Ancora una volta la ripresa è stata decisiva e vincente per il Genoa

Ieri col Venezia, in 15 minuti, con tutti i cambi necessari, giusti e tempestivi, la recita è cambiata ed ha portato il Grifo a soli tre punti dalla parte sinistra della classifica

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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In tempi non tanto remoti una partita simile, incerta fino al 75’, ferma sul niente di fatto, ma con il Venezia che proprio male non stava giocando, il Genoa l’avrebbe persa.
Ieri, invece, l’ha vinta. Segno che il vento è cambiato sia nella squadra che nella società.
Raggiungere i 30 punti a fine febbraio, significa aver compiuto un vero miracolo, se pensiamo che alcuni mesi fa, il Grifone era ultimo in classifica.
Questa vittoria significa molte cose: intanto che non è necessario cercare il bel gioco e poi riconoscere che Vieira ha capito tutto il mondo rossoblù. Ha capito che questa squadra più di tanto non poteva dare e quindi ha insistito sul riuscire ad arrivare alla salvezza il prima possibile. E cercando innanzitutto di non prendere gol, di vivere soprattutto sulla dimensione difensiva, anche se c’era da sacrificare le speranze in attacco.
Ha sempre ricordato che «si vince se si sta uniti» (e questo obiettivo è stato raggiunto) e poi cercando soprattutto di trovare un equilibrio in tutti il gruppo.
La gara col Venezia ha dimostrato tutto questo: è sempre criticato il primo tempo del Genoa, ma la verità è che, guardando alle ultime partite, le prime frazioni di gioco sono state di “contenimento”, giocando certo con qualche confusione, ma che serviva a prendere via, via le misure necessarie agli avversari.
I secondi tempi sono stati sempre decisivi, sia per quella voglia di reazione che non è mai mancata e che ha rappresentato una delle chiavi di volta della squadra. E poi con i cambi che sono stati sempre la carta vincente del tecnico.
Proprio nella gara col Venezia, in 15 minuti, con tutti i cambi necessari, giusti e tempestivi, la recita è cambiata ed ha portato il Grifo a soli tre punti dalla parte sinistra della classifica. Si è visto che, insomma, pur avndo una manciata di giocatori (23) tutti di buon livello, ma nessuno di grande qualità con una buona preparazione, un reparto difensivo assolutamente eccellente (non prendere gol, comunque, è sempre positivo) e con certe scelte tattiche ben fatte, si può raggiungere quel risultato che, data la drammatica partenza di inizio campionato, diventa eclatante.
Certo il primo tempo aveva rivelato parecchie lacune, tuttavia non decisive sul piano del gioco: centrocampo senza un uomo di qualità, i solito Vitinha costretto a fare il difensore, lo stesso Miretti spaesato e da qualche tempo sotto tono.
Per fortuna l’assetto difensivo stava funzionando, tant’è vero che solo due tiri degli avversari avevano impegnato Leali. Era il rinnovato Messias a dare il meglio. Nella ripresa i rossoblù hanno dato vita a un finale alle stelle: un capolavoro il gol di Pinamonti, illuminante quello di Cornet per il 2-0, la corsa e l’impegno di Ekuban e lo stesso Onana (piazzato a centrocampo) a fare da uomo d’ordine e di suggerimento.
Insomma, questa prima parte di campionato grida la gioia che meritano i Grifoni, compresi i dirigenti (diciamolo) che sempre in silenzio (da Blazquez a Ricciardella) hanno lavorato con grande attenzione, coronando un periodo davvero felice.

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