Bessa e Veloso, i registi cui il Genoa non può rinunciare

Lerager e Radovanovic danno un contributo in interdizione ma non hanno le caratteristiche per far ripartire l'azione

Bessa Veloso
La lotta a centrocampo (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Il Genoa non può prescindere da un metodista. Avanzato o davanti alla difesa, che sia, la manovra rossoblù risente eccessivamente dell’assenza di un interprete bravo nel fraseggio corto e lungo. In rosa queste doti sono evidenti in Veloso e Bessa. Due calciatori differenti ma capaci allo stesso modo di trovare la giocata di qualità. Che fa rima con non banale, scontata, di facile lettura per l’avversario. Ci vuole uno che “faccia calcio”, come si dice in gergo, tra le linee. Pure Pandev sa giocare il pallone ma stazionando in una zona di campo più avanzata è deputato alla rifinitura dell’azione, essendo l’uomo dell’ultimo passaggio.

A Bologna giocava Veloso ma non Bessa, subentrato al settantanovesimo. Il portoghese, come del resto i suoi compagni, è stato sommerso dalla pressione costante degli emiliani nella prima mezz’ora di gioco. Con il baricentro schiacciato a ridosso della propria area di rigore la squadra di Prandelli aveva un’unica scelta obbligata: il lancio lungo. Tra l’altro, spesso preda della difesa emiliana. Un uomo di tecnica pura, come Veloso, va in difficoltà se il Genoa non gioca con personalià. Non a caso, dopo il gol di Destro, e con una disposizione tattica più coraggiosa, è migliorata la qualità del palleggio e l’incisività negli ultimi sedici metri.

I giocatori tecnici non devono stare in panchina. Lo ha capito pure Prandelli che poteva inserire Bessa almeno un quarto d’ora prima per tenere la palla più vicina all’area di rigore bolognese. Lerager e Radovanovic danno un contributo sostanziale in fase d’interdizione ma non hanno le caratteristiche adatte per far ripartire l’azione o ribaltare il campo in pochi secondi. Bessa, brevilineo e dotato di un buon tiro a giro da fuori area, è imprescindibile per legare il gioco tra i reparti. Così come Veloso, davanti alla difesa. Il Genoa non può prescindere da un metodista.

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