Altro che interim! Il Genoa si tenga stretto Gilardino

Il tecnico è riuscito a capire e a studiare bene la situazione che si è trovato a gestire

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Altro che interim! Ci si tenga stretto Gilardino che finalmente ha capito qualcosa di questo ormai ex malandato Genoa. Sette punti in tre partite, nessun gol subito, e finalmente una rete su palla inattiva. Gila, personaggio riservato ma simpatico, ha capito quanto giochi per lui questa nomina a tecnico precario e alla vigilia delle partite ha lanciato proclami suggestivi che hanno caricato la squadra: e, alla fine, è arrivata la vittoria sul Frosinone primo della classe.
Insomma, pare proprio che Gilardino riesca a capire e a studiare bene la situazione che si è trovato a gestire. E si è capito che un allenatore italiano, anche se alle prime armi in serie B, conosce meglio i temi delicati del calcio italiano e della cadetteria. Con tutto il rispetto dei tedeschi arrivati a dettar legge (buona certo) dalle nostre parti.

Gilardino Genoa
Mister Gilardino (foto di Genoa CFC Tanopress)

In tribuna c’era John Wander, che certo ama Miami, ma anche Genova gli sta nel cuore e avrà capire che questa scelta del tecnico è stata provvidenziale.
Gilardino va, cercando di trovare soluzioni tattiche adeguate e per ora è riuscito almeno a creare un minimo di amalgama nella squadra, sta cercando di capire i veri ruoli che caratterizzano i vari giocatori. Prova tattiche diverse, convinto però che soprattutto alcuni dati sono fondamentali: il recupero di una consapevolezza da parte dei giocatori di avere ancora ottime potenzialità, la determinazione, il coraggio, la voglia di battere l’avversario e un certo ordine tattico che finora (epoca Blessin) era mancato.
Si sa, il calcio è un fenomeno paranormale: infatti non ci si rende conto a volte di certi cambiamenti che avvengono nel cuore e nelle gambe di un atleta.
Nessuno avrebbe pensato di vedere contro il Frosinone un Frendrup “mastino” che distrugge il centrocampo avversario, un Gudmundsson che diventa rifinitore alle spalle di Coda e poi marcatore vincente, uno Strootman che non ha mai recuperato tanti palloni come domenica e addirittura Jagiello che, giocando largo a sinistra, è riuscito a trattare tanti palloni ingannando puntualmente gli avversari.
Insomma, qualche passo si è fatto e bene. Naturalmente non bisogna usare toni troppi trionfalistici per questi sette punti, ma proseguire senza illusioni particolari.
Il clima nell’ambiente è ottimo, i tifosi ci sono e sempre più innamorati di Gilardino; la società è convinta che la strada giusta sia questa.
Spoors sta lavorando a livello internazionale ed è bene continui così, lasciando a Ottolini il vero compito di direttore sportivo che era sempre mancato.
Ora si va a Bari. Con calma, con consapevolezza che il Natale potrebbe già far respirare aria da prime posizioni.
Vittorio Sirianni

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