Andreazzoli e il berretto autografato da Rocco: «Mister umile e gentile»

Il Grifoncino è nato nel giorno del celebre Genoa-Jventus 3-2

Andreazzoli
Mister Andreazzoli (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Un berretto, che vuoi che sia. Eppure quando si parla di Genoa anche un copricapo può nascondere una tenera storia. É il caso del berretto usato da Aurelio Andreazzoli nei ritiri del Grifone: i più attenti avranno notato un autografo sulla visiera. Merito di Rocco Micheli, un tifoso rossoblù di appena dieci anni, biondissimo come Odorizzi: «Ho conosciuto il mister a Neustift assieme a mio papà e mia sorella Viola (il suo idolo è Criscito) – spiega emozionato – in famiglia siamo tutti genoani». Compresi i nonni, Luciano Giovannini (era in trasferta a Oviedo e Liverpool e in altri posti) ed Ettore: addirittura quest’ultimo giocò con Verdeal, a fine Anni ’40. «Andreazzoli è stato bravo e gentile con me» aggiunge Rocco.

Rocco e Viola con Aurelio Andreazzoli
Rocco e Viola con la maglia del Genoa Club Davagna (foto concessa da Paolo Micheli)

 

 

 

 

 

 

 

 

Paolo Micheli, papà di Rocco e Viola, spiega a Pianetagenoa1893.net l’origine della firma sul berretto del mister: «Andreazzoli volle scambiarlo con quello di Rocco il quale propose di autografarglielo, così gli avrebbe portato fortuna. Mio figlio inserisce il cinque nella firma perché fa il mediano nell’Internazionale, ad Albaro: Schöne è il suo giocatore preferito». Una storia alla rovescia, insomma. «Del mister mi ha colpito la disponibilità e umiltà. Ha un’attenzione nell’ascolto da buon padre, per me, e da nonno, secondo i miei figli» aggiunge Paolo, collezionista di maglie del Genoa. «Ne ho circa trecento ma sono un amatore al cospetto di Franco Abrile, un vero professionista. Il mio calciatore? Silvano Martina» specifica Paolo.

Una delle tante maglia tesoreggiate da Paolo Micheli

 

 

 

 

 

 

Questa è la curiosa storia del berretto di Andreazzoli che, vittoria dopo vittoria, non se l’è più tolto dalla testa. Una storia generata dall’imprescindibile legame vitale club-tifosi. Stavolta merito all’inventiva di un Grifoncino che, tra l’altro, è nato in un giorno particolare: «Sono nato a Genova l’11 aprile 2009». Genoa-Juventus 3-2 è «una delle poche partite che mi sono perso in trentacinque anni di Gradinata Nord» spiega papà Paolo. Quando si dice nascere sotto una buona stella (rossoblù).

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