Andreazzoli, l’identikit: l’ex collaboratore divenuto capo allenatore

Ha allenato i professionisti da soli sei stagioni: due con Massese ed Empoli, uno a Olbia e uno a Roma

Andreazzoli
Mister Andreazzoli (dalla pagina Twitter dell'Empoli)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Chi è Aurelio Andreazzoli? É l’uomo giusto per il Genoa? Sono le domande che perseguitano ogni tifoso rossoblù, ansioso di sapere chi sarà il successore di Prandelli. La panchina del Grifone cambierà padrone, questo è sicuro: quel che è meno certo è proprio il personaggio che rimpiazzerà il tecnico bresciano. Se sarà Arelio Andreazzoli si tratta di una sorta di nemesi al contrario per l’allenatore che oggi guida l’Empoli, quell’Empoli retrocesso a discapito del Genoa. Le vie del calcio sono davvero imperscrutabili.

Andreazzoli viene dalla gavetta e non lo nasconde. Proviene dai campi impolverati e senza erba di Olbia Tempio, dai dilettanti dell’Aglianese, dal settore giovanile, dalla C2 affrontata e ingioiata con l’Alessandria: quattro partite e via. Una tappa bruciante, un’esperienza dolorosa che lo portò a fare il collaboratore tecnico (di allenatori di vertice) per quattordici anni. Con un breve interregno post Zeman alla Roma: otto vittorie in quindici partite di campionato e una finale di Coppa Italia persa contro la Lazio che suscitò le ire di Osvaldo. Poi la chiamata dell’Empoli, terra che nel recente passato ha lanciato tanti bravi tecnici.

Nonostante vada per i 66 anni, Andreazzoli ha allenato tra i professionisti per soli sei anni: due con la Massese in C1 (una salvezza ai danni del Modena per differenza reti, una retrocessione play-out col Brescello), uno col Tempio (salvezza play-out contro il Baracca Lugo), mezzo anno a Roma (sesto posto), due a Empoli (promozione in A e retrocessione). Andreazzoli non ha mai concluso una stagione intera perché esoneri (tre e sempre richiamato, chi l’ha sostituito ha sempre fatto peggio) o subentri gli hanno intralciato il percorso. Tuttavia trentuno anni nel mondo del calcio gli hanno insegnato molto. Se sarà lui il nuovo allenatore del Genoa dovrà dare delle risposte concrete alle domande che perseguitano ogni tifoso rossoblù.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.