Cristiano Bergodi è senza dubbio l’allenatore italiano con maggiore esperienza in Romania avendo allenato ben nove club differenti. Il tecnico romano, intervistato da Radio Sportiva, torna sulla recente acquisizione del Genoa da parte di Dan Sucu, suo ex patron ai tempi del Rapid Bucarest, rivelando quetso retroscena: «L’anno scorso mi rivelò che stava pensando a una partnership per entrare nel Genoa. “Che ne pensa di questa ipotesi?”, mi chiese. Vuole fare anche un grande Rapid, pensava anche a portare dei giocatori in Romania (uno di questi fu Melegoni, ndr). Poi non ne ho saputo più niente. Oggi scopro che ha comprato il club!».
La stessa idea rivelata da Bergodi è stata spiegata anche dallo stessu Sucu, presidente di Confederatia Patronala Concordia, la Confindustria rumena, nel corso della sua prima uscita ufficiale da proprietario del Genoa: «Desidero avviare una collaborazione di successo tra il Genoa e alcuni club dell’Europa dell’est, tra cui il Rapid Bucarest. Vedremo sicuramente giovani calciatori italiani iniziare la loro carriera in questi club, giocando non solo nei campionati nazionali di riferimento, ma anche nelle Coppe e competizioni europee. Al contempo alcuni tra i migliori talenti di questi Paesi avranno la possibilità di giocare, con la maglia del Genoa, in uno dei campionati più importanti del mondo come quello italiano».
Molto più netta, invece, la reazione del politico rumeno Gigi Becali, patron della Steaua Bucarest, ai microfoni di sportpesurse.ro: «Acquistare un club di calcio straniero? Mai nella mia vita! Non mi interessa il calcio di un altro paese. Sucu vuole fare affari ed è andato in Italia, è un uomo d’affari. Lui sa cosa fare con i suoi soldi. Dico quello che penso io: in Italia non ci sono persone con denaro? Se (la cessione del Genoa, ndr) fosse stato un buon affare, gli italiani ci avrebbero aspettato?».
