Blessin: «Perché non ho lasciato Destro-Piccoli? Sono entrati altri tre giocatori offensivi»

Il tecnico del Genoa in conferenza stampa: «Abbiamo ripreso molti palloni a centrocampo, non siamo riusciti a ripartire, è mancato un po' di coraggio e giocatori che andassero in profondità: oggi è mancato questo»

Blessin Genoa
Blessin (Foto Genoa cfc Tanopress)

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«Oltre Destro sono entrati altri tre giocatori offensivi. Ho cambiato con l’intenzione di essere più offensivo». Nella conferenza stampa dopo Milan-Genoa, Alexander Blessin ha risposto a una domanda riguardante il perché non abbia tenuto il doppio centravanti Piccoli-Destro. «Oggi è mancata velocità – prosegue il tecnico del Grifone – l’ultimo passaggio, il coraggio di fare certe cose per mettere in difficoltà questo Milan che non è una squadretta. Cercheremo per lavorare per fare meglio».

LA GARA – «Credo che tatticamente abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo conquistato molti palloni a centrocampo e poi è mancato il gioco in profondità e il passaggio decisivo tra di noi. Sapevamo che il Milan fosse fortissimo, ma volevamo andare lì con coraggio. È mancato un po’ il gioco in profondità. Ho detto a fine primo tempo di continuare, di provare a finalizzare. L’abbiamo fatto bene nel primo tempo. Abbiamo preso gol dopo 11 minuti ed è difficile quando vai sotto contro una squadra forte come il Milan. Sono contento per la parte tattica, il Milan non ha avuto tantissime occasioni. Quando hanno fatto il gol era su un cambio di gioco, non abbiamo fatto bene le marcature e abbiamo subito. Non voglio fare un tema però sul secondo gol il VAR ha visto che non c’era fallo di mano però c’era un giocatore del Milan che copriva il portiere sul tiro ed era fuorigioco. Prendere gol così al 90esimo fa male. Non vogliamo trovare alibi, facciamo i complimenti al Milan che ha meritato di vincere».

PROBLEMI ATTACCO – «Non è che abbiamo giocato contro una squadretta, abbiamo giocato contro il Milan, una squadra che non ha preso molti gol. Abbiamo ripreso molti palloni a centrocampo, non siamo riusciti a ripartire, è mancato un po’ di coraggio e giocatori che andassero in profondità: oggi è mancato questo».

TRA MILAN E INTER CHI MERITA LO SCUDETTO? «Chi alla fine delle 38 partite è primo avrà meritato la vittoria. Sono due squadre con tantissima qualità, hanno un modo di giocare diverso ma tantissima qualità tutte e due».

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