Andreazzoli vuole andare a dama con il Genoa

Felicità e partecipazione per rilanciare il Grifone: primo snodo la Coppa Italia contro l'Imolese

Andreazzoli
Aurelio Andreazzoli (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Rilette un mese e mezzo dopo, le parole usate da Aurelio Andreazzoli durante la sua presentazione appaiono ancor più chiare. «Felicità e partecipazione, così siamo già a dama» disse il tecnico massese. La ricetta per la rinascita del Genoa passa da due ingredienti che non è così semplice avere a disposizione. La felicità dipende imprescindibilmente dai risultati, la partecipazione da quanto la squadra riuscirà a coinvolgere il pubblico del Ferraris. Con Andreazzoli il Grifo ha scelto di ripartire dal gioco, da uno stile in campo ben definito e d’identità. Ci vorrà tempo e pazienza ma i primi bagliori sono incoraggianti.

«Non faccio appelli, le parole non servono» aggiunse, sparagnino, il tecnico. Che il primo giorno in rossoblù non dispensò troppi sorrisi. Un buon inizio, decisamente apprezzato dal popolo genovese, di per sé pragmatico e sccétto. Nessun proclama, poche interviste e tanta serietà, un mantra del codice Andreazzoli: «Gli unici paletti che pongo sono comportamentali, senza serietà non riesco a lavorare». Parole chiare fin dal primo discorso nello spogliatoio, che difatti lo segue con rispetto e curiosità. Già, perché Andreazzoli ha doti da fine educatore, nel senso etimologico del termine “educere“: estrarre il meglio da ciascuno.

Se il tecnico ex Empoli riuscirà a coniugare il bel calcio ai risultati, presto educherà anche i genoani aumentando la partecipazione allo stadio. Per raggiungere il secondo obiettivo, la felicità, tutto dipenderà dall’impermeabilità al mugugno, qualcosa di congenito al di quà dei Giovi. Finora la strada imboccata con Andreazzoli è stata in discesa, tra vittorie nelle amichevoli estive e un mercato convincente. Dopo Ferragosto, però, torna il calcio vero, quello in cui le vittorie e le sconfitte hanno pari ma opposto peso, a cominciare dal terzo turno di Coppa Italia contro l’Imolese (in trasferta). Il primo passo per andare a dama, con felicità e partecipazione.

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