Bani: «Gilardino si è presentato con umiltà e ci ha dato fiducia»

Il difensore: «Voglio tornare in Serie A con il Genoa. Fortunato ad aver conosciuto Mihajlovic»

Bani Genoa
Il gol di Bani al Modena (foto di Genoa CFC Tanopress)

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«A breve termine il sogno è ripotare il Genoa in Serie A, nel futuro sarebbe bello rimanerci e vedere il Grifone consolidarsi tra le squadre più forti d’Italia e magari raggiungere dei traguardi importanti assieme. Il prossimo mese sarà fondamentale». Le parole, rilasciate a “Cronache di Spogliatoio” sono di Mattia Bani, difensore del Genoa, che spiega l’effetto Gilardino: «Si è presentato con grande umiltà, nonostante l’incredibile carriera di calciatore. Ci ha dato fiducia e ci ha responsabilizzato in un momento particolare».

Bani torna sul suo percorso calcistico iniziato da Borgo San Lorenzo, alle porte di Firenze: «Della gavetta in Serie D mi porto dietro dietro il carattere, la volontà di non accontentarsi, di non sentirsi arrivati. L’agonismo di quel campionato ti porta ad avere una certa foga che poi in Serie A ho dovuto limare perché si gioca in maniera diversa. Juric? Era un bel martello già da allenatore della Primavera del Genoa, aveva una personalità forte e un’idea già chiara di come voleva far giocare le sue squadre. I concetti che ci insegnò allora sono ancora il suo credo».

A proposito di Serie A, tema ricorrente nell’intervista, Bani vi ha giocato cinque anni da stopper: «Spero di tornarci presto, è stato un periodo incredibile perché ho affrontato alcuni dei migliori attaccanti al mondo come Higuain, velocissimo nei movimenti, e Dzeko, forte a trenta metri dalla porta come dentro l’area. Mi hanno impressionato più loro che Cristiano Ronaldo, che durante la partita si fa vedere meno: al suo debutto contro il Chievo a Verona c’erano più di 700 televisioni a vederci».

Bani ricorda Sinisa Mihajlovic: «Al mio secondo gol in A, contro la Sampdoria, mi chiamò dall’ospedale e, nonostante fosse un periodo molto difficile, si complimentò personalmente. Sono stato fortunato ad aver conosciuto una persona che anche al di fuori del calcio ha insegnato come affrontare la vita».

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