L’emergenza Covid-19 si è fatta sentire anche nel calcio. I club hanno dovuto sopportare non solo l’assenza di pubblico negli stadi ma anche ingenti costi per attuare i vari protocolli anti-contagio per consentire la conclusione dei tornei del 2019-2020 e mettere in sicurezza la stagione sportiva 2020-2021. Al tempo, il Governo italiano mise a disposizione un pacchetto di aiuti che talune società non lesinarono a richiedere: garanzie al 100% sui prestiti bancari (che lo Stato però deve classificare al 100% come propria spesa), sconti Irap, contributi diretti che in qualche caso sono arrivati da Comuni e Regioni, e un premio speciale appena riconosciuto a chi nel periodo critico evitò di mettere in cassa integrazione i suoi dipendenti, calciatori compresi.
Come riporta il portale Verità&Affari, i club italiani che hanno ricevuto risorse pubbliche (garanzia al 100% fornita da Mediocredito centrale e Banca del Mezzogiorno, garanzia classificata per l’intera somma come aiuto dello Stato permesso dalla Commissione europea proprio grazie ai provvedimenti comunitari sul Covid) tra la fine del 2020 e la primavera del ’22 sono stati dieci, per un importo globale di 142,7 milioni di euro, e il maggiore beneficiario è stato il Genoa con 55,8 milioni di euro riconosciuti, il 39% del totale. Le altre società beneficiarie sono state Bologna, Cremonese, Monza, Roma, Salernitana, Spezia, Torino, Verona e Cagliari.