Autostrade per l’Italia ha replicato su Instagram alla protesta di Roberto Mancini, infuriato per l’improvvisa chiusura della A26 mentre tornava da Reggio Emilia dopo Italia-Lituania.
Ecco la replica di Aspi: «La chiusura della A26, inclusa in un programma di lavori riguardanti le gallerie, è stata attivata ieri dalle ore 21, in direzione Genova, a partire dal bivio per Novi Ligure/A7 fino al bivio per la A10. L’informazione della chiusura, inserita anche come previsione nella home page del nostro sito, è risultata sempre esposta sui pannelli luminosi in avvicinamento al tratto interessato, sia dalla A7 che dalla A26. In particolare la chiusura è stata preannunciata fin dalle ore 9 del mattino e in continuità segnalata a partire dalle 21 per tutta la durata dell’evento. Prendiamo in ogni caso spunto dal suo messaggio e cercheremo di migliorare ancora di più l’informazione di servizio.
I nostri tecnici e operai stanno facendo sforzi inauditi per portare avanti un lavoro che non è visibile a chi viaggia, ma che consiste nella completa ristrutturazione delle gallerie per allungarne la durata di decine di anni. Uno sforzo che comporta inevitabili disagi, che noi per primi vorremmo evitare a viaggiatori e cittadini, ma che è necessario per ammodernare le infrastrutture di questo Paese, che risalgono in larga parte agli anni ‘60/’70.
Dentro quelle gallerie lavorano ogni giorno e notte centinaia di uomini e donne che danno il massimo per rispettare i tempi di consegna. Le andrebbe di venire a conoscerli? Saremmo infatti lieti di invitarla a fare un sopralluogo dentro questi cantieri. Troverà tanta passione e impegno, oltre che accesi tifosi suoi e della Nazionale che, invece che vergognarsi, la accoglieranno in modo affettuoso. Che ne pensa? La aspettiamo!».
Non si è fatta attendere la reazione di oltre 100 utenti che hanno lasciato messaggi in appoggio al ct della Nazionale sul post di Aspi. C’è chi scrive: «Evidentemente la segnalazione non è stata così efficace se gli autisti non hanno percepito il messaggio che volevate e dovevate veicolare…Ogni tanto un mea culpa sarebbe gradito invece che adottare questi stratagemmi linguistici per ribaltare situazioni che ahimè (anzi, ahi voi!) hanno una sola interpretazione». Altra replica: «E dal 60/70 ad oggi che cosa avete fatto?? All’improvviso è risultato necessario farli? Ah no, giusto, perché ci sono voluti i morti del Ponte Morandi per svegliarvi dal torpore. Quindi ora, se la sera dopo le 22 devi tornare a Genova dal Piemonte, devi attraversare il Passo del Turchino insieme a file di tir. Ma non vi vergognate nemmeno un po’?». E c’è anche chi, nonostante sia di fede calcistica opposta al ct, lo appoggia in toto: «Mancini non mi è particolarmente simpatico, essendo genoano, ma ha assolutamente ragione, siete scandalosi».