Bianchi miglior capocannoniere Under 23 della Serie C

Continua a registrare progressi la crescita del centravanti di proprietà del Genoa

Bianchi
Flavio Bianchi in gol (foto di Lucchese 1905)

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A sei giornate dal termine del campionato di Serie C, chi più chi meno a causa di molti recuperi ancora da disputare, il Girone A ha un nuovo capocannoniere. Si tratta di Flavio Bianchi, attaccante classe 2000 di proprietà del Genoa prestato per un anno al club rossonero. Con il gol vittoria alla Pistoiese, nel sentitissimo derby toscano, Bianchi è salito a quota dodici marcature (con tre rigori segnati) in ventisei presenze stagionali con le Pantere: nessun Under 23 meglio di lui nei tre raggruppamenti di C. Lo inseguono Jacopo Manconi dell’Albinoleffe – dodici gol ma in ventinove apparizioni – e Massimiliano Gatto della capolista Como, con gli stessi centri seminati in trentuno partite.

Siamo dinanzi a un nuovo talento che potrà giocare in Serie A con la maglia del Grifone? Bianchi ha compiuto ventuno anni a gennaio, è al primo anno tra i professionisti, peraltro affrontato in una squadra che fin dagli inizi della stagione versa in gravi difficoltà. Sinora le certezze in merito al centravanti di Diano Marina sono due: in primis, l’avventura nella sana provincia della Serie C sarà complessivamente formativa per la sua crescita, e lo dovrebbe essere per molti altri ragazzi dei vivai italiani. Uscire dall’abituale perimetro di conforto del settore giovanile del Genoa – vi entrò a dieci anni – e giocare con continuità e disinvoltura non proprio da debuttante in un campionato da adulti è sintomo di intelligenza, qualità e senso della responsabilità: Bianchi ha contezza di essere diventato il trascinatore della Lucchese e che le opportunità di salvezza passeranno dai suo gol.

Non di meno Bianchi, in passato finito sui taccuini degli osservatori del Manchester United dopo la straordinaria Nike Cup del 2015 disputata in coppia con Pietro Pellegri (trofeo perso solo ai rigori contro gli africani del Right To Dream, recentemente acquistato dall’uomo d’affari egiziano Mohamed Mansour per 120 milioni di sterline, senza mai subire un gol dopo aver battuto l’Inter nella finale italiana), sembra un ragzzo serio, concentrato sulla propria carriera professionale e con una smisurata voglia di imparare. «A gennaio ho avuto la possibilità di andare via da Lucca, penso anche in Serie B, ma non ne ho voluto sentir parlare perché ho preferito restare: è stata una scelta di cuore, qui sono stato accolto come in una famiglia» ha spiegato il Golden Boy del Viareggio ’19, sotto contratto con il Genoa fino al 2024, alla Gazzetta Lucchese.

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