777 Partners investirà 100 milioni di euro nell’Hertha Berlino

Wander: «Non abbiamo una gerarchia di club all'interno della nostra rete»

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777 Partners si presenta all'Hertha Berlino (foto di herthabsc.com)

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La holding 777 Partners ha rilevato il 64,7% delle quote societarie dell’Hertha Berlino e presto investirà 100 milioni di euro. L’Alte Dame del calcio tedesco, un punto sopra la zona play-out e retrocessione della Bundesliga, vive da molti anni un periodo di difficoltà economica e sportiva con due retrocessioni in Zweite consecutive – nel 2010 e 2012 – e uno spareggio salvezza vinto nella scorsa stagione contro l’Amburgo. La svolta per il club di Charlottenburg, anche per ridurre il differenziale di competitività con i rivali dell’Union (squadra del quartiere proletario di Köpenick), è stata fatta da 777 Partners, rappresentata da Joshua Wander nella conferenza stampa: «Abbiamo constatato di persona quanto l’Hertha significhi per la gente. Faremo la nostra parte affinché il club si esprima al massimo delle sue potenzialità, sia dentro che fuori dal campo. Il nostro obiettivo è finanziare strutture a lungo termine e sostenibili. Siamo realisti e non andremo a rincorrere i sogni ad occhi aperti».

A chi gli chiede lumi sugli equilibri e le prevalenze all’interno di 777 Football Group, Wander è chiaro: «Non abbiamo una gerarchia all’interno della nostra rete. Vogliamo aiutare ogni club in modo diverso per renderli più vincenti. Ci sono molte sinergie possibili tra i club in cui abbiamo investito. Se forniremo competenze finanziarie, umane e tecnologiche in determinate aree saremo in grado di offrire a ciascun club nuove possibilità sia dal punto di vista finanziario che sostanziale. Siamo persone estremamente razionali e sappiamo che il nostro percorso comune potrebbe presentare alcune difficoltà. Se molte squadre di calcio come l’Hertha si trovano in difficoltà finanziaria è spesso dovuto al fatto che sono state gestite come club, non come società».

Secondo Bild, i 100 milioni di euro di 777 Partners – che ha partecipazioni in oltre sessanta società in tutto il mondo – sono garantiti anche nell’eventualità di retrocessione: la prima razione immediata di denaro sarà del 30%. L’investimento è di grande portata e l’avvocato Thomas Herrich, amministratore delegato alla finanza del club berlinese, spiega: «Oggi è un grande giorno. Ribadisco la gratitudine nei confronti di Wander e del suo team per la loro fiducia. Gli accordi sono al vaglio della Federazione per assicurarci che rispettino la regola del “50+1” (scudo sociale che assicura la maggioranza di voto allo stesso club, ndr)». Dunque, 777 Partners momentaneamente non comanda ma rileva un maggiore peso consultivo nel cda della Vecchia Signora berlinese, in attesa che la DFL si pronunci non prima di mercoledì.

I tifosi berlinesi accolgono con poco strasporto l’avvento di 777 Partners – come del resto è tradizione nel calcio di Germania essere refrattari a nuovi investitori che non siano tedeschi – e nella giornata di ieri gli ultras dell’Hertha Berlino hanno esposto uno striscione dubbioso all’Olympiastadion. Il presidente Kay Bernstein aggiunge: «Non ho remore sull’accordo ma posso capire la preoccupazione delle persone, vogliamo parlare con loro e ridurre le paure. Serve più unione ma oggi abbiamo seppellito l’etichetta di “Big City Club” e la megalomania degli anni passati con 374 milioni di euro spesi».

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