Ballardini: sette punti in quattro gare con una squadra “uno per tutti, tutti per uno”

E’ questa l’efficace ricetta del tecnico che ha riportato il Genoa alla vittoria casalinga col Bologna

Ballardini Genoa
Mister Ballardini (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Sette punti in quattro gare: firmato Ballardini. Sette punti in 13 gare: firmato Maran. Con il solito colpo di fortuna Preziosi è riuscito, pare, a raddrizzare la baracca, con il tecnico più “scarso” che ci sia, come lui lo aveva definito tempo addietro.

Questo è il calcio, pazzo, imprevedibile, misterioso: per fortuna che questa volta, la scelta si apparsa favorevole al Genoa.

La gara con il Bologna non è stata bella, come ha detto Balla, tuttavia ha portato la squadra all’obiettivo voluto, la vittoria. Come diceva il furbo “Macchia” (velli) il fine giustifica i mezzi. E infatti il Grifone ha raggiunto il fine, ossia i tre punti, anche se con mezzi non eccezionali, vale a dire: difesa coperta, massima attenzione al centrocampo, qualche buona ripartenza ben riuscita.

E così che si vince, del resto lo diceva anche Allegri, il tecnico che fece vincere tre scudetti alla Juventus, giocando anche male: «Basta con i moduli, valgono i giocatori e le motivazioni».

Ecco, le motivazioni. Ballardini ha voluto sottolineare questo aspetto: «Si sta vedendo una squadra, cioè uno per tutti, tutti per uno. Coraggio e personalità, voglia di vincere dall’inizio alla fine». Un bellissimo concetto che richiama il motto del romanzo I tre moschettieri di Alexandre Dumas padre.

Del resto che il calcio sia un “mistero gaudioso” lo dimostra il “caso” Destro: come dicevamo anche la volta scorsa, nessuno pensava al risveglio dell’attaccante, dopo due anni di scomparsa. E non si capisce perché Maran lo tenesse in disparte: Ballardini lo ha portato sugli altari. Sapete rispondere? No di certo: questo perché il calcio è bellissimo perché è imprevedibile.

Che respiro di sollievo vedere il Genoa sopra tre avvversarie: un’immagine straordinaria, una gioia e una serenità che ti prendono al cuore. Ora però ci vogliono rinforzi, ha detto il Balla. Il tecnico ha già detto la sua al presidente. E sembra che Preziosi per la prima volta pare faccia sul serio: «Sono 14 anni che siamo in serie A, negli ultimi anni abbiamo sempre sofferto anche per ragioni economiche». Giusto così. E ha aggiunto un concetto che ci è sembrato pronunciato con grande sincerità: «Si è arrivati a questo punto, soprattutto per mancanza di risorse. Non potremo mai competere con certi avversari, spero che ci sia davvero pronto qualcuno a rilevare la società. Ma uno che sia serio e forte».

D’altra parte, chi potrebbe rilevare il club più antico d’Italia, se non chi trova una contropartita con un business in città? Solo così un manager potrebbe pensare al Grifo avendo in cambio, ad esempio, una garanzia di poter costruire, o ricevere proposte d’affari riguardanti il porto, oppure la possibilità di creare un nuovo stadio.

Comunque, pensando al momento attuale, Preziosi sta concludendo per Strootman, un forte centrocampista che serve a Ballardini. Da vedere se si concluderà per il ritorno del difensore greco Papastathopulos, corteggiato dalle sirene spagnole del Betis Siviglia.

Speriamo che siano effettuati acquisti giusti. Dunque, la strada giusta è stata intrapresa. E peccato che dopo la convincente vittoria contro il Bologna, arrivino subito due ostacoli enormi: mercoledì la Juventus in Coppa Italia e domenica l’Atalanta in campionato. Ma sulla sfortuna (o coincidenza negativa) il Grifo è abituato…

Vittorio Sirianni

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni
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