Anche il Genoa Women è “a vocazione trasfertista”: prezioso e meritato pareggio contro l’Arezzo

Le Grifonesse di Marco Oneto per la prima volta hanno mantenuto la propria porta inviolata

La formazione del Genoa Women che ha affrontato la Lazio (Foto Ramella Fazzari)

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Le Grifonesse di Marco Oneto per la prima volta hanno mantenuto la propria porta inviolata, giocando al “Comunale” di Castiglion Fibocchi contro l’Arezzo, che aveva «cannibalizzato» il Girone A dello scorso Campionato Italiano di Serie C, con ventitré vittorie, sette pareggi e nessuna sconfitta e quindici punti di vantaggio sul Genoa Women, secondo classificato.
Se nel primo tempo l’equilibrio era stato caratterizzato da alcune occasioni su entrambi i fronti (per il Genoa: al 13’ colpo di testa di Giulia Parodi da sei metri, su traversone dalla destra di Giorgia «Gina» Bettalli, bloccato da Francesca Sacchi; al 18’ diagonale di sinistro da venti metri di Alice Campora, che termina fuori a un metro dal palo sinistro, al 36’, in un’azione simile a quella di ventitré minuti prima, con la n. 9 rossoblù, che sul traversone dalla destra della n. 4, arriva con il piede destro al volo, ma da sei metri devia fiaccamente tra le braccia di Sacchi; per l’Arezzo: al 24’ diagonale destro da diciassette metri di Carolina Paganini da posizione leggermente defilata sulla destra deviato dalla spalla sinistra di Giada Abate con Matilde Macera pronta a tuffarsi per recuperare il pallone che si sarebbe infilato nell’angolino basso sinistro, al 31’ diagonale a spiovere di sinistro da venti metri di Ginevra Costantino con pallone che scavalca la mano sinistra, con il braccio proteso verso l’alto, di Macera, andandosi a infrangere contro la traversa: al 34’ sconsiderato retropassaggio di destro dalla «tre quarti» di sinistra di Fernanda Fernandez con Giuseppa «Giusy» Bassano che si avventa sul pallone, calciandolo di destro in diagonale da quattordici metri e vedendoselo bloccare da Macera, lanciatasi in una spericolata «uscita bassa), nella ripresa – quando, in genere, si sfiorano e si segnano più goals – l’unica occasione (al 18’ traversone dalla lunetta del calcio d’angolo di destra di Abate con pallone girato di testa da Caterina Bargi all’altezza dell’intersezione della linea verticale sinistra con quella orizzontale dell’area di porta che non «inquadra» il «sette», «spegnendosi» sull’esterno della rete vicino al palo sinistro) è stata di marca genoana con la formazione ospite in grado di «disinnescare» entro la propria «tre quarti» le offensive aretine.

TABELLINO
Castiglion Fibocchi (AR), Stadio “Comunale”, domenica 30 ottobre 2022, ore 14,30
Arezzo-Genoa 0-0 [VI giornata del Campionato Italiano di Serie B 2022/2023]
Arbitro: Papagno [Roma]
Arezzo (4-3-3): 61 Sacchi; 5 Costantino, 4 Tuteri, 21 Binazzi, 33 Lorieri; 26 Piriatore, 25 Vicchiarello, 7 Paganini (dal 35’ del 2° T.: 88 Didona); 11 Zazzera (dal 26’ del 2° T.: 17 Gnisci), 10 Ceccarelli (dal 45’ del 2° T.: 27 Lulli), 92 Bassano. Allenatore: Testini.
Genoa (4-3-1-2): 71 Macera; 28 Parolo (dal 44’ del 2° T. 27 L. Parodi), 24 C. Spotorno, 74 Lucafò, 8 Fernandez; 4 Bettalli (dal 21’ del 2° T.: 21 Lucia), 5 Abate, 20 Campora; 10 Tortarolo; 22 Bargi (dal 44’ del 2° T.: 13 Millqvist), 9 G. Parodi (dal 29’ del 2° T.: 99 Traverso). Allenatore: Oneto.

Stefano Massa

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