Biraschi: «Devo tutto al Genoa, queste sono lacrime di gioia»

 «È stato un pianto liberatorio, uno sfogo: sappiamo tutti quello che abbiamo passato noi, tifosi e anche il presidente»

Biraschi
La gioia di Davide Biraschi (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Davide Biraschi è uno degli uomini simbolo di questo Genoa. Nel difensore romano si incarnano le caratteristiche dei genoani: lavoro, sofferenza e amore per la maglia. Al termine di Fiorentina-Genoa, Biraschi si è lasciato andare ad un pianto liberatorio, confermando quanto sia legato a questi colori. Di seguito le dichiarazioni di Biraschi rilasciate ai colleghi di Radio Nostalgia. «È una grandissima gioia, queste lacrime sono segno di una grande sofferenza che ci stiamo portando avanti da qualche mese. Si tratta di un fatto mentale: era da mesi che non riuscivamo a portare punti a casa, sicuramente questo ci servirà da lezione. Vedendo i ragazzi uno a uno non ci meritavamo di lottare per la retrocessione. Dobbiamo credere di più in noi stessi. È stato un pianto liberatorio, uno sfogo: sappiamo tutti quello che abbiamo passato noi, tifosi e anche il presidente. Prandelli? È stato bravo perché non ci ha caricato più di tanto. In queste situazioni un allenatore deve essere bravo a trasmettere tranquillità perché è difficile. Essere agitato e avere paura è negativo. Sentivo i nostri tifosi che urlavano, quindi avevo capito che l’Inter era passata in vantaggio. Abbiamo comunque mantenuto un risultato che per noi era importante, difendendolo tutti con le unghie e con i denti. Il prossimo sarà il quarto e ne sono orgoglioso: è la squadra che mi ha portato in Serie A, che ha realizzato il sogno che avevo fin da bambino. Al Genoa devo tutto e spero di vestire questi colori il più a lungo possibile. La vicinanza di Preziosi? Lui ha sofferto più di noi: è una figura importante, ci ha dato la giusta serenità, una carica importante. È stato con noi e vuol dire che ci tiene veramente tanto. Siamo stati contenti della sua presenza».

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