuta sull’asset Milan: «Boban e Maldini? Sono ministri senza portafoglio. Manca soprattutto un’identificazione della società che con Berlusconi era fortissima. Fatico a capire perché tutte le colpe ricadano su Giampaolo: la squadra è nuova e va attesa, al pari di Bonaventura che rietra da un lungo infortunio».

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